Italia, Mancini: "Abbiamo fatto bene in Nations League con un'età media bassissima"

26.06.2023 18:24 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Italia, Mancini: "Abbiamo fatto bene in Nations League con un'età media bassissima"
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Roberto Mancini, CT dell'Italia, è intervenuto ai microfoni di Rai 1, in occasione della trasmissione Un caffè con TG1 mattina estate, iniziando a parlare dell'Europeo Under 21: "Com'è possibile che non ci sia il VAR fin dall'inizio della competizione? È una cosa strana, a volte nei primi turni non mettono il VAR, che è fondamentale ormai per vedere se c'è un gol come accaduto in Francia-Italia oppure un fuorigioco. Secondo me hanno fatto un grande errore perché è un Europeo, dove le nazionali possono accedere alle Olimpiadi. Non può essere lasciato niente al caso. Credo che sia stata un'ingiustizia quella di Francia-Italia".

Come cambia la responsabilità degli arbitri con il VAR.
"Hanno meno responsabilità sicuramente perché vengono aiutati, aspettano a prendere le decisioni, però devono migliorarlo. Quando c'è un gol o si aspetta un rigore è diventato un po' differente, si deve far qualcosa per migliorarlo. Non c'è più l'emozione".

Il VAR dava la sensazione all'inizio che non ci si goda più le partite?
"Si ha ancora, per questo dico che va fatto qualcosa. Parlando con i calciatori, con gli allenatori... Un po' di emozione la toglie. Ci sono delle situazioni in cui l'arbitro dovrebbe decidere, ma in altre è fondamentale il VAR".

Da dove siete ripartiti dopo la delusione Mondiale?
"È stata una grande delusione e credo sia stata una cosa veramente ingiusta, non l'avremmo meritato. Il calcio, lo sport è questo. Bisogna essere forti, ripartire, soprattutto quando ci sono queste delusioni. Abbiamo inserito tanti ragazzi, chiaramente ne abbiamo molti che purtroppo non hanno tanta esperienza a livello internazionale e questo fa la differenza. Hanno bisogno di calciatori un po' esperti che diano loro una mano a crescere. Abbiamo fatto bene in Nations League, avevamo una squadra con un età media bassissima, quando ci siamo qualificati in un girone difficilissimo. Ci è dispiaciuto non vincerla, ma i ragazzi sono bravi, hanno bisogno solo di giocare e fare esperienza a livello alto".

Che ricordi le suscita l'Europeo?
"È una cosa indimenticabile perché non era assolutamente facile e i ragazzi sono riusciti a fare una cosa incredibile e non casualmente. A volte nel calcio accadono cose strano, puoi andare ad una competizione e vincerla perché tante cose si allineano, ma la nostra squadra è andata avanti così per 3 anni, 3 anni e mezzo, giocando sempre bene, vincendo, facendo tutti i record di imbattibilità, per poi arrivare alla vittoria dell'Europeo. Per un ct vincere un Europeo o un Mondiale non capita spesso, a volte non capita mai e a noi è capitato e questo rimarrà per sempre nella nostra testa, nella storia degli italiani".

Resta nella testa anche quell'abbraccio con Vialli.
"È stato un momento incredibile per me e credo per tanti. Rivederlo è emozionante, sembra che sia sempre con noi, che non se ne sia mai andato. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, di viverlo. Era un uomo incredibile, straordinario, per tutto quello che ha fatto e che era. Ringraziamo Dio per questo".

Il vostro è stato un rapporto fraterno.
"Siamo cresciuti insieme, abbiamo fatto la nostra gioventù insieme... Quando fai tanti anni così com'è capitato a noi, conosci tutto dell'altro e quindi averci passato tantissimo tempo insieme è stato un grande dono. Ci siamo divertiti, abbiamo pianto per lo sport... Poi la vita arriva ad un certo punto, ti divide ed accadono queste cose".