MyRoma: "Oro e Porpora i nostri colori, ripartiamo da qui"

03.01.2011 12:00 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
MyRoma: "Oro e Porpora i nostri colori, ripartiamo da qui"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Di seguito l'articolo pubblicato sul sito di MyRoma per iniziare una campagna di sensibilizzazione per utilizzare solo ed esclusivamente i colori della tradizione giallorossa.

 

 

"C'era un rispetto per la maglia. Quasi una sacralità, guai per esempio se cadeva per terra: quando te la toglievi dopo la partita se ti cadeva per terra i compagni ti rimproveravano; tutti la tenevamo con rispetto, quello che ci insegnava Angelino Cerretti" (Luciano Tessari, portiere della Roma degli anni ’50)

Il calcio moderno, dalla maggior parte dei tifosi non particolarmente apprezzato, ha portato con sé delle novità che vanno contro le tradizioni delle società di calcio.
Pur comprendendo – mal sopportandole - le esigenze di una società di calcio moderna, dobbiamo comunque mantenere alta la guardia contro chiunque tenti - magari anche non consapevolmente - di calpestare le tradizioni dell’A.S. Roma.
La Roma ha due soli colori, il giallo-oro e il rosso pompeiano, o rosso sangue di bue.
Nel 1927 era un rosso scuro che si avvicinava al marrone (maroon, è la definizione inglese), ed un giallo che tendeva all'arancio.
Semplificando, giallo e rosso, ma un giallo e un rosso che non sono quelli del Lecce o del Catanzaro, quanto piuttosto quello dei colori di Roma: “La nuova squadra giuocherà con la maglia dai colori di Roma, fregiata dallo scudo verde sormontato dalla lupa e dal fascio littorio”, così si legge nello scritto che annuncia la fondazione dell’A.S. Roma.
Messo da parte – per ovvie ragioni storiche – il fascio littorio, rimangono i colori di Roma e la lupa.

Questi principi, risalenti al 1927, sono i punti fermi cui MyROMA fa riferimento.

Per tale ragione, visti i tentativi fatti nel passato da qualche sponsor tecnico disattento che aveva inserito il colore nero sulla prima maglia oltre ad improbabili linee verticali, MyRoma intende sottolineare che la prima maglia della Roma deve essere sempre, necessariamente, rossa con i bordi gialli.
Per ciò che riguarda la gradazione cromatica dei colori, si evidenzia come l’A.S. Roma, pur giocando con un rosso e un giallo caratteristici, non utilizzi i reali colori voluti dai fondatori: purtroppo la nostra squadra ha giocato nel corso degli anni con maglie di diverse tonalità, tanto che in un libro che si consiglia di leggere intitolato “I colori del calcio”, si accusa la Roma di non seguire la tradizione proprio per la tale versatilità.
Pur essendoci, quindi, abituati a certi colori, va detto che la differenza tra quelli dell’attuale prima maglia della Roma e quelli che dovrebbero invece essere utilizzati è evidente: basta mettere la bandiera del Comune di Roma che vediamo sventolare sugli edifici pubblici accanto alla maglietta ufficiale.
Del resto il rosso della Roma è sempre stato porporato, perché è dai molluschi del Tirreno che veniva il colore rosso della Roma Antica, così come l’oro era l’unico giallo conosciuto dai nostri avi.

Per questa ragione MyROMA propugna il ritorno ai colori sociali di cui all’atto costitutivo dell’A.S. Roma, che raramente abbiamo potuto vedere sui campi da gioco ma che, sia pur fugacemente, sono apparsi sul terreno verde dell'Olimpico nella stagione 1975/76.
Oltre a questo aspetto, dando atto all’A.S. Roma di aver messo in atto negli ultimi atti una inversione di tendenza, MyROMA sostiene anche la necessità che la nostra squadra sia sempre riconoscibile, ovunque essa giochi e, soprattutto, là dove incontri le grandi squadre del calcio mondiale.
Qualche anno fa accadeva che la Roma giocasse a Madrid o a Torino con la Juventus indossando la seconda o la terza divisa sociale, ancorché non vi fossero problemi di natura cromatica, visto che gli antagonisti erano vestiti con la divisa tradizionale.
Questo non è naturalmente ammissibile e, pur comprendendo le ragioni del merchandising, MyROMA ritiene che determinate partite non possano non essere giocate con la maglia rossa bordata di giallo e che, comunque, la seconda divisa debba avere dei richiami ai colori tradizionali e non il solo simbolo societario.
Per finire, la considerazione più semplice: è accaduto a Salisburgo, che la storica squadra cittadina fondata nel 1933 sia stata acquistata dalla Red Bull e abbia cambiato sia denominazione (da SV Austria Salzburg a SV Red Bull Salzburg) che colori sociali (da bianco-viola a rosso-bianco).
Il risultato è stato che i tifosi della gloriosa casacca abbiano rifondato il club nel 2005 ripartendo dalle serie inferiori e che la “nuova” squadra non sia sostanzialmente più seguita, se non da tifosi di calcio altrettanto moderni e proni al calcio-business.
La vicenda sia da monito e da sprone per insistere a guardare l’A.S. Roma nel solco della tradizione tracciata dai nostri Padri fondatori.

 

Avv. Lorenzo Contucci