Nuovo allenatore della Roma - Da Allegri a Fabregas, i nomi in lizza senza escludere mister X

Mancano appena tre giornate alla fine della stagione. Tre partite per mettere la parola fine a questa estenuante annata, che possono trasformare un campionato iniziato male in una sorta di marcia trionfale. Serve quasi un miracolo per la Champions (ma ora che il Papa tifa Roma nulla è precluso), ci si proverà in tutti i modi, puntando anche alle altre due coppe. Ancora poche settimane e si potranno fare i bilanci e tirare le somme ma, soprattutto, si potrà lavorare per il prossimo campionato. Il calciomercato estivo si avvicina a grandi falcate e la Roma, almeno ufficialmente, non ha ancora un allenatore per la prossima stagione. Claudio Ranieri ha ripetuto, più volte, che sarà il presidente a decidere quando fare l'annuncio, il che significa che, molto probabilmente, i giochi sono già fatti, il nome è stato già scelto e messo in cassaforte e, magari, sarà un nome mai uscito. Non stupirebbe, visti i precedenti con i Friedkin.
NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA, I CANDIDATI - Se per scegliere il Papa è bastato un giorno, il conclave per scegliere il nuovo allenatore della Roma dura da novembre, da quando si è deciso di cacciare Ivan Juric per accogliere Claudio Ranieri. Da allora, voci e indiscrezioni più o meno fondate si sono susseguite in una corsa continua, che ha visto i vari protagonisti indietreggiare, poi avanzare, poi indietreggiare nuovamente. Una sorta di corsa dei cavalli, tanto per agganciarci al primo nome, quello di Massimiliano Allegri. L'ex tecnico juventino è dato da tempo come favorito e la sua presenza a Roma per gli Internazionali di tennis ha destato qualche sospetto. Allegri è libero e non ci sarebbe motivo per rimandare l'annuncio, se non per preservare la squadra in questo ultimo sprint finale. È pur vero che, come recita il famoso detto, chi entra nel conclave come Papa esce cardinale, come a dire che chi è indicato come favorito spesso non ce la fa a diventare Papa. Chi lo sa che non si applichi anche alla questione allenatore. Le alternative sono sempre le stesse, da Gian Piero Gasperini che, dopo un clamoroso sprint di qualche settimana fa, ha perso terreno, fino a Cesc Fabregas. Anche Carlo Ancelotti ha perso terreno, almeno tra tifosi e media. La realtà è che, esattamente come accade in un conclave, non trapela praticamente nulla dalla società. Peccato, solo, per la differenza di tempistiche con il Vaticano.
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