La gara vista dalla curva - La Roma centra l'ottava di fila e fa sognare l'Olimpico. VIDEO!
"Stasera? Io firmerei per un pareggio, mica possiamo vincerle tutte". Questo uno dei tanti pensieri prepartita captati in Curva Sud, pensieri che anche questa volta vengono disattesi, dal momento che la Roma, davati agli occhi di Diego Armando Maradona, batte il Napoli per merito della doppietta di Miralem Pjanic, centrando l'ottava vittoria di fila in campionato e volando a +5 sui partenopei e la Juventus, la quale però dovrà cercare di rispondere domenica contro la Fiorentina.
Pubblico delle grandi occasioni, sebbene non sia stato registrato il sold out allo Stadio Olimpico, per uno dei match più importanti della storia recente giallorossa. Grande l'attesa, altrettanta la paura, il timore di vedere crollare tutto sul più bello, perché sebbene l'obiettivo dichiarato sia il ritorno nelle Coppe europee, le vertigini da capolista sono una malattia dalla quale nessun tifoso vorrebbe guarire.
Appena prima del riscaldamento, essendo squalificato, Federico Balzaretti compie il suo giro d'onore raccogliendo gli applausi di tutti i presenti. Immancabili i riferimenti ai cugini della Lazio, giustiziati dal terzino sinistro nel derby disputato alla quarta giornata di campionato. L'atmosfera carica di adrenalina si percepisce dai cognomi dei calciatori scanditi con un'enfasi e con un entusiasmo maggiori rispetto alla media durante la lettura delle formazioni, con De Rossi, Florenzi e Totti a registrare le ovazioni più grandi.
Il match, partito con un'imponente fase di studio da parte di entrambe le squadre, fa registrare il primo evento degno di nota intorno alla mezz'ora, quando il fiato dei quasi 50000 spettatori si spezza vedendo Francesco Totti disteso a bordocampo dopo uno scontro di gioco. Nei tre minuti successivi le preghiere dei sostenitori giallorossi sono rivolte ad un pronto recupero del proprio Capitano, prima di rassegnarsi alla realtà dei fatti quando il numero 10 è costretto a dare forfait, lasciando il posto a Marco Borriello. Nei successivi dieci minuti si accende la partita, e con essa la girandola di emozioni per i presenti in Curva Sud. Prima un Pandev lanciato in campo aperto contro De Sanctis, si lascia ipnotizzare dall'estremo difensore romanista, il quale sporca la conclusione del macedone permettendo a De Rossi di spazzare a pochi centimetri dalla riga e al pubblico di esultare quasi come fosse un gol, subito dopo Insigne colpisce un palo e infine, a pochi secondi dal fischio finale del primo tempo, Miralem Pjanic pennella una punizione giottesca che toglie le ragnatele della porta difesa da Reina, gettando nello sconforto i 5000 supporter campani ma facendo impazzire di gioia quelli giallorossi, che anche durante l'intervallo continuano con cori incessanti.
La ripresa, di contro, vede una Roma più contratta, e con essa il pubblico, il quale forse conscio della portata dell'impresa che la propria squadra sta per realizzare, vive la seconda frazione nella più totale apprensione. Si alzano cori, ma la tensione porta ad esecuzioni a singhiozzo, comunque sia sempre incisive. La truppa di Rudi Garcia tiene bene però alla sfuriata del Napoli, fino a che a venti minuti dalla fine Marco Borriello rimedia un calcio di rigore trasformato successivamente ancora da Pjanic, per la doppietta personale del centrocampista bosniaco. Da qui in poi sarà solo accademia, in campo come sugli spalti, dove la faranno da padrone i vari "Barbera e champagne", "La società dei magnaccioni" o la sempre presente "Campo Testaccio", a suggello di una, l'ennesima, notte magica di queta stagione, perché "In Curva Sud noi staremo ad aspettar...".