Bologna e Di Vaio insieme per sempre
Marco Di Vaio per sempre. Come attaccante, almeno per altri due anni, poi come dirigente. “Sì, perché quando hai un uomo di spessore come lui non puoi e non devi perderlo”, il pensiero di Marco Pavignani, il nuovo presidente del Bologna, ma anche quello dell’intero Consiglio, che nei giorni passati ha dato mandato a Carmine Longo di avviare la trattativa per il rinnovo del contratto del capitano. E’ vero, in un primo momento il Bologna aveva pensato di aspettare fine aprile/primi di maggio per parlare del domani dei giocatori in scadenza di contratto o con il contratto da adeguare (quello del difensore uruguaiano, appunto), ma con il passare dei giorni e soprattutto la piega che ha preso societaria, ecco che Giovanni Consorte, presidente di Intermedia, Pavignani e gli altri soci sono entrati nell’ordine di idee di non perdere tempo, anche per inviare allo spogliatoio segnali di stabilità dopo la ‘denuncia’ di Massimo Zanetti e Luca Baraldi e il loro successivo addio. E per quanto riguarda Di Vaio anche per il suo no prima all’Inter e successivamente alla Juventus, che erano pronte a fargli sottoscrivere un contratto biennale importante. Certo, soprattutto Massimo Moratti. Senza dimenticare che nel caso in cui avesse accolto le sirene provenienti da Milano, Di Vaio avrebbe giocato in Champions League. Puoi stare bene quanto vuoi, ma se non ei attaccato alla maglia che porti e alla città dove vivi fai tremendamente fatica a voltare le spalle alle grandi squadre che ti chiamano. Di Vaio lo ha fatto e il bello è che non ci ha pensato neanche un attimo, nonostante non avesse ancora saputo quelle che sono le intenzioni del Bologna per quanto riguarda il suo futuro. Perché lasciare ora Bologna e il Bologna gli sarebbe sembrato un tradimento, e Di Vaio è uno che non ha mai tradito e mai tradirà. Anche per questo Pavignani e gli altri si sono decisi a ritagliargli uno spazio anche da dirigente, una volta che avrà detto basta come giocatore. “Non so quando Marco deciderà di smettere, ma quando accadrà gli chiederemo cosa vuole fare, perché Di Vaio deve restare con noi e uno di noi.
Se penso a quello che ha fatto in questi mesi, ma sia chiaro non solo lui, mi riferisco anche a Portanova, a Viviano, a Moras, a tutti questi meravigliosi ragazzi che giocano nel Bologna, da tifoso del Bologna gonfio il petto e dico che uno così per niente al mondo possiamo perderlo. Ecco, Di Vaio dovrà diventare l’immagine e il simbolo di questo Bologna, che è stato più forte di tutto e di tutti, che può essere piegato davanti alle tempeste ma che non è mai caduto”. Ancora Pavignani: “Guardate, ho parlato con lui cinque minuti l’altro giorno e in questi cinque minuti ho capito quanto sia grande lo spessore dell’uomo, perché come attaccante già lo conoscevo, ma come persona no. A nome di tutta la città ringrazio lui e l’intera squadra per quello che hanno fatto fin qua, sicuro come sono che continueranno a regalarci tante soddisfazioni, anche perché a oggi non siamo a niente e la salvezza resta lontana”. Longo ha già preso contatti in questi giorni con Federico Pastorello, procuratore di Di Vaio, che presto sbarcherà a Casteldebole per cominciare a parlare del rinnovo del contratto del capitano. Che sarà di due anni, anche se per quanto riguarda il secondo potrebbe essere costruito secondo altri canoni. Nel senso che la cifra fissa potrebbe essere inferiore ma poi ci sarebbero più optional legati alle partite giocate e ai gol segnati. Riassumendo, Di Vaio potrà dare un seguito a quella che era la sua grande speranza, dettata anche l’altro giorno nella trasmissione “Buongiorno calcio”: “La gente di Bologna fa sentire bene sia me che la mia famiglia, a me non interessa il mercato, non guardo al mercato, voglio che il mio domani sia qua”. L’ultima maglia dovrà essere quella rossoblu del Bologna. Il Bologna lo accontenterà.