Tecnica, esperienza e dinamismo: Milan-Roma si decide in attacco
Lunedì sera andrà in scena il posticipo della quinta giornata di Serie A. A San Siro, la capolista, il Milan, ospiterà la Roma. L’ultimo precedente racconta di una vittoria rossonera per 2-0 nella calda estate post lockdown. Da quel momento in poi Milan e Roma sono tra le migliori squadre dell’intera Serie A. In particolar modo i rossoneri, al momento primi a punteggio pieno. I giallorossi andranno a Milano con l’obiettivo di continuare il proprio comunque positivo ruolino di marcia, e magari mettere fine a quello degli avversari. Per farlo, mister Paulo Fonseca si affiderà alla classe e all’esperienza del suo reparto offensivo, senza scordare le pedine che, dalla panchina, potrebbero dare una sterzata al match. In attacco Stefano Pioli avrà più o meno le stesse caratteristiche del tecnico giallorosso da sfruttare.
Entrambi gli allenatori affideranno tutto il peso dell’attacco sulle spalle di una punta fisica, brava a finalizzare ma anche a far giocare la squadra: da una parte Zlatan Ibrahimovic, dall’altra Edin Dzeko. I due bomber, che tra l’altro non hanno mai giocato contro in una partita ufficiale nell’arco della loro carriera, avranno sulle spalle non solo una buona percentuale del potenziale offensivo delle loro squadre, ma anche il compito di innescare l’estro dei loro compagni di reparto, più tecnici e liberi di agire. In casa Roma basta pensare al gol messo a segno da Pedro contro il Benevento per capire di cosa si sta parlando: un contropiede manovrato alla perfezione con i tre trequartisti, Mkhitaryan, Pellegrini e lo stesso Pedro, che con passaggi di prima e ad alta velocità si sono ritrovati nell’area di rigore campana, aiutati anche dai movimenti da pivot da Dzeko e dallo sprint di Spinazzola.
Questo tipo di azioni offensive, al netto degli spazi lasciati dall’avversario, si ripresenteranno spesso nel corso della stagione. Questo è dovuto alla composizione del reparto offensivo giallorosso. Dzeko, torre centrale del reparto offensivo, è infatti circondato da giocatori più veloci e agili fisicamente: a quelli già citati si può aggiungere anche Carles Perez, che dopo il gol al Benevento e l’opaca prestazione di Berna cercherà riscatto contro i rossoneri. In attesa di Nicolò Zaniolo e Javier Pastore, out per guai fisici, ma assolutamente coerenti con i profili che concorrono nel loro ruolo.
Il Milan punterà su armi pressoché identiche. Zlatan Ibrahmovic sarà il Dzeko rossonero: guarito dal Covid, lo svedese ha subito dimostrato di non aver perso neanche un briciolo della sua incisività, vincendo da solo il derby con l’Inter con una bella doppietta. Intorno a lui tanta agilità e dinamismo. Il piccolo Brahim Diaz ha già dato un assaggio del suo grande talento, e forse i primi risultati positivi potrebbero dargli anche quella fiducia in più. C’è Samu Castillejo, alla ricerca del decisivo salto di qualità. C’è Hauge, che sembra però essere l’uomo dell’Europa League: scovato lì nei turni preliminari, è nella seconda competizione europea che ha trovato anche la sua prima gioia in rossonero. Con Calhanoglu ai box - anche lui avrebbe incarnato alla perfezione questo tipo di profilo -, e la possibilità di compiere cinque cambi, occhio anche a Saelemaekers.
Prossima partita: Milan-Roma, lunedì 26 ottobre ore 20:45
Probabile formazione (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Santon, Veretout, Pellegrini, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko.
Ballottaggi: Bruno Peres/Santon, Cristante/Pellegrini.
In dubbio: -
Squalificati: -
Diffidati: -
Indisponibili: Pastore (infortunio all'anca sinistra), Zaniolo (rottura legamento crociato ginocchio sinistro), Smalling (lieve distorsione ginocchio sinistro), Diawara (COVID-19), Calafiori (COVID-19).