Promossa la triade greca
Dopo essere stato il migliore della retroguardia giallorossa, Benatia è stato ceduto quest’estate al Bayern Monaco. Il sostituto designato da Walter Sabatini è stato Kostas Manolas, ex difensore centrale dell’Olympiacos che pochi giorni dopo il suo arrivo nella Capitale sarebbe stato raggiunto dal suo compagno di squadra José Cholevas, di ruolo terzino sinistro. I due giocatori ellenici, dunque, si sono aggiunti ad un altro ex Olympiacos, ovvero Torosidis, alla Roma dal gennaio 2013, formando un’inedita triade greca.
Sino all’ultimo match contro il Milan, il giocatore più utilizzato da Garcia tra i tre greci è stato Manolas che, tra Champions e campionato, ha totalizzato 19 presenze, senza mai andare a segno. Il giovane difensore ha dimostrato di poter sostituire degnamente Benatia, divenendo un perno fondamentale della difesa giallorossa. Le uniche partite in cui ha steccato sono state nell’1-7 contro il Bayern Monaco (per ovvi motivi, non l’unico colpevole), nel 2-0 subìto a Napoli (peggior prestazione della Roma in campionato) e nel 2-2 interno contro il Sassuolo in quanto, in coabitazione con Yanga-Mbiwa, ha sulla coscienza il raddoppio di Zaza, essendo entrambi saliti male nell’effettuare il fuorigioco. Per il resto, le prestazioni di Manolas sono state quasi sempre sul 7 e anche oltre e forse la sua unica pecca sino a questo momento è stata la poca incisività sui calci piazzati, al contrario di Benatia che, in situazioni analoghe, riusciva di testa ad inquadrare la porta.
Per quanto riguarda Cholevas, dopo un inizio un po’ timido, il terzino ellenico si è guadagnato giustamente la piena fiducia di Garcia, scavalcando nelle gerarchie Ashley Cole. Dopo un buon esordio contro il Parma ed altre prestazioni soddisfacenti contro Sampdoria e Juventus, Cholevas è stato tra i peggiori in campo contro il Napoli ed in entrambi i match contro il Bayern Monaco di Champions League sebbene, come già detto in precedenza, le cause di tali sconfitte non siano da imputare ad un solo giocatore. La vera svolta è avvenuta contro l’Inter, quando ad inizio ripresa il greco, invitato alla percussione da Totti, è partito da centrocampo, ha scartato mezza difesa nerazzurra ed ha realizzato il gol del momentaneo 2-1 con una fucilata di sinistro. Da quel giorno, Garcia non lo ha più tolto e Cholevas ha ripagato la sua fiducia con altre prestazioni di livello, come ad esempio quella nel 2-2 interno contro il Sassuolo, dove è stato uno dei pochi a salvarsi. Sino ad ora, sono 12 i suoi gettoni in tutte le competizioni.
Infine, il giocatore che ha reso meno rispetto agli altri due è stato proprio il più esperto Torosidis che, oltre alle solite sfide contro il Bayern ed il Napoli, ha accusato una certa difficoltà anche contro il Parma, perdendosi De Ceglie in occasione del momentaneo pari ducale. Delle restanti 7 presenze, Torosidis ha svolto il suo ruolo con diligenza, andando anche a segno contro il Torino nel 3-0 giallorosso. Pertanto, il suo score recita 11 presenze complessive ed un gol, con l’attenuante di un infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi per alcuni giorni.
Alla luce di quanto analizzato, è bene ricordare che Garcia solo una volta non ha schierato nessun componente di tale triade (Roma-Chievo 3-0), mentre in 5 occasioni (4 se si esclude il match contro il Milan in cui Torosidis è entrato negli ultimi minuti) ha iniziato l’incontro con tutti e 3 contemporaneamente in campo. In quest’ultime occasioni, però, la Roma ha ottenuto una vittoria, un pareggio e ben 3 sconfitte. Al contrario, quando non sono scesi in campo tutti insieme ma al massimo in due, i giallorossi hanno conseguito ben 11 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Pertanto, possiamo affermare che complessivamente la triade greca ha passato il suo primo esame di romano.