La Roma non riesce a mettere le ali: la situazione degli esterni giallorossi

16.03.2022 22:57 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
La Roma non riesce a mettere le ali: la situazione degli esterni giallorossi
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La Roma di Mourinho è nata e si è sviluppata giocando con il 4-2-3-1. Nel corso della stagione, però, infortuni, assenze ed esigenze tattiche, hanno portato il tecnico portoghese a cambiare e a optare per il 3-4-1-2 o il 3-4-2-1 (o 3-5-2). Giocando con la difesa a 3, un ruolo fondamentale è ricoperto dai giocatori schierati sull’esterno di centrocampo. I cosiddetti esterni a tutta fascia hanno un ruolo chiave perché devono essere costantemente presenti in entrambe le fasi di gioco: a loro è richiesto un contributo tanto nella fase difensiva, quanto in quella offensiva. Il prototipo dell’esterno a tutta fascia ha una grande corsa, è attento difensivamente ed è decisivo in attacco.

L’adottamento della difesa a 3 ha dato sicuramente maggiore solidità alla Roma di Mourinho, ma l’allenatore giallorosso non è ancora riuscito a trovare la miglior soluzione per le proprie fasce.

A DESTRA KARSDORP È LA CERTEZZA MA… - Sulla fascia destra il titolare è senza alcun dubbio Rick Karsdorp. Il terzino era titolare a destra con la difesa a 4 e lo è anche ora con quella a 3: l’olandese, infatti, è un punto fermo della Roma e raramente Mourinho ha deciso di rinunciarci. Nella prima metà di stagione ha sempre giocato, a causa dell’assenza di un’alternativa di livello. Con l’arrivo di Maitland-Niles, Karsdorp ha avuto qualche opportunità di riposare, ma con il tempo il rendimento dell’inglese è nettamente calato e ha giocato sempre meno. Ad oggi, l’ex Arsenal non sembra un giocatore affidabile e Karsdorp è nuovamente costretto agli straordinari. L’impressione, però, è che avrebbe bisogno di riposare. Dal punto di vista dell’impegno è difficile recriminare qualcosa al numero 2 giallorosso, ma è altresì giusto evidenziare alcune sue lacune difensive e - soprattutto - offensive. In fase difensiva è stato protagonista di alcuni errori in marcatura, ad esempio contro il Sassuolo, mentre in fase offensiva non riesce quasi mai ad essere incisivo. In 36 presenze stagionali ha messo a referto 5 assist e 0 gol, un bottino certamente non ricco. Nonostante il suo rendimento non sia eccellente, ad oggi è inimmaginabile una Roma senza Karsdorp.

A SINISTRA NESSUN PADRONE - Con l’infortunio di Leonardo Spinazzola, la Roma ha acquistato Matias Vina per ricoprire il ruolo di terzino sinistro. L’ex Palmeiras ha giocato da titolare per gran parte della prima parte di stagione, mentre alle sue spalle Calafiori - che a gennaio è partito in prestito - ha giocato con il contagocce. Fin quando la Roma ha giocato con la difesa a 4, Vina è stato l’assoluto padrone della fascia sinistra giallorossa. Poi, con il passaggio alla difesa a 3 e il contemporaneo infortunio dell’uruguaiano, la stagione romanista del numero 5 ha cambiato volto. Mou ha iniziato a schierare El Shaarawy da esterno a tutta fascia con risultati positivi. Dal punto di vista offensivo il Faraone è indiscutibile, ma ha sorpreso anche il suo sacrificio in fase difensiva. Anche lui, però, si è presto infortunato e così è arrivato il turno di Maitland-Niles. L’esterno inglese ha messo in mostra buona corsa, ma ha anche palesato enormi limiti tecnici, che lo hanno presto rilegato alla panchina. Il rientrante Vina si è così riappropriato del proprio ruolo, senza riuscire però a convincere il proprio allenatore. Matias è apprezzabile dal punto di vista caratteriale, ma non è impeccabile difensivamente ed è troppo impreciso in avanti. Per provare a risolvere la difficile situazione, Mourinho si è dunque giocato la carta Zalewski. Il giovane polacco ha ben impressionato nelle sue prime uscite da esterno a tutta fascia, nonostante questo non sia propriamente il suo ruolo. Il numero 59 ha un’ottima tecnica e buona corsa, che lo rendono preziosissimo in fase offensiva. L’ultima gara contro l’Udinese, però, ha messo in mostra tutta le sue difficoltà a livello difensivo. Molina, Pereyra e Deulofeu hanno sopraffatto il polacco, che a lungo è sembrato incapace di contrastare le avanzate avversarie. Impossibile chiedergli di più, vista la giovane età e le poche partite giocate in un ruolo non suo, ma Zalewski non sembra ancora pronto a giocare da titolare in gare importanti in un ruolo così delicato. Nelle ultime gare si è rivisto in campo El Shaarawy, il 92 giallorosso è stato determinante nel secondo tempo contro il Vitesse, ma la sua tenuta fisica rimane un punto interrogativo. Così, in attesa del rientro di Spinazzola, la fascia sinistra giallorossa rimane ancora senza un vero padrone.

Prossima partita: Roma-Vitesse, giovedì 17 marzo ore 21:00
Probabile formazione (3-4-2-1): Rui Patricio; Ibanez, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Vina; Pellegrini, Zaniolo; Abraham.
Ballottaggi: Veretout/Cristante, Zalewski/Vina.
In dubbio: -
Diffidati: Kumbulla.
Squalificati: Oliveira, Mancini. 
Indisponibili: Spinazzola (rottura del tendine d’Achille sinistro).