L'ombra del doping sulla Francia campione del mondo del '98
L'ombra del doping sulla Francia campione del mondo '98 con il processo alla Juventus sullo sfondo.
Jean-Pierre Paclet, ex medico dei Bleus, racconta la sua verità in un libro, "L'implosione", di cui la stampa transalpina pubblica alcuni stralci. "Gli esami del sangue hanno rivelato anomalie in diversi giocatori della nazionale prima dei Mondiali del '98 - scrive - E si possono avere dei sospetti se ci si ricollega alle società in cui militavano alcuni giocatori, tra cui quelle italiane. Non so cosa avrei fatto al posto di Jean-Marcel Ferret, all'epoca il medico della nazionale. Ha dovuto affrontare un caso di coscienza ma la ragion di Stato ha prevalso, è stata più forte di tutto, non c'e' stato niente da fare". Accuse che Paclet chiarisce in un'intervista a "Le Parisien". "Dico quello che tutti sanno, non mi sto inventando nulla - spiega - Avere un ematocrito alto non dimostrava di aver fatto uso di Epo.
E siccome non c'era alcuna prova, non si sono presi il disturbo". Paclet, in particolare, chiama in causa Zidane e Deschamps, allora in forza alla Juventus, nel periodo che finirà, dopo le accuse di Zeman, nel mirino del procuratore Guariniello, con tanto di processo e due sentenze: entrambe le volte viene assolto l'allora ad Giraudo, il medico Agricola solo alla seconda. "Il mio collega è stato condannato prima di essere assolto - ricorda Paclet a proposito di Agricola - E' risaputo che c'erano della pratiche limite alla Juventus. E chi ha testimoniato al processo? Zidane e Deschamps. Se la giustizia ti chiama a testimoniare, è perchè crede che tu sappia qualcosa. Non sto dicendo che erano i responsabili ma che erano esposti alle attività della Juventus".