Ranieri torna all'Olimpico da avversario dopo tre anni: analisi, statistiche e precedenti

La vittoria nei suoi confronti manca dal 5 maggio 1996: Fiorentina-Roma 1-4
05.02.2012 12:25 di Simone Francioli   vedi letture
Ranieri torna all'Olimpico da avversario dopo tre anni: analisi, statistiche e precedenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Archiviata la pesante sconfitta di Cagliari, la Roma si prepara ad affrontare l’Inter di Claudio Ranieri nella 3° giornata di ritorno della Serie A Tim. Due squadre che stanno attraversando un periodo difficile dopo una buona prima parte di gennaio: nessuna vittoria per i due teams negli ultimi tre matches, con le due difese a capo delle problematiche da risolvere per Luis Enrique e Ranieri (otto i gol subiti dalla Roma, sette dai nerazzurri).  Specialmente nel turno infrasettimanale le due retroguardie hanno palesato evidenti lacune tattiche e tecniche: quattro gol al passivo per entrambe e tanti dubbi per i due tecnici. I giallorossi non incassavano tale numero di marcature da 39 incontri: l’ultima volta (proprio con l’allenatore romano in panchina) accadde a Genova, nel 4-3 del 20 gennaio 2011 che provocò le dimissioni di Ranieri. Bisogna tornare indietro di undici anni invece per ritrovare una squadra del nostro campionato capace di realizzare un poker di goals al “Meazza”: derby numero 250, 21 ottobre 2001, il Milan seppe imporsi per 4-2 (in termini assoluti, fu lo Schalke a compiere tale impresa, nel quarto di finale della scorsa Champions League).
Ranieri, da avversario, di nuovo all’Olimpico dopo tre anni: di seguito dati e precedenti conseguiti contro la Roma.

Palmarès: 2 campionati (Serie C1 1988/1989 Cagliari e Serie B 1993/1994 Fiorentina); 3 promozioni (Cagliari 1988/1989 e 1989/1890, Fiorentina 1993/1994); 1 Coppa Italia di Serie C (Cagliari 1988/1989); 1 Coppa Italia (Fiorentina 1995/1996); 1 Supercoppa Italiana (Fiorentina 1996/1997); 1 Coppa Intertoto (Valencia 1998); 1 Copa del Rey (Valencia 1998/1999); 1 Supercoppa Europea (Valencia 2004/2005)

Bilancio generale contro la Roma: Otto vittorie, sei pareggi, tre sconfitte

Precedenti: Sono diciassette i matches di Ranieri da avversario della Roma. Le squadre guidate dinanzi ai giallorossi sono state Napoli, Fiorentina, Juventus e Cagliari. L’esordio assoluto avvenne sulla panchina dei sardi: 6 gennaio 1991, Roma-Cagliari 0-0 (capitolini con Bianchi in panchina). Il più recente risale invece al 21 marzo 2009, quando la sua Juventus riuscì a portare via i tre punti dall’Olimpico grazie al 4-1 finale (di Loria la marcatura della Roma). La squadra di Luis Enrique non batte un undici di Ranieri dal 5 maggio 1996: 1-4 al “Franchi” ai danni dei viola (Mazzone in panchina).

Ranieri e la Roma: il tecnico romano si dimise dall’incarico sulla panchina giallorossa dopo la sconfitta per 4-3 al “Ferraris” per merito del Genoa (iniziale vantaggio di tre reti per la Roma). Era il 20 febbraio 2011 e la decisione di Ranieri mandò in tilt il sito ufficiale della società. Sempre a Genova, questa volta in data 9 gennaio 2011, Ranieri fu aspramente criticato da parte della stampa per aver inserito Totti negli ultimi quattro minuti della partita (ingresso al 90’, sul punteggio di 2-1 per la Sampdoria). In seguito dichiarerà: “Una scelta che rifarei anche domani. Non è stata mancanza di rispetto ma anzi grande stima per un grande campione che mi può risolvere la partita in qualsiasi momento con una giocata, un passaggio, un tiro, un calcio di rigore”. L’allenatore detiene un curioso record: non è mai stato battuto in un derby. Oltre a quello capitolino, Ranieri è stato protagonista anche nelle stracittadine di Madrid (Atlético), Londra (Chelsea, West London Derby sul Fulham), Valencia (contro il Levante), Torino e Milano. Con i giallorossi quattro vittorie su quattro.

