Zanetti: "Non abbiamo salvato Adriano dalla depressione, questa la mia più grande sconfitta"

06.08.2017 23:05 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Zanetti: "Non abbiamo salvato Adriano dalla depressione, questa la mia più grande sconfitta"

Una forza della natura travolta dagli eventi: da potenziale stella del calcio mondiale, l'ex attaccante dell'Inter Adriano si è smarrito in un tunnel nel quale ha smarrito la forza, la potenza e la classe che lo avevano portato in auge. Javier Zanetti, suo ex capitano, ricorda in particolare il momento che ha segnato definitivamente la vita del brasiliano: "Quando segnò quel gol al Real Madrid, dissi fra me e me che avevamo trovato il nuovo Ronaldo. Ma proveniva dalle favelas, la cosa mi spaventava perché io lì ho visto il pericolo e quando diventi ricco partendo dal nulla tutto diventa più insidioso. Quando gli arrivò la telefonata che gli annunciò la morte del padre, eravamo in camera: lui sbatté via il telefono e cominciò a urlare in un modo che non si può immaginare. Ho i brividi ancora oggi. Da quel giorno io e Massimo Moratti lo trattammo come fosse un fratello minore: continuava a giocare a calcio, a segnare e dedicare i gol al padre indicando il cielo. Ma, dopo quella telefonata, niente è stato più come prima", le sue parole riportate da FcInternews.it.

Zanetti prosegue: "Una volta Ivan Cordoba passò la notte in camera da lui, gli disse che era un misto tra Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic e gli chiese se fosse cosciente del fatto che sarebbe diventato il numero uno al mondo. Non fummo capaci di tirarlo fuori dal tunnel della depressione. Questa è stata la mia sconfitta più grande, mi sono sentito impotente".