Freitas: "Mourinho è abituato alle situazioni difficili, guiderà la Roma nel posto che merita". AUDIO!

09.11.2021 23:00 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Freitas: "Mourinho è abituato alle situazioni difficili, guiderà la Roma nel posto che merita". AUDIO!
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Carlos Freitas intervistato da Francesco Benvenuti, Raimondo De Magistris e Niccolò Ceccarini

Carlos Freitas, ex dirigente della Fiorentina, ha così parlato in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto:

Vlahovic?
"Abbiamo avuto l'opportunità di tesserare giocatori che stanno tesserando il loro valore: quando li prendi tra i 17 e i 20 anni devi aspettare un po', ma nell'economia del calcio c'è una grossa differenza tra costi ed investimenti. In pochi possono permettersi davvero costi, e anche in maniera limitata per via dei danni post-pandemia. Quando però vai a vedere Dragowski, Vlahovic, Veretout, Chiesa, Dragowski non hai niente di cui vergognarti".

Come avete portato Vlahovic in Italia?
"Era seguito sin dai sedici anni, quando ha esordito nella prima squadra del Partizan. Poi non ha avuto continuità in assoluto ma il suo potenziale era conosciuto e abbiamo avuto l'occasione di farlo firmare sei mesi prima dei diciott'anni: a quel costo (1,4 milioni di euro, ndr) non era un rischio puntare su Dusan, il valore c'era così come una struttura fisica anormale per la sua età. Tecnica, carattere, la stessa personalità che sta confermando oggi in questa situazione non facile".

Ora la soluzione è cederlo a gennaio?
"Non mi permetto di giudicare sulla strada che la Fiorentina andrà a scegliere. Sono rimasto solo stupito dalla scelta di emettere un verdetto a un anno e mezzo dalla fine del contratto: sappiamo che nel calcio tutto cambia ogni fine settimana. Nel calcio ci sono acquisti e rinnovi che sembravano impossibili e poi si sono fatti. Ora tutti quelli interessati tutti guardano con un altro tipo di approccio".

Di chi la responsabilità dei tanti addii a zero?
"Di tutti, è un po' come quando si divorzia tra moglie e marito. Oggi c'è una decina di società troppo più potenti che quando si interessano a un giocatore hanno tutto in mano e mettono in una condizione di debolezza chi invece è proprietario. Dieci anni fa qualsiasi giocatore che arrivava in scadenza aveva tutto per ottenere un contratto migliore ma oggi non è così".

Quale la reazione in Portogallo alle difficoltà di Mourinho a Roma? Perché Conceiçao è ancora al Porto?
"Comincio da Mourinho e dico che è abituato alle situazioni difficili, negli ultimi anni ha trovato scenari così, diversi da quelli avuti ai tempi del Chelsea o a Madrid. Lui è talmente preparato a qualsiasi cosa che alla fine guiderà la Roma nel posto che merita. Ha trovato una squadra che non è specchio delle sue idee ed ha dovuto adattarsi: servono ritocchi per vederli capaci di arrivare ai palcoscenici che meritano. Conceiçao invece era tra i migliori otto d'Europa col Porto un anno fa e anche quest'anno sta facendo molto bene in un girone difficile come quello in cui c'è pure il Milan. Per ogni portoghese arrivare ai quarti equivale a vincere la coppa. Non c'è paragone con Spagna, Italia, Inghilterra o Germania: se a Conceiçao arrivasse una proposta giusta, magari tra le migliori di questo paese, potrebbe dire di sì".

Un bilancio su Ronaldo alla Juventus e un giudizio su Paulo Sousa.
"Non ha trovato la miglior Juventus, ma ha sempre fatto trenta gol. Uno che segna così non puoi che giudicarlo molto positivamente: essendo poi lui un carrarmato, ha scelto questo momento per tornare in Inghilterra ma direi che il bilancio italiano non può che essere positivo. Di Sousa direi che è molto preparato e ha buonissime idee di calcio, ora vuole portare la Polonia al prossimo Mondiale: essendo un allenatore molto giovane avrà l'opportunità di allenare in Champions".

Si aspettava di più da Joao Felix?
"Da noi è giudicato uno dei prossimi grandi talenti che abbiamo generato. Sta pagando dall'inizio dell'avventura in Spagna il suo prezzo: quando sei pagato 126 milioni di euro, tutti si aspettano che tu risolva ogni partita. Però c'è il tempo di maturazione che deve passare... La qualità ce l'ha, arriverà al livello che merita. Poi dico che se l'avesse allenato qualcuno come Guardiola la sua crescita sarebbe stata diversa che con Simeone".

Chi è oggi un nuovo Vlahovic?
"Uno che mi viene in mente subito è Doku del Rennes, che ha una velocità pazzesca. Quando la equilibrerà coi tempi della scelta può diventare devastante".

Stupito dal lavoro di Pioli al Milan?
"Stefano è molto intelligente e col passare degli anni è diventato anche più esperto. Il suo miglior pregio secondo me è la persona, una delle migliori con cui mi sono incrociato nella vita, neanche nel calcio. Quando un gruppo ha un leader di questa dimensione, non può che seguirlo. Ha pure buonissime idee di calcio, gli auguro il meglio perché è un vero amico".