Jorginho: "Difficile pensare che non giocare la Champions sia un vantaggio"

04.09.2014 18:52 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Kiss Kiss Napoli
Jorginho: "Difficile pensare che non giocare la Champions sia un vantaggio"

Intervenendo a Kiss Kiss Napoli, il centrocampista del Napoli Jorginhoha affrontato diversi temi legati al momento della squadra dopo il successo all'esordio sul campo del Genoa: "Dopo Bilbao non potevamo buttarci giù, dovevamo voltare subito pagina come abbiamo fatto sul campo del Genoa che è tra i più difficili, una bolgia, quando giocano in casa si esaltano ma col cuore abbiamo portato via i tre punti. Noi vogliamo vincere ogni partita, il gol è arrivato meritatamente, la squadra non ha mai mollato e ci ha provato veramente fino all'ultimo.

Campionato, Europa League, Supercoppa e Coppa Italia? 
"Noi pensiamo alla prossima partita, tutte sono importanti, ora pensiamo al Chievo".

Piccolo vantaggio non essere in Champions per il campionato rispetto a Roma e Juve? 
"E' difficile pensarlo, era un mio sogno che non sono riuscito a raggiungere quest'anno, sarebbe stato bello giocarla ma purtroppo non è così e ci concentreremo su altri obiettivi".

Esperienza a Napoli? 
Questi mesi a Napoli sono stati a meravigliosi, sono molto contento di quello che è successo e quello che sta succedendo. Il gol alla Roma sotto gli occhi di Maradona è un sogno, quello che sto vivendo è un percorso iniziato da bambino.

Siete da scudetto?
"Noi dobbiamo pensare al presente, alla prossima partita. Troppi pensieri non ti permettono di giocare come sai. La squadra è la stessa che ha fatto record di gol, punti, ha vinto la Coppa Italia, noi ci siamo e proveremo a vincere".

Centrocampo a due?
"Io cerco di adattarmi a quello che mi chiede Benitez, lui è l'allenatore, non è un problema per me ma chiaramente decide l'allenatore come giocare. Nazionale? E' un sogno che uno si porta dietro da bambino".

Il Napoli si è rinforzato dal mercato? 
"Certo, esce rafforzato. Se è arrivato qualcuno è per migliorarci, per darci una mano a fare meglio".

Non sei ancora al top? 
"Può essere, ma ho percorso quasi 12km da quello che ho saputo dallo staff, non è poco..."

Leader del Napoli? 
Dobbiamo esserlo tutti per andare avanti, il compagno richiama me ed io richiamo il compagno, così si cresce. Certo, "alcuni lo sono di più, altri di meno, ma è una cosa spontanea".

Cosa ti piace di Napoli? 
"Tante cose, il cibo è tanta roba, mozzarella, pizza, pesce. A casa ho una vista bellissima, anche alla mia famiglia piace molto e la gente ti fa sentire a casa".

Esultanza a Catania con Henrique? 
"Era per un nostro amico che balla in quel modo ed abbiamo esultato così per prenderlo in giro (ride, ndr)".