Sansovini: "La Roma mi ha insegnato a giocare a calcio. Catellani punta di diamante dello Spezia"

15.12.2015 18:52 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Roma Radio
Sansovini: "La Roma mi ha insegnato a giocare a calcio. Catellani punta di diamante dello Spezia"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Marco Sansovini, doppio ex di Spezia e Roma, nelle cui giovanili è cresciuto, ora al Pescara, è intervenuto ai microfoni di Roma Radio.

Come ti trovi a Pescara?
"Ho passato una buona parte della mia carriera qui, stiamo andando bene come squadra, tutto procede alla perfezione".

Qualche aneddoto del tuo periodo a Roma?
"Ci ho passato parecchi anni, dai 14 ai 19, ho fatto spola tra casa e Trigoria. La Roma mi ha insegnato a giocare a calcio, ringrazio mister Bencivenga, un grandissimo istruttore di calcio, gran parte delle cose che so provengono dal settore giovanile della Roma, che è uno dei migliori. Andai via per una breve parentesi a Foggia, poi ebbi problemi alle ginocchia, sia destro che sinistro, poi ho iniziato a girare l'Italia".

Lo Spezia ha ancora giocatori con cui hai giocato?
"Troppo facile parlare del mio migliore amico Andrea Catellani, la punta di diamante. Ha fatto tanto l'esterno e ora ha trovato la sua consacrazione da seconda punta. Ha ottime qualità tecniche e fisiche, con una buona corsa".

A Roma ci si esalta e ci si deprime. Che impressione hai?
"Non è cambiato nulla (ride, ndr). Purtroppo la Roma è la Roma, vive di questo. Manca di praticità, come la storia di questa squadra. Va di grandissimi alti e bassi, sarebbe bene non farsi trascinare dall'ambiente. I tifosi è giusto che sognino, come vogliono, ma la società e i giocatori dovrebbero essere più freddi e cercare la praticità che porta gli obiettivi".

Il momento attuale non è così drammatico come si vuole dipingere?
"Che abbia incontrato difficoltà è sotto gli occhi di tutti, ma i risultati, di riffa o di raffa, sono arrivati. Ce la giochiamo in Champions col Real Madrid, tutto può succedere. Il punto col Napoli non è un cattivo risultato, ma la Roma, per la rosa che ha, sta facendo notevolmente meno".

La Virtus Roma?
"Sono soprattutto tifoso della Virtus, la passione nasce da quando avevo 8-9 anni, mi sono appassionato per conto mio, ho cominciato ad andare al PalaEur. Adesso non posso andare per ovvi motivi, ma fin quando ho potuto sono andato sempre, seguo con grande costanza le vicissitudini della squadra di basket".

Pronostici su Pescara e Roma?
"La Roma spero che alla fine riesca ad arrivare quantomeno in Champions League. Sul Pescara non vorrei sbilanciarmi, è giusto dire che puntiamo a un campionato importante, che quantomeno ci porti tra le prime 8 per entrare nei playoff e poi giocarsela".