Il saluto alla Roma, il Boca e il ritiro: le tappe di Daniele De Rossi

14.05.2020 22:40 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Il saluto alla Roma, il Boca e il ritiro: le tappe di Daniele De Rossi
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il 14 maggio 2019, qualche minuto prima delle 9, la Roma pubblicava un comunicato che, di lì a poco, avrebbe “sconvolto” la tifoseria giallorossa:

AS Roma rende noto che la carriera in giallorosso di Daniele De Rossi giungerà a conclusione al termine di questa stagione (QUI l’integrale).

A distanza di quasi 2 anni dall’addio al calcio della leggenda Francesco Totti (28 maggio 2017, ndr), il club e il popolo di fede romanista s’apprestava così a salutare un altro “figlio di Roma”. 366 giorni dopo (il 2020 è bisestile, ndr) ripercorriamo alcune tappe significative post-addio di Daniele De Rossi.

14 MAGGIO 2019 – All’ora di pranzo, ecco la conferenza stampa del dirigente Fienga e del diretto interessato De Rossi, accolto in sala a Trigoria da tutta la squadra presente in prima fila, per spiegare i motivi di quella decisione. Questi alcuni passaggi delle parole dell’ex capitano, schietto e senza “peli sulla lingua” come suo solito (QUI l’integrale):

"Io ho 36 anni, non sono scemo. Se nessuno ti chiama per il contratto, la direzione è quella. Io ho sempre parlato poco, perché non mi piace molto e non c'è molto da dire, non volevo creare rumore e distrarre la squadra (…). Riguardo al futuro, non ho preferenze, posso dire che mi sento calciatore e voglio ancora giocare, mi farei un torto se smettessi (…). Magari potevo essere decisivo anche l'anno prossimo, però poi le decisioni le prende la società, faccio un altro anno, qualcuno il punto lo deve mettere. Mi è dispiaciuta la modalità, abbiamo parlato poco e le distanze creano incomprensioni, voglio una società migliore sotto questo punto di vista (...). Futuro dopo il calcio giocato? Potrebbe piacermi fare l'allenatore, devo imparare questo lavoro. Non mi attira fare il dirigente, a Roma magari poteva avere un senso diverso. La sensazione è che, guardando chi mi ha preceduto ma senza polemica, è che non si può mettere troppa mano, spero che Totti prenda più potere il prima possibile. Non ho dubbio che sarò accolto a braccia aperte in futuro. Adesso mi piacerebbe fare l'allenatore, è un percorso lungo che va imparato (…). Se io fossi stato un dirigente, mi sarei rinnovato il contratto (ride, ndr). Quest'anno, al netto degli infortuni, ho giocato abbastanza bene, non creo problemi negli spogliatoi. È una decisione che va accettata (...)”.

Quella era la settimana che avrebbe portato alla penultima giornata di campionato, con la Roma attesa a Reggio Emilia in casa del Sassuolo, alla caccia di una vittoria per proseguire una rincorsa sempre più complicata al quarto posto.

26 MAGGIO 2019 – Sotto la pioggia, la Roma supera 2-1 il Parma conquistando un successo inutile in chiave Champions, conquistava in extremis dall’Inter sui cugini del Milan e con i giallorossi relegati al sesto posto. A fine gara, il giro di campo di Daniele De Rossi, accompagnato da moglie e figli, sino all’inchino e il bacio sotto il cuore pulsante dello stadio, ossia la Curva Sud.

Per quanto riguarda la squadra, pronta l’ennesima rivoluzione dopo la duplice separazione Di Francesco-Monchi. Ranieri aveva traghettato la “sua” Roma sino a fine stagione e s’apprestava a salutarla per la seconda volta dopo le dimissioni del febbraio 2011. Petrachi veniva dato tra i favoriti per rimpiazzare l’ex ds spagnolo, sostituito ad interim da Frederic Massara. Infine, iniziano a prendere sempre più sopravvento le voci circa un addio di Francesco Totti, questa volta da dirigente (evento concretizzatosi il 17 giugno seguente).

26 LUGLIO 2019 – Due mesi dopo l’ultima partita ufficiale con la Roma, il Boca Juniors annuncia Daniele De Rossi quale nuovo rinforzo per il centrocampo degli Xeneizes, coronando così il suo sogno di giocare alla “Bombonera” di Buenos Aires e mettendo a tacere tutte le voci su un prematuro ritiro, dopo aver rifiutato alcuni club italiani (Fiorentina in primis). Una decisione che porta il 36enne di Ostia a “distinguersi” da Totti, unico calciatore a vestire la maglia della Roma per tutta la carriera, ma che certamente non potrà mai incidere sull’affetto dato e ricevuto dai supporters romanisti.

Contemporaneamente, la nuova Roma di Paulo Fonseca lavorava incessantemente nel ritiro di Trigoria, con tre vittorie consecutive nei primi test stagionali contro Tor Sapienza, Trastevere e Gubbio.

