Porte chiuse, sputi e abbracci: ecco come è ripartita la Bundesliga. FOTO! VIDEO!
Dopo lo stop ufficiale del calcio in nazioni come Francia, Olanda e Belgio, la Bundesliga è ripartita sabato 16 maggio, prima tra i cosiddetti campionati top in Europa. Ovviamente, le sei gare disputate si sono svolte a porte chiuse, con i calciatori in panchina distanziati. In campo, invece, vietate le strette di mano, gli sputi e gli abbracci.
PARTITE VERE – Per coloro che pensavano che, a porte chiuse, gli incontri sarebbero stati simili magari alle classiche partitelle del giovedì, è arrivata la pronta smentita. Da Dortmund a Lipsia, tutte le squadre impegnate non sembrano aver accusato l’assenza dei tifosi sugli spalti, con le compagini scese in campo con la giusta concentrazione e in pieno “clima partita”. Forse, essendo la Bundesliga da anni abituata a lunghi stop – come la consueta pausa invernale di un mese a cavallo tra dicembre e gennaio – i club potrebbero, per questo motivo, averne risentito in maniera minore.
SPUTI E ABBRACCI, NON CI SIAMO – Com’era prevedibile, non tutti i calciatori hanno rispettato il divieto di sputi e abbracci. Ad esempio, in casa Schalke 04, le telecamere hanno colto in flagrante Kenny e Nastasic. Per quanto concerne gli abbracci, dopo il gol del 3-0 in casa dell’Hoffenheim, il calciatore dell’Hertha Berlino Cunha è stato “assalito” da un suo compagno di squadra per festeggiare la rete. Come se non bastasse, lo stesso Cunha ha esultato con il gesto tottiano del ciuccio, non proprio di grande esempio in questo momento. Tuttavia, è doveroso precisare come sia difficile contenere, anche con le dovute restrizioni, alcune azioni automatiche dettate dall'emozione di una rete e festeggiarla tutti insieme con i compagni di squadra, soprattutto se si tratta di una realizzazione particolarmente importante ai fini del risultato. Tutto regolare, invece, per quanto riguarda la distanza di sicurezza da mantenere in panchina, con i calciatori regolarmente lontani più di un metro l’uno dall’altro.
LA PROTESTA – Da segnalare, infine, una protesta andata in scena sul campo dell’Augusta. Infatti, nella curva vuota dei padroni di casa, è stato esposto uno striscione recante un messaggio contro la ripresa del campionato: "Il calcio vivrà - Il vostro business è malato" .