La Tattica: Le squadre di Ranieri si sono sempre contraddistinte per una maggiore vocazione alla difesa piuttosto che per l'attacco e anche nella sua esperienza all’Inter l’allenatore romano sembra voler accantonare definitivamente il 4-3-1-2 per tornare, definitivamente, al più classico 4-4-2 lineare, dove però è sorto il problema di posizionamento per la stella dei nerazzurri, Wesley Sneijder. Le migliori partite dell’Inter sono giunte proprio con l’impiego del 4-4-2: non a caso nelle due ultime perfomances, deludenti, contro Lecce e Palermo, Ranieri ha deciso di riprovare con il rombo di centrocampo, con esiti tutt’altro che soddisfacenti. Lecito attendersi quindi che all’Olimpico il team milanese verrà riproposto con il 4-4-2, modulo da sempre preferito dall’ex coach della Juventus. In questo caso, la linea difensiva, dovrebbe andarsi a comporre con Chivu sulla sinistra e Maicon sul lato opposto: il brasiliano non sembra essere all’apice della forma fisica, ma rimane comunque un ottimo giocatore di spinta sulla corsia esterna. In mezzo, dopo la disastrosa prestazione di Ranocchia nella gara con il Palermo, spazio a Lucio (spesso protagonista di errori pregiudicanti nell’impostazione dell’azione) e Samuel. Ranieri chiede a loro di difendere alti per non schiacciare la squadra e permettere il ricompattamento rapido con il centrocampo.
A centrocampo diverse le soluzioni da considerare: possibile un turno di riposo per il capitano Zanetti, con l’innesto sulla fascia destra del giovane Faraoni. Anche l’altro argentino, Cambiasso, potrebbe rifiatare in luogo di Poli, protagonista di una buona prestazione mercoledì scorso. Quest’eventualità darebbe il posto da titolare al neo acquisto Palombo: sostanza e geometrie per l’ex doriano, autore di una buona prestazione al debutto con la casacca interista (il nigeriano Obi pronto in seconda battuta). Sulla sinistra, viste le assenze di Sneijder e Álvarez, dovrebbe trovare posto Nagatomo, solitamente impiegato in difesa: il giapponese, nelle ultime settimane, è stato il miglior giocatore nerazzurro per rendimento. In avanti pochi dubbi: le due punte titolari saranno Pazzini e Milito, vista lo scarso apporto di Zarate e il poco utilizzo, per diverse ragioni, di Forlán e Castaignos (l’uruguaiano pare comunque non essere una prima scelta).
Il punto debole dei nerazzurri, come detto in precedenza, risiede nella difesa, e, in particolar modo, nella copertura centrale di palle filtranti: non è raro vedere Lucio, Samuel e Ranocchia andare in difficoltà contro rivali dotati di grande rapidità e tecnica durante ripartenze veloci.


Goleador Inter nei confronti della Roma:

Stanković 5
Pazzini (tutti con la Sampdoria) e Milito 4 (due tra le fila del Genoa)
Cambiasso e Zanetti 2
Zarate (Lazio) e Cordoba 1
Yuto Nagatomo è l’unico imbattuto (cinque partite) in sfide alla Roma.

Goleador Roma nei confronti dell’Inter:

Totti 8
De Rossi 6 (squadra più punita in carriera)
Perrotta 5 (marcò in entrambe le finale della Coppa Italia 2006/2007)
Simplício 3 (due dei quali ai tempi del Parma)
Taddei 2
Cassetti 1
Bojan Krkić mai sconfitto contro l’Inter (due precedenti con la casacca del Barcellona). Stekelenburg, (quattro partite, di cui tre con l’Ajax) al contrario, è ancora senza vittorie dinanzi ai lombardi. Così come Kjær: anche per lui nessuna affermazione in quattro sfide (tre con il Palermo).

RANIERI IN CONFERENZA - "A livello umano è sempre bello tornare, ho avuto anche la fortuna di allenarla, ma ora dobbiamo guardare avanti. Sarà una bella partita, importante per entrambi. Loro attaccano e creano molto ma concedono molto e dovremo stare attenti a sfruttare ciò che concedono. Vedo una Roma nuova, diversa, che fa possesso palla e che ora viene dentro in verticale. Si vede che lo stile Barcellona c'è, la Roma ha fatto un ottimo acquisto con Luis Enrique, perché ha dimostrato che la sua squadra aveva un'idea e i giocatori lo seguivano. Sta facendo bene e farà ancora meglio. Totti? Siamo romani tutti e due, le battute vengono lì per lì. Finché ci sono giocatori come Totti, Zanetti, Del Piero, il calcio resterà bello e affascinante. Poi lui sta facendo tanti gol, spero si fermi domani e riprenda poi".