Vucinic: "Juve e Roma si giocano il campionato. Faranno strada in Europa"
Mirko Vucinic ha parlato al La Gazzetta dello Sport, parlando di Juve, Lecce, Roma.
Lecce: "Ero piccolo e mi trovai catapultato in una nazione diversa. Bellissima, per carità, ma non capivo una parola di italiano. Ci ho messo un anno per impararlo, ora sono più grande, ho personalità, ho viaggiato parecchio. E me la cavo con l’inglese, cosa che aiuta molto. Per me è un’esperienza nuova, mi trovo bene, ho tanto entusiasmo. Il livello del calcio è buono. Certo, tatticamente non è l’Italia, però...Segnare è difficile ovunque. Diciamo che mi sta andando tutto bene. La co- sa più bella è che cammini senza che nessuno ti riconosca, come uno qualunque".
Italia: "Quando iniziavo io le big italiane erano molto più forti di adesso e lo dimostravano anche in Europa. Però quest’anno Juve e Roma in Champions le vedo bene...Pare banale, ma quello che più conta è la determinazione, la voglia di vincere", riporta tuttojuve.com.
Juve-Roma: "Non mi chieda per chi farò il tifo... l’ultima squadra in cui ho giocato è la Juve, quindi sì, diciamo Juve. Juve e Roma sono modi diversi di tifare, di sicuro molto più calda quella della Roma. La pressione c’è ovunque. A Torino però si vive più tranquilli. In questo caso, però più nella Juve. La Juve è John Cena, la Roma Batista. Non mi chieda perché, ma le vedo così. Il campionato se lo giocano loro due. E faranno strada anche in Europa. Senza Conte la Juve perde tanto, aveva dato un'impronta forte a questa Juve, ma adesso si vede anche la mano di Allegri, non è mica facile prendere una squadra plasmata da Conte e vincere, Allegri lo sta facendo".
La Roma: "Questa Roma gioca il calcio che piace a me, fatto per le mie caratteristiche. A Roma ho ricordi belli come la nascita di mio figlio Alexander e il gol alla Lazio. A Torino il primo scudetto, vinto con un mio gol".
Inter: "Sono stato dell'Inter per un minuto, poi di nuovo della Juve, ma non ci penso, anche a me mente fredda sono felice di come è andata".