Lecce, Falcone: "Giocare nella Roma sarebbe un sogno. Orgoglioso di essere stato il primo a parare un rigore a Lukaku in Serie A"

05.11.2023 21:30 di  Marco Campanella  Twitter:    vedi letture
Lecce, Falcone: "Giocare nella Roma sarebbe un sogno. Orgoglioso di essere stato il primo a parare un rigore a Lukaku in Serie A"

Al termine di Roma-Lecce, ha parlato il portiere dei salentini Wladimiro Falcone.

Wladimiro Falcone a DAZN

Le parole di Mourinho?
“Una piccola consolazione, detto da lui. Per me è un onore, ma siamo rammaricati per i nostri tifosi venuti qui in tantissimi. Pensiamo alla prossima partita”. 

Il rigore parato?
“Nessun segreto, c’è lo studio. Poi c’è la scelta di campo. Sapevo lo aprisse e ho scelto il lato giusto. Sono contento di avergli parato il primo rigore in Italia”. 

Cosa è mancato?
“La palla deve sparire negli ultimi finati, invece gli abbiamo dato modo di farci male. Chiaro che c’erano grandi giocatori, ma noi dobbiamo far meglio. Soprattutto alla Roma e in questo stadio. Sul secondo gol siamo stati inesperti. Potevamo almeno prendere un punto. Gli abbiamo dato modo di crederci e ci hanno fatto male”. 

Falcone in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)

Quanto rammarico c’è?
“Tanto, stavamo raggiungendo il sogno di vincere qui. Ci deve servire di esperienza, perdere così agli ultimi minuti non può essere. Siamo pronti a ripartire per la gara di sabato”.

L’emozione di giocare a Roma e com’è stato parare un rigore a Lukaku?
“Per me è un onore essere il primo portiere a parare un rigore in Serie A a Lukaku, poi farlo qui a Roma è stato un onore. Lo avevo studiato, devi scegliere un angolo. Veniva da tanti rigori segnati, ho seguito l’istinto e mi è andata bene. La seconda parata è stata istintiva, ha tirato sulla figura, poteva passare sotto le gambe ma ho parato”.

Ora dovete ripartire dalla prossima gara.
“C’è delusione, ho visto gente con la faccia giù nello spogliatoio. Dobbiamo ripartire da domani, siamo consapevoli di aver fatto una grandissima gara. Dobbiamo tenerci stretto questi 92’ e ripartire per raggiungere il nostro obiettivo”.

La Roma ha un portiere in scadenza, hai il sogno di giocare per questa squadra?
“L’ambizione di giocare nei top club c’è sempre, poi non ho mai che sono un tifoso della Roma e per me sarebbe un sogno giocare qui. Non si smette mai di sognare, se dovrà esserci l’occasione dovrò farmi trovare pronto. Ora penso al Lecce, ho 5 anni di contratto”.

Mourinho ha parlato del vostro incontro: che vi siete detti?
“Stavo salutando i giocatori della Roma, poi mi ha cercato Mourinho e mi ha preso dicendomi che avevo rotto le scatole perché paro sempre tutto (ride, ndr). Scherzando mi ha detto altre cose, ma è un piacere sentire queste parole da lui”.

Falcone a Sky Sport

Mourinho ha detto che fai il fenomeno:
“Questo è un po’ il mio stadio, non ho mai nascosto di essere romanista e questa per me è una partita speciale, devo sempre farmi trovare pronto. Le parole del mister Mourinho fanno piacere ed è un onore. È una piccola consolazione per la beffa finale”.

Quando andrai alla Roma?
“Quando vuole la Roma (ride, ndr). È il mio sogno, ma sto benissimo a Lecce”.

Quanto costi?
“Non tantissimo (ride, ndr)”.

Come si pare un rigore a Lukaku?
“L’ho studiato prima della partita, so che non sbagliava da tanto. È bravo a tirare i rigori, ma se indovini il lato puoi pararglielo. Sono andato di istinto e sono stato fortunato”.

Cosa è mancato al 91’ al Lecce?
“Un po’ di malizia. Il pallone lo devi mandare in tribuna, non devi dare opportunità alla Roma. Serviva malizia, peccato, ci teniamo la buona prestazione e ripartiamo subito alla grande”. 

Ti senti pronto per un grande salto?
“L’anno scorso è stato il mio primo vero anno in Serie A, quest’anno è quello della consacrazione, in cui si vedrà se sono pronto. Devo conquistarlo partita dopo partita, io mi sento pronto ma deve dimostrarlo il campo”. 

La parata su Aouar è anche meglio del rigore?
“Sicuramente è stata la più difficile della partita, avevo tanti uomini davanti. È stata molto difficile”.