Udinese, Gotti: "Fonseca ha dato un'identità alla Roma che a me piace molto. Sarà una gara difficile"

13.02.2021 16:21 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Udinese, Gotti: "Fonseca ha dato un'identità alla Roma che a me piace molto. Sarà una gara difficile"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L'allenatore dell'Udinese, Luca Gotti, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, in cui ha parlato anche della prossima sfida con la Roma.

Le fa più paura l’attacco con Dzeko o con Mayoral? 
"Conoscevo poco lo spagnolo, mi ha fatto un’ottima impressione. Ma considero Dzeko ancora uno dei centravanti più forti della Serie A. Non ho paura, ma grande rispetto. Per una squadra che ha uomini come Mkhitaryan, Pellegrini, Veretout. E un allenatore come Fonseca, che considero tra i migliori".

Il match con la Roma?
"Sto studiando le contromisure per una partita non facile. La Roma ha vinto con tutte le squadre dal decimo posto in giù. Il nostro ranking non ci sottrae, sulla carta, a questa previsione".

Il tecnico ha poi parlato anche in conferenza stampa:

La vittoria contro l’Hellas può avere certificato il salto di qualità dell’Udinese?
"Ogni partita mette in discussione questo principio. Con la Roma sicuramente non sarà una gara facile, ha vinto contro tutte le avversarie della parte destra della classifica. Il livello con cui ci confronteremo domani potrà farci capire qualcosa in più".

Come ha visto la squadra dopo quattro risultati utili consecutivi?
"Bene. Sappiamo che non sempre ciò che si vede in settimana corrisponde a cosa si vedrà poi in campo, resta il fatto che abbiamo lavorato molto bene".

Che Roma si aspetta?
"È difficile prevedere a priori la direzione che prenderà la gara. La Roma è una squadra composta da giocatori di qualità ed esperienza. Fonseca è riuscito a dare un’identità che a me piace molto. Da parte mia spero che l’Udinese sia nella direzione di un continuo miglioramento, diventi sempre più forte e a sua volta riesca a proporre in campo le proprie idee precise di gioco. L’anno scorso partimmo molto bene e fummo poi avvantaggiati dall’espulsione di Perotti che ci aiutò a conquistare i tre punti. Quest’anno nella gara di andata eravamo in grande emergenza ma abbiamo affrontato la Roma a viso aperto, con coraggio e fummo puniti oltre i nostri demeriti".

Come ha visto Makengo dopo l’ottimo ingresso a gara in corso contro il Verona? La sua crescita le consentirà di ampliare il ventaglio di scelte a centrocampo?
"È un ragazzo giovane che arriva da un altro campionato, il suo processo di adattamento richiede un po’ di tempo. Nel suo caso questo tempo si è poi allungato a causa di alcuni grossi problemi familiari (ha perso improvvisamente il padre). Passato questo periodo di difficoltà si è buttato a capofitto nel lavoro, migliora giorno per giorno. Domenica è entrato in un momento della partita non facile, ha perso il primo pallone a ridosso della nostra area rischiando molto, ciononostante i 20 minuti finali li ha giocati con grande energia. Mi è piaciuta molto la sua reazione a un primo episodio negativo. Sono sicuro che crescerà ancora, ma lo stesso posso dire per Ouwejan e Molina". 

Con Nuytinck l’Udinese ha messo a segno 17 punti i 7 gare, senza di lui 7 in 14 partite. Solo una casualità?
"Il susseguirsi delle partite fa sé che si possa iniziare a porre delle riflessioni su questi numeri. È ovvio che non è l’unica variabile, ci sono anche altre concause, però oltre alle qualità di Bram è fuori discussione anche che è in grado di far giocare meglio i suoi compagni".