Giannini: "Non è giusto massacrare Luis Enrique"
Giuseppe Giannini è intervenuto alla trasmissione radiofonica "1927" sulle frequenze di Radio Manà Manà Sport, spezzando una lancia in favore di Luis Enrique: "Giocare nella Roma è difficile, rischi di sprofondare se non hai cuore, tigna, carattere e voglia di emergere. E' stata sbagliata l'impostazione da parte della società e del tecnico. La Roma o stravince tecnicamente oppure non riesce mai a ribaltare i risultati, perché non ha carattere. E' una squadra che si specchia, che fa un possesso palla sterile, che non fa mai un contrasto. Credo siano state fatte scelte iniziali errate: la campagna acquisti, per esempio, è partita in ritardo.
Luis Enrique ha sicuramente le sue responsabilità ma massacrarlo così non è giusto: la squadra non è mai riuscita a mettere in pratica l'idea di calcio diversa portata a Roma dall'asturiano". Continua: "Io allenerei la Roma anche gratis, perché quando giri altre piazze, come ho fatto io, ti rendi conto che Roma è un'altra cosa. Vedere Francesco Totti, un grande campione, che a 35 anni ci mette cattiveria e voglia, oltre alla classe straordinaria, allora capisci perché il tifoso romanista si arrabbia e giustamente contesta". Giannini conclude sul momento negativo di Daniele De Rossi: "Daniele ha le qualità che secondo me dovrebbero avere tutti gli altri giocatori della Roma: tigna, carattere e cuore, oltre alla romanità. Purtroppo nelle ultime partite lo vedo estraniato e freddo rispetto al contesto in cui si trova. Di sicuro non capisco perché se il suo ruolo è a centrocampo, Luis Enrique lo sposti dietro come centrale di difesa e fai giocare titolare Gago, che era una riserva del Real Madrid".