I giallorossi ci credono fino alla fine. Napoli messo KO dal Ninja

26.04.2016 06:00 di  Alfonso Cerani  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alfonso Cerani
I giallorossi ci credono fino alla fine. Napoli messo KO dal Ninja
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Roma e Napoli si giocano una fetta importante di questa stagione e della prossima nell'attesissimo scontro diretto al catino Olimpico. Spalletti schiera la sua formazione tipo con l'ormai famigerato tridente “leggero” Salah-Perotti-El Shaarawy. In cabina di regia c'è Keita, affiancato da Pjanic e Nainggolan. Davanti al portiere polacco Szczesny, consueta linea difensiva a quattro Florenzi-Manolas-Rüdiger-Digne. Sarri invece stupisce tutti lasciando in panchina Insigne, preferendogli Mertens reduce dalla tripletta al Bologna. Al centro dell'attacco partenopeo torna dalla squalifica Higuain, che porta in dote i suoi 30 gol in campionato.

Comincia la sfida con un'occasione in apertura per la Roma: un difensore azzurro sbroglia male di testa servendo Salah, che di prima intenzione prova a beffare Reina mancando di poco il bersaglio grosso. La Roma cerca di premere fin da subito sull'acceleratore. Keita guadagna un fallo sulla tre-quarti; Pjanic la tocca corta per Florenzi il cui tiro è intercettato dalla difesa avversaria. Higuain si vede poco in avvio, come tutto il Napoli. L'argentino rischia anche di farsi ammonire per un braccio largo su Manolas. Non sembra nulla di grave ma Spalletti è costretto a spendere un cambio, visto che il greco lamenta problemi di vista; entra al suo posto Zukanovic. A metà frazione il Napoli cerca di imbastire un'azione con Mertens che chiama Szczesny al primo intervento della sua partita. Lo stesso portiere si supera poco più tardi sul capocannoniere della Serie A: Higuain mette giù bene il pallone e calcia verso la porta, senza però fare i conti col polacco che gli sbarra la strada in uscita. Quando scocca la mezz'ora il punteggio ancora non si è sbloccato, anche perché Salah non è incisivo col suo piede preferito dal limite dell'area. Ma su quella fascia l'asse Nainggolan-Salah fa danni: ammoniti nella stessa azione Koulibaly e Ghoulam. Si conclude così in maniera spigolosa una prima frazione avara di emozioni.

Nella ripresa le due squadre escono allo scoperto, ma la Roma deve fare a meno di Florenzi che accusa un problema alla coscia sinistra; al suo posto Maicon. Il Napoli si fa vedere in avanti con una conclusione di Hamsik, smorzata da un difensore e facile da agguantare per Szczesny. I giallorossi invece peccano di precisione nelle ripartenze e il pubblico comincia a invocare Totti. Il neo entrato Maicon può scatenarsi sulla sua corsia, ma il tiro-cross dopo una triangolazione con un compagno è smanacciato da Reina. Dalla parte opposta Higuain controlla eludendo l'intervento di Zukanovic e allarga per Mertens, non pungente col tiro a giro. I minuti passano e la situazione sembra stazionaria. Le sorprese però nel calcio sono dietro l'angolo. Al 73' Higuain in area si crea lo spazio per la conclusione, complice l'incertezza di Maicon: ancora una volta è Szczesny a dirgli di no. Quando mancano 10 minuti alla fine è il momento del capitano, spesso inserito in campo da Spalletti sul finale. Ma gli ospiti hanno una grossa occasione. Szczesny ci mette una pezza ancora su Higuain, la palla rimane lì e Hamsik non riesce ad anticipare Rüdiger nel tap-in. Totti prova a inventare con la sua visione di gioco, ma il suo tipico passaggio di prima in profondità non è addomesticato da Salah. Poco male perché a due minuti dal termine Nainggolan fa esplodere l'Olimpico grazie a una conclusione chirurgica all'angolino, nata dopo una fitta rete di passaggi: Salah vede il Ninja con la coda dell'occhio e lo serve in posizione di sparo; gioco, partita, incontro. L'azione era iniziata con un assist a cucchiaio di Totti. Il colpo è da KO e il Napoli non ha tempo per imbastire una reazione. La Roma avvicina ulteriormente il secondo posto e ora le restanti partite diventano tre finali.