Shakhtar, Ferreyra: "La sosta non ci ha avvantaggiato"
Facundo Ferreyra è il punto di riferimento offensivo dello Shakhtar Donetsk, che stasera affronterà al Roma nell'andata degli ottavi di Champions League. Proprio nel giorno della tanto attesa sfida di Kharkiv, Ferreyra si è raccontato in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com.
Ferreyra, è tempo di Champions League per il suo Shakhtar. Che partita si aspetta contro la Roma?
"Senza alcun dubbio sarà una sfida molto difficile per noi. Alle fasi finali di Champions arrivano solamente le squadre più forti d’Europa, per questo con la Roma mi aspetto una battaglia lunga 180 minuti".
Una Roma in ripresa dopo un periodo avaro di emozioni e di vittorie, che idea vi siete fatti dei giallorossi?
"La Roma è una grande squadra, non lo scopriamo certo oggi. La rosa a disposizione di mister Di Francesco ha spiccate qualità e, come tutte le italiane, può dare del filo da torcere a ogni avversario".
A Kharkiv però avete già battuto (ed eliminato) la prima della classe in Serie A, il Napoli.
"E’ vero, ma non per questo possiamo considerarci favoriti. Credo che abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno. Coi giallorossi ce la giochiamo alla pari".
Più riposati, ma anche con meno minuti nelle gambe. Come avete preparato questa partita dopo la lunga pausa invernale?
"È vero che da inizio dicembre a oggi abbiamo giocato solamente un incontro ufficiale, ma ci siamo allenati bene in queste settimane e ci sentiamo pronti per fare una grande prestazione stasera".
La lunga pausa, dunque, sarà tutt’altro che un vantaggio per lo Shakhtar.
"Esatto. Dovremo ritrovare in fretta le migliori condizioni fisiche e il ritmo partita a differenza della Roma, che non ha mai smesso di giocare. Ma lo sapevamo già in partenza e non sarà dunque un grosso problema, anche se sinceramente avrei preferito disputare il ritorno in casa e l'andata in Italia".
Primo in Prem’er-Liha e impegnato su altri due fronti da protagonista (Champions e Coppa di Ucraina), qual è l’obiettivo principale dello Shakhtar in questa stagione?
"È ovvio che giocare la finale di Champions sarebbe un sogno. Tuttavia, i nostri obiettivi sono tre: vincere campionato e Coppa, e arrivare il più lontano possibile in Champions. Non abbiamo preferenze, vogliamo vincere tutto".
Lo Shakhtar, d’altronde, è una squadra che ha la vittoria nel proprio DNA. Lei, che ci gioca dal 2013, ci può svelare il suo segreto?
"Lavoro, spirito di sacrificio e mentalità da leader. In ogni campo, contro qualsiasi avversario, noi dello Shakhtar vogliamo sempre imporre il nostro stile di gioco. Penso che siano questi i nostri punti di forza".
Prima, ma anche durante la sua lunga esperienza in Ucraina, il suo nome è stato accostato a tante squadre italiane. Le piacerebbe giocare in Serie A un giorno?
"Non mi piace riflettere su quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Ci sono stati tanti rumors, ma oggi sono allo Shakhtar e penso solamente a fare bene qui".
Chiudiamo con una battuta. Dopo la maschera da Zorro di mister Fonseca, cosa avete in mente in caso di passaggio del turno contro la Roma?
"Non saprei (ride, ndr). È meglio chiedere al mister, è lui la mente creativa che si cela dietro a queste cose".