29 LUGLIO 2019 – Queste alcune dichiarazioni di Daniele De Rossi durante la conferenza stampa di presentazione con gli Xeneizes (QUI l’integrale):

"(…) Dopo la notizia del mio addio dalla Roma, abbiamo iniziato a parlare con Burdisso (ds del Boca Juniors, ndr). Volevo giocare a calcio in un ambiente stimolante, ci ho pensato bene perché era un cambio netto, ma ho grande fiducia in Burdisso, è una persona seria, un amico e sono sicuro che qua starò benissimo. Nicolas è una garanzia importantissima per me. Sono uscite tante notizie sul mio futuro, alcune vere e alcune improvvisate. Tutto quello che sto vedendo qui mi conferma che è l'ambiente ideale, c'è gente seria. è un ambiente che mi stimola perché gli stimoli sono la cosa più importante. Ho vissuto 20 anni in un club dove si vive calcio 24 ore al giorno, chiedo qualcosa che mi appaghi completamente. Ho scelto di venire qui perché c'è la gente più matta e per il calcio. Sarei potuto andare in club più tranquillo ma ho preferito qui. Quando potrò giocare? Mi sono allenato sempre duramente. Necessito di qualche giorno, una settimana, non so, vedrà l'allenatore e lo staff. è importante pensare al club, non a me. Quando l'allenatore crederà che potrò essere utile mi metterà dentro, fosse per me giocherei subito (...)".

Intanto, la Roma conquistava altre due vittorie nei test pre-stagionali, rispettivamente contro Ternana e Rieti.

13 AGOSTO 2019 – È il giorno del debutto dell’ex giallorosso con il Boca Juniors. Alla “Bombonera”, gli Xeneizes affrontano il San Lorenzo de Almagro in Copa Argentina. Nel corso del primo tempo, sugli sviluppi di un corner, è proprio De Rossi a insaccare di testa e portare in vantaggio la sua nuova squadra. Un debutto da sogno per il centrocampista di Ostia rovinato dal risultato finale, con gli ospiti che prima pareggiano e poi portano a casa la qualificazione ai calci di rigore (1-1, 1-3 dtr).

A pochi giorni dal debutto contro il Genoa, invece, la Roma ufficializzava il rinnovo di Nicolò Zaniolo sino al 2024, che precedette di poche ore quello – decisamente a sorpresa – di Dzeko sino al 2022, con il bosniaco che sembrava destinato a raggiungere Antonio Conte all’Inter.

25 SETTEMBRE 2019 – Circola un’indiscrezione secondo la quale il CT dell’Italia Roberto Mancini, con la sua Nazionale a un passo dalla qualificazione a Euro 2020, avrebbe deciso di inserire tra i pre-convocati per la sfida contro la Grecia proprio Daniele De Rossi. Una scelta non casuale, dal momento l’incontro del 12 ottobre si sarebbe disputato a Roma, un modo per permettere così al giocatore – tra l’altro calciatore della Roma ad aver collezionato più presenze in nazionale (117) e più gol (21) – di chiudere un cerchio nel “suo” stadio. A causa di alcuni guai fisici, però, l’operazione non va in porto.

In quella stessa giornata, la Roma di Paulo Fonseca incappava nella prima sconfitta stagionale, superata a domicilio dall’Atalanta di Gasperini per 2-0. Un incontro che conferma l’inizio altalenante della formazione giallorossa, a quota 8 punti dopo 5 incontri (2 vittorie, 2 pareggi e un ko). In Europa League, invece, già archiviato il netto successo per 4-0 all’esordio contro l’Istanbul Basaksehir.

6 GENNAIO 2020 – La Befana porta nella sua calza una notizia clamorosa: Daniele De Rossi si ritira dal calcio giocato. Un fulmine a ciel sereno per un calciatore che, appena 7 mesi prima, aveva dichiarato nella conferenza stampa d’addio alla Roma: “Voglio ancora giocare, se smettessi mi farei un torto”. Questa la spiegazione a riguardo durante il saluto al Boca Juniors:

"Nessuno nella mia famiglia ha problemi di salute, né abbiamo problemi seri. Pensavo che l’avrei gestita diversamente, ma no. Ho bisogno di avvicinarmi alla mia famiglia. Mi manca molto. Non ho combattuto con Roman o la nuova dirigenza. Ho avuto il piacere di lavorare con loro due o tre giorni, hanno cercato di convincermi. Dal primo giorno in cui ho detto loro che la mia decisione era definitiva, mi hanno dato qualche altro giorno per vedere se avessi potuto risolverlo diversamente. Non ho bisogno di aiuto, devo andare a casa. Mia figlia maggiore è l’unica rimasta in Italia. Ha 14 anni e ha bisogno di suo padre. Sicuramente continuerà a lavorare nel calcio lì. Sono l’unico giocatore che si è ritirato ora, è andato al controllo medico. Mi hanno offerto tempo e aiuto, ma devo tornare a casa mia. Dico addio al calcio e ad un club che è entrato nel mio cuore. Lascio il mio lavoro, il mio sport, la mia passione. Stava per succedere a giugno o dicembre. È stata un’avventura diversa da come era la mia vita. Non avrei mai pensato che avrei potuto amare così tanto un club che non fosse la Roma. Una parte del mio cuore resterà qui".

