Fanna: "La Roma dovrà sudarsi la vittoria al Bentegodi"
Piero Fanna, ex ala destra del Verona Campione d'Italia, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport durante la trasmissione Centro Suono Calcio. Queste le sue parole:
Quanto le piace il Verona di quest’anno?
“Tantissimo, c’è grande entusiasmo. Erano tanti anni che non si vedeva una squadra così: forse bisogna tornare indietro a Luca Toni, ai primi anni 2000. La squadra ha personalità, una sua identità e corre”.
È così complicata per la Roma la gara di domenica sera?
“La Roma è sempre la Roma, ma dovrà sudarsela per uscire con una vittoria dal Bentegodi”.
Quali sono i punti di forza del Verona?
“Difende bene, prende pochi gol e quando riparte ha 4-5 giocatori veloci. Se riesce ad andare in vantaggio, poi si ricompatta bene anche lasciando la palla agli avversari. Il punto di forza è il gruppo. Certo, la Roma ha un potenziale due volte maggiore, tuttavia spesso il campo dà un risultato diverso”.
Che idea si è fatto sulla Roma?
“Con gli addii di Totti e De Rossi sta cercando una sua identità e sta puntando sui giovani. Ha preso un allenatore con le idee chiare e che punta a un calcio offensivo. Sta trovando la sua identità in alta classifica dando fiducia anche a chi ha meno esperienza. Penso sia la strada giusta”.
Zaniolo le piace?
“È promettente. Quest’anno deve trovare la consacrazione. penso debba partire da lontano giocando come mezz’ala o trequartista. Deve trovare convinzione nei suoi mezzi e deve sentire la fiducia dell’allenatore. Quando sei giovani devi schiacciare sempre sull’acceleratore sia in allenamento, sia in partita. Il futuro è dalla sua parte”.
La seduce il calcio di oggi, quello dei santoni come Guardiola e Sarri?
“Non sono nostalgico, ma lo spartiacque è stato negli anni ‘90. Il calcio attuale è diverso e, personalmente, non mi piace, faccio fatica a vederlo. Poche partite mi attraggono, seguo le semifinali di Champions League dove il livello si alza e vedo un gioco molto rapido con grande tecnica. Una volta si insegnava a essere concreti, ad arrivare in porta con 3 passaggi”.
Che ricordo ha di Bagnoli?
“Bagnoli giocava per vincere e trasmetteva la sua voglia di attaccare a tutti anche ai terzini. Abbiamo preso l’ultima possibilità per una provinciale di vincere un campionato, eravamo le seconde scelte delle grandi squadre. Non succederà più quello che abbiamo fatto noi”.
Dal campo, si sentiva il fischio del Trap?
“Fin troppo”.
L’Inter fermerà la Juventus?
“Ogni anno soltanto una contende lo scudetto alla Juventus,. Stavolta toccherà al’Inter ma deve rinforzarsi ancora per raggiungere i bianconeri”.
Qual è il difensore più duro che ha incontrato?
“Carlo Osti, un giocatore parecchio falloso”.
Il gol di Turone era buono?
“Ero in campo e credo fosse proprio regolare”.