Lazio, Inzaghi: "La Roma è favorita, ma non è una rivincita. Vogliamo ribaltare il pronostico"
Ecco le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico della Lazio Simone Inzaghi alla vigilia del derby contro la Roma, in programma domani alle 12:30.
Quarto derby della stagione, come lo sentite? A livello ambientale sembra essere sentito un po' meno.
"Innanzitutto per quanto riguarda l'affluenza, quello che si legge è una cosa che mi dispiacerebbe molto. Penso che la squadra abbia meritato di avere la propria gente vicina. L'avevo detto alla fine del derby di ritorno di Coppa Italia, li ringraziavo pubblicamente, la nostra gente ci aveva permesso di raggiungere un grandissimo traguardo. Sappiamo di aver fatto qualcosa di importante per loro, spero di essere smentito. Mancano 24 ore alla partita, spero che al nostro fianco ci sia la Curva che c'è stata in Coppa Italia, quando eravamo in trasferta ma non sembrava".
Come state preparando la partita?
"Vorrei fare una premessa, leggo che la Lazio sia serena e rilassata perché l'Europa è già centrata. Non è vero. Abbiamo partite davanti a noi complicatissme, la prima è la Roma, che sicuramente è favorita, è fresca di una bruciante eliminazione in Coppa Italia, ha un ottimo allenatore che stimo moltissimo e sappiamo che dovremo fare una grande impresa. Conosco i miei ragazzi, so che hanno nelle corde determinate partite, stiamo cercando di prepararla bene".
Hai tenuto sempre un profilo basso, al contrario di Nainggolan, Spalletti e Totti. È questo il segreto?
"Penso di sì. L'ho detto prima, mi aspetto una mentalità vincente come abbiamo avuto nei due derby di Coppa. Dovremo fare sicuramente una partita di corsa, aggressività e determinazione che dovrà essere importantissima. E poi dovremo essere bravi a gestire bene le forze, domani sarà una gara molto intensa e molto muscolare".
Preferirebbe una vittoria del Napoli o dell'Inter?
"L'avevo già detto, già sprechiamo tante energie per noi, vedere gli altri risultati non mi piace, non lo facevo neanche da giocatore. Devo preoccuparmi della mia squadra nel cercare di preparare questa partita che è particolare, dovremo essere bravi a preparare le nostre cose. Ci sono tanti scontri diretti, quello che so è che avremo davanti cinque partite più la finale di Coppa Italia, una più importante dell'altra".
Temi che la squadra possa diventare prevedibile tatticamente?
"Domenica ho giocato 3-5-2, cerchiamo di preparare bene le partite e di analizzarle. Probabilmente domani adotteremo questo modulo, con qualche modifica negli uomini. Ma al di là dei moduli conterà l'interpretazione che i ragazzi sapranno dare".
Chi teme di più nella corsa in Europa?
"Ho molto rispetto per tutte. Voi non pronunciate la Fiorentina, ma rispetto anche loro, sono costruiti bene, con un ottimo tecnico che ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Abbiamo un po' di vantaggio e dovremo essere bravi a non fare calcoli".
Che insidie nasconde l'orario delle 12:30?
"Tante, perché, come ho detto, non sono contento di giocare a quest'ora. Abbiamo visto gli ultimi due derby in notturna, sono stati affascinanti, le tifoserie si sono comportate benissimo. Il derby si dovrebbe giocare di sera. Ci sono delle esigenze, saranno le ore 12:30 per entrambe le squadre, spero che i ragazzi siano pronti".
È giusto definire la partita una rivincita?
"No, perché la Coppa Italia è un capitolo chiuso. Sicuramente avendo questa eliminazione fresca, la Roma avrà voglia di rivalsa. La Lazio cercherà di ribaltare i pronostici. Conosco i miei ragazzi".
Fermare la Roma e arrivare in finale di Supercoppa è una motivazione in più?
"Sì, pensare da dove eravamo partiti a luglio e fare due finali è un motivo di grande orgoglio. Eravamo partiti nello scetticismo, siamo stati bravi, siamo cresciuti, siamo tra il quarto e il quinto posto da metà agosto. I ragazzi sono stati straordinari. Per quanto riguarda il derby, aiutare la Juventus a vincere lo scudetto ci farebbe disputare un'altra finale, ma conosciamo l'importanza del derby e dovremo ribaltare il pronostico".
Dal punto di vista tecnico, in nessuno dei tre derby precedenti la Roma non ha prevalso dal punto di vista del gioco.
"Cammin facendo abbiamo acquisito delle certezze, è normale che per tutto, per fatturato, per monte ingaggi non dovrebbe esserci partita. La Juventus sta sempre vincendo perché ha giocatori fortissimi, una grandissima società e lo stadio, lo dissi un po' di tempo fa che secondo me sarà difficile vedere un Leicester in Italia, la Juventus è avanti luce avanti a tutti per tutto. È normale che a volte succede che l'Atalanta dia filo da torcere alla Juventus con una partita sopra le righe. In Coppa Italia abbiamo strameritato la finale, speriamo di poterci confermare domani, di fare la partita giusta. Non è vero che la Lazio è già in Europa".
La squadra segna tanto ma prende gol, come stai lavorando?
"Dobbiamo essere bravi a fare entrambe le fasi. L'esempio più lampante è il lavoro di Mandzukic alla Juventus. Dobbiamo essere corti, aggressivi, determinati, lavorare tutti per fare un'altra impresa".
Ti aspetti una Roma diversa? L'approccio è diverso rispetto agli altri derby?
"Per quanto riguarda la Roma, li abbiamo già incontrati con entrambi i moduli e vale anche per loro. Bene o male, anche grazie a queste tre partite, ci conosciamo. Per quanto riguarda l'approccio, sarà identico. Dovremo essere bravi, anche se è una partita diversa. Domenica il Palermo era venuto qui in corsa per la salvezza e in mezz'ora abbiamo fatto in modo che la partita fosse in discesa. Senza quella mezz'ora sarebbe stata una partita diversa, abbiamo tolto a loro certezze, è quello che dobbiamo fare, l'approccio deve essere quello".
Keita o Felipe Anderson?
"Ci sto pensando. Nell'ultimo allenamento li abbiamo provati insieme, secondo me non cambia più di tanto. Ho questo dubbio come ne ho altri, ho dubbi in difesa e sugli esterni di metà campo. Ho tutti i giocatori, tranne Marchetti, a disposizione. Sono contento di avere dubbi, sono cose piacevoli. Se ne hai, vuol dire che hai una squadra attrezzata. Con gli infortuni di inizio stagione avevo scelte obbligate, adesso mi porterò dei dubbi, farò l'ultimo allenamento e sceglierò in tranquillità".
Cosa possono dare di più Radu e Lulic per Lukaku e Bastos?
"Fanno parte dei dubbi che un allenatore si porta sempre fino alla fine, dovremo valutare. Abbiamo scelte, lo stesso Patric. Dall'altra parte ci sono Lukaku e Lulic. Dovremo valutare ancora, c'è un altro allenamento che mi darà altre indicazioni, in difesa abbiamo cinque centrali e ne giocheranno tre. Vedremo come sempre di fare le scelte migliori".