Thiago Motta erede di Mourinho? Le analogie e le differenze con lo Special One

16.12.2023 23:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Thiago Motta erede di Mourinho? Le analogie e le differenze con lo Special One
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Oltre a essere un inedito scontro diretto per la Champions League – così dice la classifica in questo momento – Bologna-Roma sarà anche l’occasione per un nuovo tra José Mourinho e Thiago Motta. Lo Special One ha allenato l’italo-brasiliano nella stagione 2009/2010, quando in estate si è trasferito all’Inter dopo l’ottima parentesi al Genoa. Nonostante una sola annata insieme, i due hanno fatto la storia del club con la conquista di un irripetibile Triplete, a discapito anche della stessa Roma beffata dalla Beneamata in campionato e in Coppa Italia.

Con il contratto di José Mourinho in scadenza e tanta incertezza in merito al suo futuro, è normale che nella Capitale si rincorrano le voci sul possibile sostituto del portoghese. Tra i nomi che circolano c’è anche quello di Thiago Motta, che da quando è approdato al Bologna sta ottenendo ottimi risultati che, di certo, non stanno passando inosservati.

DUE PERSONALITÁ CHE NON LE MANDANO A DIRE - Nonostante abbia meno appeal perché, per ragioni d’età, non può avere la stessa esperienza di Mourinho, Thiago Motta dal punto di vista caratteriale è molto simile allo Special One. Entrambi sono allenatori che amano il proprio gruppo, lo difendono strenuamente ma, al tempo stesso, non si fanno problemi ad attaccare alcuni loro stessi calciatori. Mourinho abbiamo imparato a conoscerlo bene nella Capitale e di esempi in tal senso se ne possono fare tanti, dalle accuse post Bodø/Glimt, al “traditore” Karsdorp o, per restare all’attualità, alle tante frecciatine nemmeno troppo velate verso il desaparecido Smalling. Thiago Motta, invece, ai tempi dello Spezia ha avuto un rapporto non troppo idilliaco con Nzola, leader di quel gruppo, messo fuori rosa dallo stesso allenatore per una lite con un compagno di squadra, venendo addirittura cacciato dall’allenamento. L’anno scorso al Bologna, inoltre, Thiago Motta ha avuto dei contrasti con un’altra personalità forte come Arnautovic che, problemi fisici a parte, è stato spesso pungolato dal suo allenatore anche pubblicamente.

IL RAPPORTO CON GLI ARBITRI – Sia Mourinho che Thiago Motta hanno un rapporto con gli arbitri non del tutto sereno. Per quanto concerne lo Special One, anche qui, dovremmo scrivere un approfondimento a parte per tutte le polemiche che sono accadute, ma ci limitiamo a ricordare le recenti dichiarazioni su Marcenaro che, alla fine, hanno portato a un patteggiamento. Curiosamente, nella stessa giornata di Sassuolo-Roma, Thiago Motta ha pubblicamente criticato l’arbitro Doveri e il VAR Nasca per l’assegnazione del penalty al Lecce al 10’ di recupero della ripresa, con Nasca accusato di “averne combinata un’altra, così ci perde il calcio italiano”. In questo caso, l’allenatore felsineo è in attesa della decisione della Procura FIGC: si parla di un possibile deferimento, sebbene l’AD del club Claudio Fenucci auspichi un proscioglimento. Queste, però, non sono le sole esternazioni di Thiago Motta contro gli arbitri. Lo scorso 4 gennaio, dopo aver perso 1-0 all’Olimpico per un rigore di Pellegrini, l’allenatore protestò davanti alle telecamere: “Abbiamo perso una partita difficile da digerire, dobbiamo restare calmi perché ci sono due episodi che non so come descrivere. Conosciamo la situazione, iniziamo l’anno con le stesse abitudini… il giocatore della Roma (Dybala, ndr) cerca il mio difensore, è lui che cerca il difensore e non è rigore. Tra l’altro, non è stato fischiato un rigore clamoroso per noi, dobbiamo fare molta attenzione perché queste cose vanno cambiate. Il calcio sta evolvendo e non è questo, c’è amarezza perché c’è stata un’ingiustizia”. In tempi più recenti, Thiago Motta rimase in silenzio nel post gara di Juventus-Bologna 1-1 del 27 agosto, con un netto rigore non concesso né dall’arbitro Di Bello né dal VAR Fourneau, con l’allenatore rossoblù senza parole nel commentare l’episodio (mentre la faccia era tutta un programma).

IL GRANDE RISPETTO – Ogni volta che se ne è presentata l’occasione, Thiago Motta ha sempre mostrato grande rispetto per José Mourinho. Durante un’intervista rilasciata lo scorso 6 dicembre, l’attuale tecnico del Bologna ha allontanato le voci che lo vorrebbero come successore dello Special One alla Roma con queste parole: "Ho grande rispetto per Mourinho, la Roma ha un grandissimo allenatore e spero che continui con lui per tanto tempo, sta bene a Roma. Io penso al presente a Bologna, a fare il meglio per avere l'immagine mostrata fino ad oggi e lottare con chiunque".

LE DIFFERENZE – Se caratterialmente Mourinho e Thiago Motta hanno dei tratti simili, lo stesso non si può dire per la proposta di gioco. In teoria, entrambi prediligono la difesa a 4, sebbene Mourinho nella sua esperienza romana stia adottando quella a 3 che, probabilmente, porterà fino alla fine della sua avventura dal momento che la schiera anche in piena emergenza. Senza dubbio Mourinho è un tecnico più pratico, che bada poco allo spettacolo e tanto alla sostanza del risultato finale. Al contrario, Thiago Motta cerca di attraverso il gioco e una proposta corale ben definita, non affidandosi necessariamente al singolo ma più sul collettivo.

Prossima partita: Bologna-Roma, domenica 17 dicembre ore 18:00
Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen, Cristante, Paredes, Pellegrini, Celik; El Shaarawy, Belotti.
A disp.: Boer, Svilar, Golic, Karsdorp, Bove, Renato Sanches, Pagano, Pisilli, Cherubini, Joao Costa.
All. José Mourinho.
Ballottaggi: El Shaarawy-Pellegrini, Pellegrini-Bove, Celik-El Shaarawy
In dubbio: Spinazzola (sovraccarico coscia destra), Azmoun (fastidio al polpaccio destro).
Diffidati: Mancini.
Squalificati: Lukaku, Zalewski.
Indisponibili: Abraham (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro), Kumbulla (lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro), Smalling (infiammazione tendinea), Dybala (lesione al flessore della coscia sinistra), Aouar (lesione all'adduttore sinistro).