Durante: "Garcia ha fatto confusione con Dzeko e gli esterni"

26.12.2015 08:23 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Durante: "Garcia ha fatto confusione con Dzeko e gli esterni"
Vocegiallorossa.it

"Dall'inizio mi aspettavo una situazione del genere, cioè un campionato livellato verso il basso". Parla così a TuttoMercatoWeb l'operatore di mercato Sabatino Durante, che traccia un bilancio della prima parte del campionato di Serie A.

Una serie A tra rivelazioni e delusioni.
"Abbiamo una grande dote in Italia: i nostri allenatori. Ma questa esaltazione dell'allenatore porta ad un tatticismo esasperato e quindi a non guardare le partite. Bologna, Empoli, Napoli... e poi la morte del calcio. In Italia non si vede più un dribbling. Il campionato è interessante, quando due squadre sono vicine si esalta il campanilismo ma il livello è veramente basso. Mi diverto di più a vedere i campionati sudamericani... il tifoso è uno che vuole vedere certe giocate, che in Italia non si vedono più".

Scudetto: chi lo vincerà?
"La Juventus rimane la squadra favorita. Mi sono invece meravigliato dell'Inter, non credevo che con tutte queste novità e soprattutto con la mancanza di un cervello in mezzo al campo, ci fossero dei risultati così positivi. La vera sorpresa, per me, è stata l'Inter: mi aspettavo un inizio in sordina e quindi una crescita nel tempo. Ausilio è un ottimo direttore sportivo, ma non può regalare i panettoni prima di Natale sennò poi giochiamo col freno tirato (sorride, ndr)".

Delude la Roma.
"Garcia era già un po' in confusione per conto suo. Con il mercato gli si è data la possibilità di fare maggiore confusione. Se compri Dzeko non puoi farlo giocare con Salah e Gervinho. Mi sembra che sia stato fatto l'errore commesso a Perugia: volevo portare Klose, mi dissero che sbagliava tanti palloni a centrocampo, io risposi che era dovuto agli esterni che non lo supportavano a dovere. Se hai un giocatore d'area devi prendergli due esterni in grado di crossare bene. Poi dietro non capisco come si possa prendere Rüdiger: la Roma dietro ha sempre preso giocatori importanti. Se Rüdiger lima alcuni difetti, in quattro-cinque anni diventerà un giocatore: ha dei cali di concentrazione enormi".

Arranca un po' anche il Milan.
"A Mihajlovic è stato comprato tutto quello che ha chiesto e alla fine ha tre punti in più di Inzaghi. Si commenta da solo... A Bacca - che è un buon giocatore - non arriva mai una palla, poi ci sono anche degli ex giocatori che giocano in mezzo al campo. Con un centrocampo così non si va lontano. Il valore del campionato però, è molto basso. Capisco che ci sono le tv che devono vendere il prodotto e i media che con questo prodotto ci vivono, ma il nostro campionato è veramente scarso. Ci esaltiamo perché un giocatore fa quindici gol e diventa il centravanti più forte al mondo. In Italia ci sono solo due-tre giocatori di livello internazionale: Higuain, Dybala e Paredes per il futuro. Tolte alcune società come Sassuolo, Udinese, Empoli e il Bologna del vecchio e sempre valido Corvino c'è poca competenza. Le nostre squadre spesso le fanno i presidenti. Poi mi meraviglio di una cosa stranissima: sono entrati i fondi in Italia, ma sono dei finanziatori... guardate come è arrivato Calleri all'Inter".

Intanto in A si parla di presunte procure pilotate...
"Un male triste. Il problema è che non ci siamo resi conto di quello che è successo alla Fifa. Gli USA - gli sceriffi del mondo - hanno capito che il calcio può diventare un business. Certi dirigenti non capiscono che siamo arrivati in un momento che la pulizia che è stata fatta alla Fifa potrebbe un giorno arrivare anche in Italia. Squadre che hanno venduto per cinquanta milioni potrebbero fallire se non arrivassero altri investimenti. Nessuno controlla. Poi guardate che è successo a Catania - squadra cara al mio ex presidente Gaucci -, i corrotti sono stati puniti...o no? Il treno era solo quello del Catania? Se questi hanno comprato le partite, quelli che hanno venduto dove sono? Spero che arrivi l'FBI in Italia. Quello che è successo a Giocondo Martorelli con Bonaventura, per esempio, è accaduto anche a me: ai tempi del Perugia sono stato costretto a cedere alcune procure a chi andava di moda in quel momento".