Il calo di Veretout in tre punti

18.02.2020 22:50 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Il calo di Veretout in tre punti
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Veretout, che fine hai fatto tu? La domanda in assonanza sicuramente frullerà nella testa di moltissimi tifosi e addetti ai lavori, probabilmente anche in quella di Fonseca. Uno dei grandi protagonisti della prima parte di stagione è di colpo sparito, risucchiato dal vortice di negatività che ha colpito la Roma in questo 2020. Il centrocampista francese in effetti sembra uno di quelli più colpiti da questa crisi, anche se quasi come una vittima che come responsabile. L'ex Fiorentina infatti, di colpo, è calato, come se avesse perso un qualche sostegno strutturale, anzi togliendo il " come se", forse ha davvero perso qualche sostegno strutturale, più di uno. Da uomo cardine della squadra Veretout è diventato nelle ultime uscite un corpo anonimo, incapace di impattare sul match come ha dimostrato di saper fare, travolto passivamente da una corrente che non riesce a salire. Le motivazioni di questo calo inesorabile sono varie e sono questi sostegni strutturali che il francese ha perduto e senza i quali non riesce ad essere quel giocatore che è stato nella prima parte dell'anno.

Tutto parte, probabilmente, da un episodio ben preciso, quel pallone perso nella sfida contro la Juventus e il conseguente fallo da rigore su Dybala. Quell'episodio ha forse spalancato il baratro per la Roma, sicuramente ha minato alcune sicurezze del francese, che da quel momento non è più sembrato  lo stesso in fase d'impostazione. Un errore così, contro un avversario del genere, sicuramente è incisivo, ma fa parte dei rischi del mestiere. L'episodio in effetti non ha portato strascichi evidenti sul profilo pubblico, ma pare evidente che abbia tolto qualcosa al giocatore su quello personale. Da lì in poi la costruzione dal basso del francese è stata sempre più sporadica ed elementare, limitata. Ne risente naturalmente tutta la squadra, che avverte la mancanza dell'approccio del francese che si fa sempre più latitante quando c'è da far partire l'azione.

L'altro sostegno strutturale mancato a Veretout nelle ultime giornate ha un nome e un cognome: Amadou Diawara. L'assenza del guineano ha pesato tantissimo sulla squadra, soprattutto sul suo collega di reparto, con cui aveva costruito una coppia efficiente e ben oliata. Il meccanismo di funzionamento degli equilibri tra i due mediani giallorossi aveva raggiunto ottimi livelli, con Diawara incaricato della costruzione e della copertura preventiva e Veretout addetto agli strappi e libero di spaziare maggiormente. Senza l'ex Bologna il francese ha perso i riferimenti, potendo contare inoltre anche su un compagno che si è rivelato meno efficace rispetto a Diawara. Con Cristante in campo, Veretout si è addossato maggiori compiti di regia, limitando il suo apporto offensivo e mutando atteggiamento rispetto al recente passato, trovandosi ancora più spiazzato in un evidente momento di appannamento.

E arriviamo, qui, al terzo sostegno strutturale che sta mancando a Veretout. La caratteristica principale del francese, messa in mostra finora, è l'atletismo che gli permette di fare con efficacia le due fasi. I frequenti infortuni occorsi alla Roma non hanno praticamente mai toccato Veretout, e il conto di questa grazia ricevuta si è presentato alla porta sotto forma di affaticamento. Sempre in campo dalla terza di campionato col Sassuolo, mai sostituito fino al match col Torino, il primo del 2020. Il francese non ha mai potuto tirare il fiato, ha sempre dovuto giocare considerando la cronica emergenza a centrocampo dettata dall'alternarsi degli infortuni di Diawara e Cristante. La stanchezza alla fine è arrivata, privando Vereotut della sua arma migliore, lasciandolo cadere nell'anonimato di una condizione fisica precaria.

Così si spiega, con tre passaggi fondamentali, la crisi di Jordan Veretout, tanto inesorabile quanto logica, considerando il contesto. Serve una scossa però, perché il francese è uno degli uomini in grado di cambiare la rotta della squadra, serve recuperare quei sostegni strutturali che hanno reso Veretotut un giocatore centrale nello scacchiere di Fonseca. Senza di lui manca sostanzialmente il collegamento tra i reparti, l'unico uomo in grado di fare le due fasi, senza lasciare spaccata la squadra. Non a caso l'undici giallorosso nelle ultime uscite è risultato più sfilacciato che mai, quasi come se fosse composto da due corpi indipendenti, uno difensivo e l'altro offensivo. Senza Vereotut manca il collante della squadra, la ripartenza giallorossa non può non passare dal recupero delle piene possibilità del centrocampista francese.

Prossima partita: Roma-Gent, giovedì 20 febbraio ore 21:00
Probabile formazione (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Perez, Pellegrini, Kluivert; Dzeko.
Ballottaggi: Santon/Spinazzola, Kluivert/Perotti.
In dubbio: -
Indisponibili: Zappacosta (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro), Zaniolo (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale), Diawara (trauma distorsivo al ginocchio sinistro), Mirante (lesione del menisco mediale del ginocchio sinistro), Pastore (edema all'anca).
Squalificati: Diawara.
Diffidati: Veretout, Kluivert.