Emerson Palmieri: "Sabatini mi ha cambiato la vita. Dybala mi faceva da traduttore"

Emerson Palmieri, ex terzino della Roma e fresco di trasferimento all’Olympique Marsiglia, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Calciomercato.com, dove si è aperto su vari aspetti della sua carriera e della sua nuova avventura in Francia. Il giocatore italo-brasiliano, che ha vestito le maglie di Chelsea e West Ham in Premier League, è arrivato al Marsiglia in estate e sta vivendo un momento positivo nella squadra di De Zerbi.
Il terzino ha toccato vari temi in questa intervista: dall'arrivo in Italia al rapporto con Paulo Dybala e Walter Sabatini. Ecco una parte delle sue dichiarazioni: 

Nel 2014 arrivi al Palermo, qual è il primo ricordo che hai dell’Italia?
"Avevo 19 anni e un po' di paura, era la prima volta lontano da casa. Mi ha aiutato molto Dybala perché parlava spagnolo, ma dopo qualche settimana ho sentito subito il calore della gente e mi sono sentito subito a casa".

Due anni e mezzo alla Roma, cosa ti è rimasto?
"Vi racconto una cosa: quando giocavo a Palermo e avevo il giorno libero, spesso andavo a visitare Roma".

La Capitale nel destino.
"Lì ci sono tante cose belle. A livello calcistico posso dire di aver condiviso lo spogliatoio con Francesco Totti".

Cosa vuol dire?
"Giocarci insieme mette un po' di pressione di default. Ma lui mi tranquillizzava, è una persona molto disponibile e aperta al dialogo".

Com'è nata l'idea di andare in giallorosso?
"Ultima giornata del campionato 2013/14, Roma-Palermo. Io entro nel secondo tempo e dopo la partita si avvicina Walter Sabatini: 'Non ti conoscevo, complimenti'. A fine stagione tornai al Santos, con la testa ero già in vacanza ma dopo 15 giorni mi chiamò il mio agente dicendomi che Sabatini mi voleva alla Roma".

Su Walter Sabatini.
"È stata la persona che mi ha cambiato la vita. Se mi guardo indietro vedo un ragazzo di 19 anni che non trova molto spazio a Palermo e sta fermo 2 mesi per infortunio; in questi casi potrebbe capitare che il giocatore torni in Brasile o vada in un altro Paese, nel mio caso ha chiamato la Roma. È stato un percorso strano".