Il giorno dei funerali di Ciro Esposito, De Laurentiis: "Quella Coppa Italia non ha valore"
Poco prima delle 16 il feretro contenente la salma di Ciro Esposito ha raggiunto Piazza Giovanni Paolo II, accompagnato da tanti tifosi giunti da tutti Italia. Presenti anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il calciatore Lorenzo Insigne, oltre al presidente del Coni Giovanni Malagò.
"Ciro Esposito è un eroe civile in un mondo vile”, lo striscione esposto a Scampia in suo onore, mentre il pastore che celebra la messa ha parole al miele per la mamma di Ciro, poiché "una donna così esile e così forte che si è mostrata pronta al perdono. Oggi da Scampia, da Napoli possiamo mandare un messaggio all’Italia, al Mondo: Napoli è una città di accoglienza, di amore. Accogliamo con l’amore di Dio i tifosi delle altre squadre. I colpevoli si pentano per quanto hanno compiuto, e venga fatta giustizia".
Queste invece le parole del presidente azzurro Aurelio De Laurentiis: “Cara Antonella, Caro Giovanni, Cari familiari è durissimo. Quando viene a mancare un figlio viene a mancare la parte migliore di noi. Pero’ Antonella ha avuto la forza in questa Italia scorretta, dove i valori si sono persi totalmente, in questo paese corrotto, dove negli ultimi trent’anni aprendo i giornali abbiamo vissuto la mappa degli scandali, ebbene da un luogo difficile come Scampia nasce il lampo della speranza, da una donna che non vuole vendetta, vuole capire, vuole giustizia, ma parla di perdono. E’ una persona che nella tragedia non ha perso i valori morali. Il tre maggio mi era stato chiesto di portare la Coppa Italia. Ma che valore ha aver vinto quel trofeo. I trofei li vogliamo vincere a testa alta, con onore e rispetto. Questo paese forse troppo giovane è diviso in campanilismi,siamo tutti italiani, tutti figli della stessa terra. Quella sera Ciro era già morto perché era morto il calcio italiano e lui lo rappresentava difendendo i colori della sua squadra, e poi un pullman pieno di donne e bambini. Poi c’è stata la morte vera, un evento che difficilmente dimenticheremo. Spero che la sua morte possa restituire i veri valori della vita".
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invece ha parlato così: "Credo che la cosa più bella sia stata far capire subito all'Italia che la storia era stata raccontata male, era stato messo subito Ciro sul banco degli imputati, solo perché era di Scampia, di Napoli. La verità sta venendo fuori, vogliamo giustizia e non vendetta. Sua madre è un simbolo di Napoli, lo sarà per sempre". Questa la ricostruzione a cura di tuttonapoli.net.