I DUELLI DI MILAN-ROMA: Heinze chiamato all'impresa con Ibra. De Rossi sfida la sorpresa Nocerino. Mexes contro il suo passato
Dopo la delusione per l'eliminazione dalla Coppa Italia proprio a causa del gol dell'ex giallorosso Vucinic, sabato pomeriggio il Milan ospiterà a San Siro la Roma di Luis Enrique. C'è chi potrebbe pensare che la formazione di Allegri sia già con la testa a mercoledì, quando affronterà il Barcellona nei quarti di finale di Champions League, ma i rossoneri non vorranno di certo regalare nulla per quanto riguarda il campionato, ed è prevedibile una sfida di altissima intensità.
La Roma arriva al big match dopo due vittorie per 1 a 0, contro Palermo e Genoa, e tenterà di trovare la continuità che in questo campionato ancore le manca,. Fare risultato pieno nella casa dei Diavoli sembra davvero un'impresa, ma con i ragazzi di Luis Enrique non si può mai dare nulla per scontato.
I giallorossi dovrebbero recuperare anche Pjanic e Totti, quindi in avanti il tecnico asturiano avrà solo l'imbarazzo della scelta, mentre sul fronte opposto la scelta di Allegri è un po' più limitata. Robinho sembra destinato alla panchina e al fianco di Ibra dovrà scendere in campo uno tra El Shaarawy e Maxi Lopez. In difesa per il Milan torna l'ex di turno, Philippe Mexes, ma non ci sarà lo squalificato Antonini. Per i giallorossi la difesa sarà ancora affidata alla coppia Heinze-Kjaer che si è comportata bene nelle ultime due uscite.
I valori in campo sono di indubbia levatura con tanti giocatori in grado di far tendere l'equilibrio del match a proprio favore. Proprio tra questi potranno nascere le sfide più interessanti.
IBRAHIMOVIC – HEINZE: Alla Roma servirà il miglior Heinze possibile per arginare l'extraterrestre Ibra. La grande partita contro il Genoa del difensore argentino lascia ben sperare, ma lo svedese è un'altra storia, e anche la partita perfetta potrebbe non essere sufficiente. Alla speranza della buona condizione di Heinze si dovrà affiancare quella di una giornata non particolarmente ispirata per l'attaccante rossonero che continua a dare spettacolo ogni volta che tocca il pallone e che regge da solo il peso dell'attacco milanista facendo gol e fornendo palloni che i compagni devono solo spingere in rete. Il reparto difensivo della Roma è chiamato davvero agli straordinari e non si potrà permettere la minima distrazione perché se negli ultimi cinque anni la squadra in cui ha giocato Ibra ha vinto il campionato non è di certo un caso, e i 20 gol con cui quest'anno guida la classifica cannonieri ne sono una buona prova.
BORINI/OSVALDO – MEXES/THIAGO SILVA: La Roma sabato dovrà scoprire cosa significa la parola “cinismo” perché se in altre partite è stato possibile mettere a segno un solo gol dopo tante occasioni create, contro il Milan sarà importante concretizzare quelle poche che la difesa rossonera potrebbe concedere, specialmente davanti il proprio pubblico. I tagli di Borini e il senso della posizione di Osvaldo potranno mettere in difficoltà i centrali rossoneri, soprattutto quando il Milan è sbilanciato in avanti, ma bisognerà sapere aspettare e colpire al momento propizio. Se proprio si vuole trovare un difetto nel reparto arretrato milanista lo si può incontrare in qualche calo di attenzione di troppo quando gli avversari li mettono alle strette, come è successo nel primo tempo del ritorno contro l'Arsenal, e forse proprio il gioco di Luis Enrique, se attuato a dovere, può creare questo tipo di problema. A quel punto starà ai due centravanti della Roma farsi trovare pronti ad approfittarne.
DE ROSSI – NOCERINO: Quest'anno nei rispettivi centrocampi la differenza la fanno loro e si vede. Su De Rossi c'è poco da aggiungere dopo una stagione fino a questo momento con poche sbavature. Il suo apporto indistinto nelle due fasi fa di lui un giocatore pressoché unico e si capisce perché la sua presenza in una squadra come quella di Luis Enrique sia imprescindibile. Per il Milan vale quasi lo stesso discorso con Nocerino. All'inizio della stagione nessuno si sarebbe mai aspettato che per il centrocampista napoletano si prospettasse una stagione da protagonista e da bomber, e invece è uno dei giocatori maggiormente utilizzati da Allegri e che di più ha fatto sentire la propria presenza in mezzo al campo. Di sicuro gli schemi del tecnico toscano prevedono numerosi inserimenti da parte dei centrocampisti e valorizzano le doti di Nocerino, ma la risposta tanto positiva dell'ex giocatore del Palermo è stata una sorpresa per molti. A De Rossi toccherà il difficile compito di arginare gli inserimenti del dirimpettaio, ma anche Nocerino non avrà vita facile visto che il numero 16 giallorosso non è uno che fa complimenti quando si tratta di attaccare gli spazi. La sfida tra i due mediani si preannuncia molto emozionante.