Roma-Inter 1-3 - All'Olimpico il tifo e Dzeko non bastano: ko contro Spalletti, Icardi e Vecino all'esordio in casa. VIDEO!
La seconda giornata di campionato ha visto la Roma e l’Inter protagoniste di un avvincente big match allo Stadio Olimpico. In occasione dell’esordio casalingo, i giallorossi si sono dimostrati più concentrati e prestanti dal punto di vista fisico rispetto alla prima gara stagionale, affrontata (e vinta con sofferenza) allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia contro l’Atalanta. Il clima infuocato dell’Olimpico ha fatto da cornice ad una gara intensa ed emozionante, caratterizzata dai ritmi altissimi del primo tempo. Mentre l’ex Luciano Spalletti è stato accolto da tantissimi fischi, il suo successore Eusebio Di Francesco ha dimostrato di non temere il confronto sul campo, come ribadito nella consueta conferenza pre partita. La formazione scelta dal tecnico giallorosso (ancora un 4-3-3) è variata di poco rispetto alla trasferta di Bergamo: al posto dell’infortunato Bruno Peres (e del possibile sostituto Nura), Juan Jesus ha giocato in qualità di terzino destro mentre Fazio centrale al fianco di Manolas. Confermato invece Kolarov a sinistra e il tridente offensivo composto da Defrel, Perotti e Dzeko così come l’assetto a centrocampo, affidato nuovamente al trio Nainggolan-De Rossi-Strootman. Il primo tempo si è chiuso 1-0 in favore del club capitolino, grazie al tiro spedito in rete da Dzeko su assist del Ninja al 15’. Nonostante un buon avvio, i nerazzurri sono apparsi provati e i padroni di casa ne hanno approfittato, sfiorando il raddoppio proprio con il centrocampista belga. Ad opporsi al destro potente di Nainggolan, verso lo scadere dei primi 45 minuti di gioco, è stato tuttavia lo stesso palo che ha salvato Handanovic già al 15’ da una conclusione fuori area firmata Kolarov. Tra gli altri episodi rilevanti prima dell’intervallo, il giallo preso da Candreva per un brutto fallo commesso proprio ai danni del difensore serbo e quello toccato a Juan Jesus, dopo un contrasto con Perisic.
Il colpo preso al volto da Nainggolan infine, ha tenuto fermo il gioco per circa un minuto, ragion per cui l’arbitro Irrati ha concesso 60 secondi di recupero. Dopo il break le squadre sono tornate in campo senza variazioni, ad eccezione di Joao Mario subentrato a Gagliardini. I successivi cambi avvenuti nel corso della partita hanno determinato gli esordi nerazzurri di Dalbert e Cancelo, rispettivamente entrati in sostituzione di Nagatomo e Candreva. Per i giallorossi invece, El Shaarawy è entrato al posto di Defrel, Ünder di De Rossi e Tumminello di Perotti. Inter in difficoltà sulla pressione alta della Roma: la ripresa, al contrario del primo tempo, ha visto gli uomini di Di Francesco più incisivi e aggressivi rispetto agli avversari. Dopo un tocco in area decisamente dubbio di Skriniar su Perotti, per il quale non viene chiamato il –necessario- VAR, l’attaccante argentino ha colpito il terzo clamoroso palo della partita. Nonostante l’ottimo avvio della ripresa, Icardi ha gelato i giallorossi con una doppietta siglata nell’arco di 10 minuti (66’-76’). Il colpo, accusato psicologicamente, ha portato la Roma a subire anche il terzo gol in ripartenza di Vecino che all’86’ ha chiuso di fatto il match in favore dei nerazzurri. Più di 60 minuti a buon ritmo non sono dunque bastati ai giallorossi per contrastare le ripartenze degli avversari: gli uomini di Di Francesco hanno preso tre pali, quelli di Spalletti hanno segnato tre gol in risposta a quello del vantaggio iniziale siglato da Dzeko. Al triplice fischio, VAR o non VAR, fortuna o sfortuna è game over all’Olimpico.