Alla ricerca del gol
All’esordio stagionale contro l’Hellas Verona è scesa in campo una Roma ancora in costruzione, con alcuni reparti che necessitano di uomini ma, soprattutto, di rodaggio. Di fatti, rispetto allo scorso anno le novità rispondono solo ai nomi di Kumbulla, che non ha esordito contro i suoi ex compagni, e Pedro, che ha giocato nonostante abbia disputato pochissimi minuti nel precampionato. Lo spagnolo ha comunque mostrato qualche lampo interessante, ma non ancora tutto il suo potenziale. A fianco a lui ha agito Lorenzo Pellegrini, formando la coppia di trequartisti alle spalle del falso nueve Mkhitaryan. La porta è rimasta inviolata, ma allo stesso tempo il reparto offensivo non ha saputo bucare la non impenetrabile retroguardia scaligera. Sabato sembrava imminente la partenza di Dzeko, direzione Torino. Oggi le cose sono drasticamente cambiate: la Juventus ha preso Morata, la pista Milik si è raffreddata e Dzeko è vicino alla permanenza nella Capitale. Domenica il bosniaco potrebbe quindi tornare in campo dal primo minuto, proprio contro la sua ex-futura squadra, per guidare l’attacco giallorosso.
La presenza in campo del bosniaco porterà inevitabilmente Fonseca a dover compiere delle scelte: non sta a noi dimostrare il valore del cigno di Sarajevo, ed è abbastanza evidente che la prima maglia da titolare vada assegnata a lui, trascinatore della squadra negli ultimi anni. Con Cristante retrocesso sulla linea dei difensori in attesa di nuovi innesti (ma non è da escludere un suo impiego come centrale d’impostazione con maggior frequenza), si libera anche un posto a centrocampo che potrebbe essere coperto da Lorenzo Pellegrini. Il numero 7 infatti a Sassuolo ha dimostrato ottime cose soprattutto in mezzo al campo, mentre alla Roma è stato impiegato quasi sempre sulla linea dei trequartisti. Considerando poi i tanti interpreti in quella zona del campo, i benefici che ne potrebbe trarre la Roma sono molteplici. L’aspetto che più di tutti potrebbe giovare da questi piccoli cambiamenti di posizione è la fase realizzativa. Lorenzo Pellegrini infatti è stato più utile con gli assist che con le reti: sono solamente 9 i gol siglati dal giallorossi nei 3 anni nella Capitale. Pochi per chi agisce alle spalle dell’unica punta della squadra.
Contro la Juventus dunque non sarebbe impossibile assistere al duo Pedro-Mkhitaryan alle spalle di Dzeko. Novantotto anni in tre, un’infinità di trofei e soprattutto tanti, tanti gol. Proprio quelli di cui ha bisogno la Roma adesso.
Partiamo da Dzeko che con i suoi 106 gol è quarto nella classifica all-time dei marcatori giallorossi. In carriera vanta ben 292 realizzazioni con le maglie di club, a cui si possono tranquillamente sommare le altre 59 messe a segno con la maglia della Nazionale bosniaca, della quale è Capitano, il più presente e il miglior marcatore della storia.
Mkhitaryan, nonostante qualche infortunio, nella scorsa stagione ha siglato 9 reti in 27 partite. Una buonissima media che, se mantenuta anche quest’anno, lo porterebbe alla doppia cifra col minimo sforzo. Non avrà segnato come Dzeko, ma nel suo curriculum può inserire ben 168 gol con le maglie di club più 29 con l’Armenia: anche lui, come il bosniaco, è il top-scorer del suo Paese.
Poi c’è Pedro. I suoi numeri sono simili a quelli dell’armeno, anche in virtù della posizione in campo. Lo spagnolo infatti conta 158 realizzazioni in carriera con squadre di club, più 17 siglate con la Spagna. In nove stagioni e mezzo al Barcellona, alle quali vanno però tolte due in cui era solo un canterano aggregato in prima squadra, ha messo a segno 99 gol. Nei suoi 5 anni al Chelsea, poi, ne ha firmate altre 42. C’è un dato interessante. Dal 2008/09, ogni due anni raggiunge costantemente la doppia cifra in termini di gol (in assoluto ci è sempre arrivato tranne che in tre circostanze). Lo scorso anno ha trovato solo due volte la via del gol, ma numeri alla mano quella in arrivo potrebbe rivelarsi una stagione fortunata.
La fortuna, così come i gol, serviranno molto alla Roma per rendere speciale una stagione che non è proprio iniziata col piede giusto. A partire dalla gara con la Juventus, i tre ex-Premier League dovranno trascinare i giallorossi a suon di gol, cosa che è sempre riuscita loro in carrirera.
Prossima partita: Roma-Juventus, domenica 27 settembre, ore 20:45
Probabile formazione (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Dzeko.
Ballottaggi: Kumbulla-Cristante, Pellegrini-Mkhitaryan, Pellegrini-Pedro, Peres-Karsdorp.
In dubbio: Pau Lopez.
Squalificati: -
Diffidati: -
Indisponibili: Perotti (lesione muscolare), Pastore (infortunio all'anca sinistra), Zaniolo (rottura legamento crociato ginocchio sinistro).