La gara vista dalla curva - In una serata nefasta, vince solo la Curva Sud. VIDEO!
E' il 90esimo minuto. Il sig. Eriksson ha emesso il triplice fischio ponendo fine a un incubo che purtroppo sa di déjà-vu a ogni tifoso romanista, il Bayern ha passeggiato per 1-7 su una Roma troppo brutta per essere vera, eppure un urlo riecheggia nello Stadio Olimpico, un coro senza astio, un "Vinceremo il tricolor" che deve far dimenticare questa serata nefasta, e che sottolinea ancora una volta un amore viscerale per questi colori da parte dei sostenitori giallorossi.
La serata era quella delle grandi occasioni, con un Olimpico vestito a festa e 70000 cuori pronti a sostenere gli uomini di Garcia: già dalle ore 18, a quasi tre ore dall'inizio del match, sono molti gli spettatori che iniziano a varcare i cancelli, pronti a rendere lo stadio un inferno di suoni e colori.
Alla lettura delle formazioni sale altissimo il boato che scandisce i cognomi dei giocatori, così come sono una marea i fischi che bagnano il ritorno nella Capitale da avversario di Mehdi Benatia, grande ex di giornata. L'ingresso in campo dei calciatori coincide con una coreografia composta da bandierine gialle e rosse sventolate dall'intera Curva Sud, che risponde alla sciarpata realizzata dai 5000 sostenitori ospiti giunti da Monaco.
In campo, gli uomini di Guardiola partono subito a mille all'ora e dopo soli 9 minuti trovano la rete del vantaggio con Robben. Invece di lasciare spazio alla delusione, dalla Sud parte immediatamente un "Forza Roma alè" che accompagna la timida reazione dei giallorossi, abili a sfiorare il gol con Gervinho. Prima che ci si renda conto dell'accaduto, in tredici minuti a cavallo tra il 23' e il 36' però la banda bavarese buca De Sanctis altre quattro volte. Sembra di vivere un incubo, eppure è la realtà. La Roma è sotto 0-5 e ancora deve finire la prima frazione. Il settore più caldo dei supporter capitolini non si lascia demoralizzare e gli ultimi cinque minuti sono un incessante sventolare di bandiere, perché "Per sempre canterem". I giocatori tornano negli spogliatoi con passivo di cinque reti sulle spalle ma tra gli applausi del pubblico pagante, che sottolinea il momento con uno straziante "Noi non ti lasceremo mai".
La seconda frazione vede i giallorossi sfiorare più volte la rete, fino al gol liberatorio di Gervinho al 66' che corona venti minuti di ottimo calcio da parte degli uomini di Garcia. E' un fuoco di paglia, c'è tempo anche per i gol di Ribery e Shaqiri che fissano il punteggio sull'1-7, risultato che riporta alla mente la famosa disfatta di Manchester, ma in momenti come questi c'è spazio solo per l'"Amor che vince il tempo e resta intatto" (come esposto nel derby dello scorso febbraio) dei ragazzi della Curva Sud che rievocando un'altra famosa sconfitta, quella del 1985 proprio contro il Bayern Monaco, intonano il classico "Che sarà sarà, ovunque ti seguirem, ovunque ti sosterrem, che sarà sarà".
La partita si chiude qui, con i giocatori della Roma invitati sotto la Curva a ricevere applausi nonostante la prestazione disatrosa e quel "Vinceremo il tricolor" che tutti ci auguriamo possa essere profetico.