Pioli: "La Roma di Luis Enrique è la squadra migliore che ho affrontato"

17.05.2012 16:42 di  Alfredo Garofalo   vedi letture
Fonte: Tele Radio Stereo
Pioli: "La Roma di Luis Enrique è la squadra migliore che ho affrontato"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'attuale tecnico del Bologna, Stefano Pioli, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Tele Radio Stereo per parlare del suo futuro. "E’ normale che ci siano voci su di me. Io a Bologna sto bene, mi hanno messo nelle condizioni migliori per poter lavorare - spiega - Nei prossimi giorni mi incontrerò con la dirigenza per prolungare il contratto. La Lazio? Ho letto sui giornali di un interessamento nei miei confronti, non ho avuto alcun contatto in proposito, neanche con altre società. Escludo che io lasci il Bologna.
Bologna è un ambiente esigente ma con grande passione. E che riconosce i meriti di chi lavora bene"
. L'allenatore felsineo torna anche sulle voci che nella passata stagione lo hanno visto accostato alla panchina della Roma prima dell'avvento di Luis Enrique. "Un anno fa incontrai Sabatini per la Roma – continua ancora PioliLo conoscevo come professionista eccellente, l’ho scoperto come persona chiara, schietta. Ero ovviamente lusingato per il contatto per la panchina della Roma.

Poi hanno scelto Luis Enrique e posso dire che il loro progetto tecnico sia di grande livello. Dimostrando la loro capacità manageriale". Sul bilancio del tecnico asturiano sulla panchina romanista sottolinea: "La Roma di Luis Enrique è la squadra migliore che abbiamo incontrato quest’anno. Nella partita di andata ha espresso organizzazione di gioco, idee, qualità, convinzione che i giocatori recepivano dall’allenatore, crearono tantissime palle gol. Le sue idee sono vincenti, poi nel calcio molto spesso contano quasi esclusivamente i risultati ma di Luis Enrique parlo bene perché ha mostrato idee e convinzioni, oltre alla cultura del lavoro. Montella? E' uno di quegli allenatori che sanno dare un’identità alla propria squadra. A Catania, ma anche nei tre mesi sulla panchina della Roma, ha dimostrato di avere talento. Nel nostro mestiere possono esserci momenti difficile. Possono portare anche a lasciare una panchina in corso d’opera, perché ci sono tante pressioni, si pretende molto. Io come tutti gli allenatori amo il mio lavoro e – conclude -  soggettivamente nei momenti più delicati mi affido alla passione”.