Da scoglio a cima: la storia delle italiane nei preliminari di Champions League
Per la prima volta, la Roma prenderà parte a un turno preliminare di Champions League: nelle precedenti dieci apparizioni nella coppa più importante, i giallorossi sono sempre partiti dal primo turno (fosse esso già a eliminazione diretta come nella Coppa dei Campioni o in una fase a gironi come nella sua versione contemporanea) e dunque quella del dentro o fuori di agosto sarà un’esperienza del tutto nuova. Un appuntamento che per le squadre italiane si rinnova ormai da 19 anni, con un paio di cambi di formula che lo hanno reso via via sempre più difficile. Tolta l’evenienza di una detentrice del titolo diversa dalla squadra Campione d’Italia, l’UEFA ha concesso alla Serie A una seconda squadra in Champions League a partire dalla stagione 1997/1998: in quell’annata e in quella successiva, Parma e Inter si liberarono facilmente di Wizdew Lodz e Skonto Riga in quello che allora era il secondo turno preliminare della manifestazione. Nel 1999 il torneo fu poi allargato alle attuali 32 squadre, con le prime tre nazioni del ranking UEFA che qualificavano due squadre alla fase a gironi e due al terzo turno preliminare, in cui si scontravano indifferentemente squadre campioni di tornei minori e piazzate di divisioni più importanti. Questo, unito al generale buon ranking che le nostre formazioni portavano in dote e che permetteva loro di essere teste di serie nei sorteggi, rendeva il barrage europeo un momento sì importante, ma non così temuto: in undici stagioni con questa formula, solo in 4 di 18 confronti le squadre italiane sono uscite sconfitte, e generalmente si trattava di sorprese, come il Parma del 1999/2000, campione in carica della Coppa UEFA ed eliminato dai Rangers, o di albe di stagioni che avrebbero preso una brutta piega, come quella dell’Inter 2000/2001, fatta fuori dall’Helsingborg e poi arrivata quinta tra mille difficoltà, quella del Parma della stagione successiva, estromesso dal Lille e poi decimo in campionato, pur con una Coppa Italia alzata al cielo, e quella del Chievo 2006/2007, catapultato tra le stelle d’Europa dai fatti di Calciopoli, eliminato dall’abbordabile Levski Sofia e poi finito in Serie B. La riforma voluta da Platini ha però scombinato i piani a partire dal 2009: la divisione tra il percorso dei campioni dei tornei più indietro nel ranking e quello tra le piazzate dei campionati di prima fascia ha nettamente alzato il coefficiente di difficoltà del doppio confonto per le italiane. Da quel momento a oggi infatti solo Fiorentina (contro lo Sporting Clube de Portugal) e Milan (contro il PSV Eindhoven) sono arrivate ai gironi di Champions League dalla porta di servizio, su otto tentativi totali che hanno riservato avversari anche di primo livello come l’Arsenal (giustiziere dell’Udinese nel 2011) o di rango immediatamente inferiore come Athletic Club (che eliminò il Napoli due stagioni fa) e Bayer Leverkusen (vincitore sulla Lazio nella scorsa stagione), capaci non solo di avere la meglio sulle squadre di una Serie A sempre meno appetibile, ma di condizionare pesantemente le loro stagioni. Lampante è l’esempio della Sampdoria della stagione 2010/2011, a un passo dall’impresa contro il Werder Brema, eliminata ai supplementari e poi retrocessa nonostante una rosa comunque più che sufficiente per salvarsi. L’incremento progressivo del premio di accesso ai gironi e il solco sempre più ampio tra le big continentali e le altre hanno poi aggiunto ulteriore tensione al playoff, capace da solo di cambiare le sorti di un’intera stagione: mai come stavolta, la Roma non può sbagliare.
Tutti i preliminari di UEFA Champions League giocati da squadre italiane (in grassetto le qualificate)
SECONDO TURNO PRELIMINARE
1997/1998: Wizdew Lodz-Parma 1-3, 0-4
1998/1999: Inter-Skonto Riga 4-0, 3-1
TERZO TURNO PRELIMINARE
1999/2000: Fiorentina-Wizdew Lodz 3-1, 2-0; Rangers Glasgow-Parma 2-0, 0-1
2000/2001: Helsingborgs-Inter 1-0, 0-0; Milan-Dinamo Zagabria 3-1, 3-0
2001/2002: Copenhagen-Lazio 2-1, 1-4; Parma-Lille 0-2, 1-0
2002/2003: Sporting Clube de Portugal-Inter 0-0, 0-2; Milan-Slovan Liberec 1-0, 1-2
2003/2004: Lazio-Benfica 3-1, 1-0
2004/2005: Juventus-Djurgardens 2-2, 4-1; Basilea-Inter 1-1, 1-4
2005/2006: Shakhtar Donetsk-Inter 0-2, 1-1; Sporting Clube de Portugal-Udinese 0-1, 2-3
2006/2007: Milan-Stella Rossa 1-0, 2-1; Levski Sofia-Chievo 2-0, 2-2
2007/2008: Lazio-Dinamo Bucarest 1-1, 3-1
2008/2009: Fiorentina-Slavia Praga 2-0, 0-0; Juventus-Artmedia Bratislava 4-0, 1-1
PLAYOFF
2009/2010: Sporting Clube de Portugal-Fiorentina 2-2, 1-1
2010/2011: Werder Brema-Sampdoria 3-1, 2-3 d.t.s.
2011/2012: Arsenal-Udinese 1-0, 2-1
2012/2013: Sporting Braga-Udinese 1-1, 1-1, 5-4 d.t.r.
2013/2014: PSV Eindhoven-Milan 1-1, 0-3
2014/2015: Napoli-Athletic Club 1-1, 1-3
2015/2016: Lazio-Bayer Leverkusen 1-0, 0-3