Anche in casa Roma, la Befana non è stata clemente, con i capitolini capitolati all’Olimpico per 2-0 contro il Torino. Un ko che “inaugurerà” il gennaio nero della formazione Fonseca, destinata a perdere il quarto posto che, sino a quel momento, stava occupando (35 punti contro i 34 dell’Atalanta, ndr).

29 GENNAIO 2020 – Tre giorni prima, la Roma di Fonseca aveva espresso probabilmente la miglior prestazione stagione proprio nel derby contro la lanciatissima Lazio, reduce da 11 vittorie consecutive. Una stracittadina dominata per tutti i 90’, chiusa con un bruciante 1-1 frutto delle reti di Dzeko e Acerbi. Quello che, però, nessuno sapeva, è che travestito in mezzo ai tifosi della Curva Sud c’era Daniele De Rossi. Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex capitano non ha perso tempo e ha scelto di vivere la partita più sentita dell’anno nel cuore più caldo dell’Olimpico, rendendo nota la sua “bravata” tre giorni dopo con tanto di video social a spiegare il suo travestimento.

Accolto con amarezza il pareggio nel derby, gli uomini di Fonseca s’apprestavano a preparare la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Petrachi, invece, dopo aver acquistato Ibanez, era in procinto di chiudere per Perez e Villar.

12 APRILE 2020 – In una lunga intervista a #CasaSkySport e in piena emergenza Coronavirus, Daniele De Rossi ha trattato diversi temi. Ecco alcuni importanti stralci (QUI l’integrale):

Allenatore? Inizierò questo percorso non solo perché mi piacerebbe, ma perché penso di poterlo fare. In Italia lo pensano un po' tutti, ma penso di poterlo fare. Sono sempre stato bravo, mi è sempre stato riconosciuto questo ruolo di leader, sarò un pochino avvantaggiato, ma l'allenatore è tanto altro, è prendere decisioni, è mettere la squadra in campo, scegliere lo staff, subire pressioni che non ho mai rifiutato, ma da allenatore sei solo contro tutti (…). L’addio alla Roma? Non ho scelto io di lasciare la Roma e ho scelto io di lasciare il calcio. Sono stati due momenti difficili, in entrambi ho dovuto prendere decisioni che non avrei voluto prendere, una volta perché aveva deciso qualcun altro e un'altra perché era la cosa più giusta per la mia famiglia (…). Non ho sentito dirigenti della Roma, ne ho incontrato uno una volta, ho incontrato De Sanctis al Tre Fontane, l'altro giorno mi ha scritto un dirigente per sapere come stessi, ma se ti riferisci a chiacchierate per un futuro non mi ha chiamato nessuno. Non chiamerò nessuno neanche io (...). Rammarico maggiore con la Roma? Senza entrare nel dettaglio: non aver vinto qualcosa di importante, di strappalacrime. Ieri vedevo uno speciale su Di Bartolomei, o lo scudetto di Francesco. È un rammarico grande. A volte vengo tacciato di aver avuto poche ambizioni, ma ho avuto l'ambizione di provare a vincere dove non si vince mai, in una squadra meno forte delle sue avversarie. Mi sento in pace con la mia coscienza, ma il rammarico c'è. Le cose non vanno sempre come uno spera. Se guardo la mia carriera sono fortunato, se guardo la bacheca è abbastanza vuota e mi dispiace".

Contemporaneamente, il Premier Giuseppe Conte prolungava il lockdown sino al 4 maggio, impedendo ancora gli allenamenti individuali per gli atleti. Con il campionato fermo ormai da inizio marzo, la Roma occupa sempre il quinto posto con 45 punti, a -3 dall’Atalanta che ha una gara in meno. In Europa League, invece, i giallorossi devono affrontare il match d’andata contro il Siviglia, a quanto pare destinato a disputarsi in gara secca se si dovessero riprendere le competizioni europee dal 2 agosto.

14 MAGGIO 2020 - Esattamente un anno dopo la conferenza stampa di commiato, Daniele De Rossi ha abbastanza chiaro quello che sarà il suo futuro: diventare allenatore. Come ammesso da lui stesso, servirà un po' di tempo prima di vederlo su una panchina di Serie A e, possiamo sbilanciarci a riguardo, un giorno lo vedremo su quella della Roma. Ma, citando l'ultima scena de "Il Gladiatore", cult mondiale ma con valore simbolico per Roma e per i romani: "Io ti rincontrerò un giorno. Ma non ancora, non ancora".