X Factor
I mesi di dicembre e gennaio della Serie A 2014/2015 potrebbero essere ricordati come quelli in cui la Roma ha definitivamente detto addio al sogno scudetto. A partire dal 6 dicembre fino a sabato, 17 gennaio, gli uomini di Garcia hanno infatti infilato la non certo esaltante serie di 4 pareggi in 7 partite, Champions League inclusa. L'ultima vittoria davvero convincente - sia nel risultato che nel gioco - di Totti e compagni risale addirittura al 30 novembre scorso, quando la Roma si impose per 4-2 sull'Inter.
Da lì in poi la qualità del gioco romanista ha subìto una preoccupante parabola discendente, il cui primo effetto è stata l'X contro il Sassuolo (2-2). Pareggio seguito dalla sconfitta in Champions League contro i Manchester City - che ha sancito l'eliminazione dalla competizione - e dalla vittoria contro il Genoa al Ferraris, in cui la Roma ha però rischiato la rimonta fino alla fine. La settimana successiva - ancora in casa - i giallorossi non sono riusciti ad andare oltre il pareggio con il Milan, tra l'altro senza riuscire a segnare. Nella prima gara del 2015 a Udine è poi arrivata la vittoria, ma anche in questo caso stentando non poco. E, dulcis in fundo, ancora due pareggi contro Lazio (2-2) e Palermo (1-1), ritrovandosi inoltre a inseguire gli avversari in entrambi le circostanze.
L'X factor che ha colpito la Roma non solo non le ha consentito di approfittare dei (pochi) passi falsi della Juventus, ma ha addirittura fatto sì che i bianconeri potessero allontanarsi ancora di più. E, cosa più preoccupante in assoluto, i punti lasciati per strada rappresentano il frutto di un'involuzione tecnica, tattica e fisica che nessuno - prima di quel maledetto 7-1 subìto dal Bayern - avrebbe saputo predire.