Udinese, Delneri: "Dzeko è stato bistrattato. Roma mi ha insegnato, non mi fa nessun effetto giocarci contro"
Il tecnico dell'Udinese Delneri ha parlato in conferenza stampa: "Giocherà Faraoni. Dopo quello che ha fatto a Genova, su questo per me non c'erano dubbi".
Nainggolan: è il più pericoloso dei loro? Come limitarlo?
"Lo sorbirà chi si troverà sulla traiettoria e i difensori. Abbiamo schermato due trequartisti della Samp a Genova, anche domenica Banega. Sappiamo che sono forti e non dobbiamo permettergli grandi giocate. L'Udinese deve avere la sua struttura, non adattarsi all'avversario. Dobbiamo essere forti delle nostre certezze, poche o grandi che siano".
Ci possono essere strascichi dopo gli errori arbitrali?
"Noi pensiamo a fare il nostro dovere. Lasciamo in pace gli altri. Sono convinto che serve intensità contro le grandi squadre, che sono strutturate per grandi obiettivi. Squadre come la nostra devono saper stare in campo e metterci intensità, con tutte le energie che servono. Siamo preparati bene, abbiamo una buona struttura fisica nei nostri giocatori. Non dobbiamo spendere energie per niente, spendere meno in maniera sbagliata".
La Roma non concede quanto l'Inter?
"Non si sa. La Roma fuori casa ha sofferto molto. È più energica, ha più intensità ora, ma come tutte le squadre ha delle pecche, e noi dovremo essere pronte a sfruttarle. È una partita complicata, hanno giocatori che sopperiscono bene le mancanze degli altri. È strutturata per fare la Champions: El Shaarawy non è l'ultimo arrivato. Manolas non farà rimpiangere Rudiger".
Lasagna come lo valuta?
"È un giocatore di grande profondità. È arrivato facendo gavetta importante, che non guasta. È abituato a lottare per la pagnotta. Ha caratteristiche abbinate a un altro compagno di reparto: siamo contenti perchè lo seguivamo da tempo. A me piace, l'Udinese ha fatto un acquisto importante in prospettiva futura"
Un giocatore della Roma sottovalutato?
"Dzeko è stato bistrattato, è un giocatore importante. Ma nessuno vale tutta la squadra. Lui sta avendo una crescita importante, a cui Spalletti difficilmente rinuncia: ha salita, fa gol, ha qualità importanti di testa, di piede, un giocatore completo. Di importanza vitale per loro".
L'Udinese riesce a reggere bene un giocatore come Dzeko?
"Quagliarella, Muriel, Pavoletti: li abbiamo retti bene. Quelli sono giocatori che hanno sempre la giocata. Il più completo di tutti è proprio Dzeko".
Affrontare la Roma ha un sapore particolare per lei?
"Se andiamo avanti ancora un po', ogni avversario ha un sapore particolare. Roma mi ha insegnato, come tutte le squadre in cui sono stato. Non mi fa nessun effetto giocarci contro".
Kums o Hallfredsson?
"Un dei due. Il centrocampo ha trovato equilibrio, dobbiamo continuare su questa linea. Combattere contro le grandi e incazzarsi alla fine perchè si ha perso, è un buon motivo per andare avanti su questa squadra".
Jankto, Samir, Fofana e de Paul: quanto è contento di questa linea verde?
"L'Udinese ha sempre cercato giovani. Una volta per giocare in A, dovevi avere 24 o 25 anni. Adesso a 18 anni, in Inghilterra, giocano. Io sono contento che questi ragazzi crescano, anche nelle difficoltà. Contiamo di lanciarne altri. Avere chioccie e giovani è un giusto mix. È indubbio che Jankto corra più di Edenilson. I giovani di adesso devono giocare e cercare di migliorare, senza mai accontentarsi di quello che fanno".
Spalletti: che rapporto ha con lui?
"Spero di ottenere quello che lui ha ottenuto qui prima di me. C'è grande stima fra noi. Un gran rapporto come collega. Abbiamo la stessa trafila, la mia è un po' più lunga, a riprova che chi nasce da sotto sa mettere in campo le proprie idee. Sono contento che chi ha fatto gavetta arrivi in alto. Lui ha guidato squadre importanti con grandi risultati. Anche nell'ultimo anno della Roma. Gli invidio solo qualche anno di età in meno: ognuno poi ha le sue caratteristiche, poi ognuno ha la sua passione, la sua applicazione nel lavoro e la ricerca dei miglioramenti".
Siete due martelli.
"Per arrivare serve. Importante è che qualcuno che parte da sotto, arrivi. C'è anche chi parte con più ombra, vedi Sarri".
La Roma gioca con 3 e mezzo dietro, un po' come noi?
"La tattica attuabile è incentrata sul possesso palla: i tre servono nel possesso palla"
Allenamenti nella tensostruttura: condiziona?
"No, allenarsi vuol dire anche guardarsi negli occhi, parlare. Meno male che c'era quel campo". Lo riporta udineseblog.it.