I DUELLI: Marquinho alle prese con un Pirlo eccezionale. Vucinic contro il passato
A sei giornate dal termine del campionato, la Juventus dovrà affrontare la Roma, ultima avversaria che sulla carta potrebbe impensierire seriamente i bianconeri fino alla fine del campionato. La pressione per i bianconeri sarà dunque maggiore rispetto agli avversari che stanno sì cercando di centrare l'obiettivo terzo posto, ma che comunque sono consapevoli che il raggiungimento di questo obiettivo non dipende solo dai propri risultati viste le squadre che la precedono in classifica. I giallorossi hanno comunque voglia di inanellare una terza vittoria consecutiva e Luis Enrique ha esplicitamente dichiarato di volere i 3 punti. Conte dal canto suo non può permettersi alcun passo falso visto che la lotta per lo Scudetto è ancora apertissima e un qualsiasi errore può costare molto caro. La Juventus ha tutta la rosa a disposizione, ed è prevedibile un 3-5-2 come all'andata, con Vucinic e Quagliarella in avanti. Luis Enrique invece deve affrontare le solite emergenze in difesa e De Rossi potrebbe quindi essere spostato sulla linea dei centrali, al posto di Kjaer che andrebbe ad accomodarsi in panchina. In attacco è molto in dubbio Borini dopo il fastidio al gluteo avvertito ieri, ma il tecnico spagnolo lo ha convocato comunque.
I valori in campo non si discutono, grandi campioni e giovani promesse in entrambe le formazioni che sono pronte a darsi battaglia e dare spettacolo nell'arena dello Juventus Stadium dove si potranno osservare anche alcune sfide individuali molto interessanti.
OSVALDO – CHIELLINI - All'inizio del campionato la perplessità e lo scetticismo attorno all'italo argentino della Roma, pagato 18 milioni di euro, erano molto alti. A lungo andare nel campionato il centravanti che si ispira a Batistuta è riuscito ad unire quasi tutti i tifosi giallorossi nell'unico pensiero che l'investimento fatto non è stato sbagliato. Undici gol per lui e tante prestazioni da ricordare. Un vero attaccante moderno che non molla mai e dà sempre il massimo. Di fronte domani sera avrà uno dei difensori più forti del nostro campionato che quest'anno ha mostrato sempre grande sicurezza, soprattutto schierato nella difesa a tre con Barzagli e Bonucci. Lui come Osvaldo è uno degli uomini più grintosi e tenaci della sua squadra. Arcigno in difesa e sempre pericoloso sui calci piazzati, non tira mai il fiato. A volte incappa in qualche errore umano, ma con Barzagli quest'anno hanno tirato su un vero e proprio muro difficile da abbattere. Ci sarà bisogno della miglior Roma possibile e di un trio d'attacco veramente ispirato.
PIRLO – MARQUINHO - I milanisti potranno anche dire di non rimpiangere la cessione di Pirlo ai rivali juventini, ma forse cercano solo di convincere loro stessi. La stagione del regista per eccellenza del nostro calcio è forse la migliore della sua carriera, e la sua non è di sicuro una carriera nella media. È la mente e il braccio di questa squadra che gira intorno alle sue giocate. Mai una banalità quando tocca il pallone. Se la Juve si trova imbrigliata, sa che dando la palla a Pirlo qualcosa si smuove, sempre. È l'uomo in più di questa squadra fino ad ora imbattuta, e gran parte del merito va anche a lui che con il suo lavoro in entrambe le fasi dà una solidità a centrocampo che poche squadre possono vantare. Quello di Marquinho domani sarà uno dei compiti più ardui da svolgere da quando è sbarcato in Italia. Il centrocampista brasiliano ha comunque messo in mostra ottime doti da quando è arrivato. Ha avuto una crescita molto rapida grazie ad una forte personalità e un'indubbia qualità tecnica che lo hanno fatto arrivare subito a giocarsi il posto da titolare. I suoi inserimenti sono sempre fatti con il tempo giusto ed anche in mediana sa far sentire la sua presenza. In fase di interdizione avrà di certo bisogno del sostegno dei compagni di reparto visto il dinamismo dei tre bianconeri Vidal, Marchisio e Pirlo, ma in propensione offensiva è uno di quelli che può far male alla retroguardia juventina.
TADDEI – LICHTSTEINER - Sulla fascia il duello fra questi due giocatori può riservare un bello spettacolo. La grande corsa dello svizzero può essere molto insidiosa per Taddei che certamente soffre di più la fase di contenimento rispetto alla proiezione offensiva, ma il brasiliano sa anche come colpire i suoi avversari. A volte qualche distrazione lo porta a commettere errori grossolani, ma nel complesso è forse il giocatore di fascia con il rendimento più costante della Roma di quest'anno. In fase offensiva sa creare la superiorità numerica, ma Lichtsteiner non è un avversario semplice da affrontare. A parte la rapidità, ha un ottimo senso della posizione che gli permette di trovarsi sempre al posto giusto quando è chiamato in causa, e in più con un Barzagli come quello di quest'anno a coprirgli le spalle gioca di sicuro in modo più tranquillo. Tranquillità che invece manca a Taddei visto un reparto difensivo giallorosso troppo spesso incerto.
VUCINIC – DE ROSSI - Gli stimoli che il montenegrino aveva perso l'anno scorso a Roma, li ha ritrovati tutti a Torino, e forse anche di più. Con Pirlo è stato il giocatore più decisivo della sua squadra quest'anno, se non troppo in fase realizzativa con 6 gol all'attivo, di sicuro in fase di impostazione di gioco. Dai suoi piedi passano sempre palloni che diventano pericolosi per gli avversari grazie ad una tecnica fuori dall'ordinario. In bianconero è sembrato anche più costante che in passato, merito anche di un allenatore che ha puntato molto su di lui. A cercare di arginare l'ex compagno di squadra ci sarà De Rossi. Il numero 16 giallorosso dovrebbe essere nuovamente schierato al centro della difesa al fianco di Heinze per cercare di equilibrare meglio i reparti. Con De Rossi in questo ruolo la Roma perde di sicuro qualcosa in fase di impostazione a centrocampo, ma ha la possibilità di far partire le azioni con maggior accuratezza già dalla linea difensiva. Il centrocampista di Ostia dovrà però essere sempre molto vigile in fase di copertura visto il grande movimento che le punte bianconere fanno sempre senza dare punti di riferimento fissi.