Tommasi: "Parma? Spero non si arrivi alla messa in mora"
Giampietro Manenti, ieri, si è presentato come nuovo presidente del Parma. Impressioni a caldo del presidente dell'AIC, Damiano Tommasi: "Ci si aspettava un po' di più, non è stato detto nulla se non che hanno intenzione di risolvere il problema. Spero che così facciano", spiega a tuttomercatoweb.com. Però... C'è sempre un però. Tante presidenze cambiate, un maxi debito e, soprattutto, le parole dei calciatori, non ultimo Massimo Gobbi: "O ci pagano entro lunedì o messa in mora". "C'è da tutelare la professionalità dei giocatori, la regolarità del campionato. Vediamo cosa succederà lunedì a riguardo", afferma Tommasi.
È fiducioso a riguardo?
"Non ho il polso della situazione. Da quello che vediamo, il problema è più grave di quel che sembra, il debito è di una certa entità ed è difficile pensare che si possa risolvere. È giusto dare però fiducia a chi la cerca, a chi si impegna per risolvere il problema, ma il debito è decisamente sostanzioso e preoccupante".
E in caso di messa in mora?
"Si deve provvedere al pagamento, a quello che è il mancato pagamento sino ad oggi degli stipendi. Purtroppo è un punto al quale mi auguro non si arrivi, spero si giunga ad una soluzione per non far sì che si ripeta una situazione simile. La A non può permetterselo".
Si parla, per controllare l'arrivo di nuovi presidenti, di utilizzare il criterio di onorabilità come in Inghilterra.
"Dico solo che la Federazione, qualche mese fa, ha modificato ed allargato le maglie sull'onorabilità dei dirigenti. Il contrario di quel che serve fare ora, sono scelte che spero vengano annullate con le delibere. In un sistema come il nostro, è sbagliato che il calcio venga rovinato da alcune persone, mentre dovrebbero esserci garanzie e tutele".