La distribuzione di romanisti e laziali in città. La sorpresa Prati

27.04.2022 10:19 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
La distribuzione di romanisti e laziali in città. La sorpresa Prati
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Uno studio realizzato da Filippo Celata, professore ordinario alla Facoltà di Economia dell'Università di Roma La Sapienza dove insegna Economic Geography, Sviluppo locale e Spatial Data Analysis, e da Gabriele Pinto, Data Scientist e dottorando a La Sapienza, ha fatto luce sulla distribuzione dei tifosi romanisti e laziali a Roma nel Lazio. Di seguito uno stralcio dell'articolo pubblicato su ricercaroma.it.

Le mappe e i dati che riportiamo in questo articolo sono estratti tramite la API (Application Programming Interface) dalla piattaforma di advertising di Facebook (che utilizza anche i dati provenienti da Instagram). Non sono stimati a partire da likes o commenti, bensì più in generale dagli “interessi” espressi dagli utenti, tramite algoritmi misteriosi – come sempre in questi casi – ma incredibilmente efficaci. D’altronde Facebook deve gran parte dei suoi enormi profitti proprio a questi servizi di ‘micro-targeting’. E tra tutti i nostri interessi, il tifo è sicuramente uno di quelli che sbandieriamo con maggiore facilità e anzi con orgoglio.
A partire da questi dati, possiamo così desumere che nel Comune di Roma il rapporto tra romanisti e laziali sia di circa 3 a 1 (dato molto simile a quello stimato tramite sondaggio), mentre se estendiamo il raggio di osservazione a tutta la regione Lazio il rapporto risulta minore: per ogni tifoso laziale ci sono 2,3 romanisti. Nei Comuni del Lazio diversi da Roma il rapporto è ancora minore: per ogni tifoso laziale ci sono i 1,7 romanisti.
Le sorprese non sono molte: i quartieri relativamente più romanisti sono intorno alla stazione Termini – Esquilino, San Lorenzo, Via XX Settembre, fino al Pigneto – seguiti dall’area della periferia est del VI Municipio: Torre Angela, Tor Bella Monaca, Tor Vergata. Molto evidente è la prevalenze dei romanisti in tutto il centro storico – dal Celio a Trastevere – e in generale in tutta l’area centrale della città, fino a Testaccio da un lato, ovviamente, e più sorprendentemente per quanto detto, a Prati. Nella mappa compaiono anche diversi quartieri della cosiddetta periferia storica che sebbene relativamente parlando non figurano ai primi posti nel grafico, sono comunque a prevalenza giallo-rossa e anche molto densamente popolati, e quindi ospitano un gran numero di romanisti: Salario, Tuscolano, Quadraro, Centocelle, e praticamente tutto il quadrante orientale, fino i suoi bordi più esterni. Una sorpresa è Primavalle, che non figura tra i quartieri a maggiore presenza relativa di romanisti.
Nei quartieri relativamente più giallo-rossi il rapporto arriva fino a 335 romanisti ogni 100 laziali. Nei quartieri relativamente più bianco-azzurri il rapporto non supera i 42 laziali ogni 100 romanisti: meno di un terzo. Il dato, più in generale, ha una variabilità contenuta: il rapporto tra le due tifoserie, in altre parole, è abbastanza omogeneo nelle diverse zone della città.
Il pattern più evidente, tuttavia, non sembra tanto essere quello nord-sud, quanto quello centro-periferia. I quartieri più laziali sono infatti, in termini relativi (come riportato nel grafico), tutti decisamente periferici: Ciampino, Ostia, Settecamini, Bufalotta, Fidene, Salaria-Serpentara, Labaro, San Basilio.
In primo luogo si conferma la relativa consistenza di laziali nei quartieri di Roma nord che vanno da Medaglie d’Oro a Corso Francia, passando per Balduina e Vigna Clara, mentre altre zone di Roma nord sembrano più equilibrate, se non addirittura a prevalenza relativa di romanisti, come alcuni tratti della Cassia. D’altro lato, notevole risulta la presenza relativa di laziali nella zona di Roma sud che va da Ostiense a Portuense.