Differenze Scudetto - Tevez da solo ha segnato quanto il tridente della Roma

04.03.2015 11:20 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb.com
Differenze Scudetto - Tevez da solo ha segnato quanto il tridente della Roma
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Minuto numero 72 di Roma-Juventus: punizione dalla trequarti e colpo di testa di Manolas, Buffon si stende e devia il pallone oltre la linea di fondo. La Roma, che sarebbe dovuta scendere in campo per riaprire il discorso Scudetto, per la prima volta nella gara impegna il portiere bianconero. A meno di 20 minuti dal termine.
È questo uno dei tanti episodi dal quale poter partire per mettere in luce la facilità con la quale i bianconeri di Max Allegri lunedì sera hanno gestito la gara dell'Olimpico. Il tecnico toscano s'è giustamente infuriato coi suoi perché la squadra, dopo la magia balistica di Tevez, ha abbassato la guardia e permesso alla Roma di pareggiare. Ma il gol di Keita, al quale ha fatto seguito una reazione grintosa ma disorganizzata e confusa, è stato in pratica il secondo e ultimo episodio che ha permesso ai giallorossi di cogliere la difesa bianconera impreparata. Anche in questo caso su calcio piazzato.
Già, perché questa Roma da ormai tre mesi a questa parte punge poco e male. È seconda in classifica ma ha solo il quinto migliore attacco della Serie A al pari del Palermo e ha attaccanti che non sanno più segnare. Rudi Garcia, anche nella sua esperienza al Lille, è sempre stato tecnico famoso per puntare su più bocche da fuoco piuttosto che su un unico bomber. Nella Ligue 1 2010/11 il suo Lille trionfò con Moussa Sow capocannoniere, ma portò anche Gervinho in doppia cifra ed Eden Hazard - ora stella del Chelsea di Mourinho - concluse la stagione con dodici reti e una quantità industriale di assist tra campionato e coppe nazionali.
Un discorso simile è stato proposto anche nella passata stagione. Garcia ha prospettato il modello Lille nella Capitale e la replica, almeno nei primi dodici mesi, ha funzionato.

Seppur con numeri meno eclatanti. Destro il miglior marcatore in campionato con 13 reti, Gervinho ha concluso la stagione con 12 gol complessivi e ben sei giocatori - Totti, Benatia, Florenzi, Strootman, Ljajic e Pjanic - hanno chiuso la stagione con più di cinque reti.
Quest'anno però qualcosa s'è evidentemente rotto e la Roma in attacco non gira più. Ha perso freschezza e rapidità nelle ripartenze, ha perso cinismo in zona gol e fiato nei secondi tempi. Aspetti che agevolano il lavoro delle difese avversarie e rendono l'attacco giallorosso molto meno pericoloso.
Se rapportato con quanto sta facendo la Juventus, poi, il dato è ancora più evidente. E spiega bene perché la corsa per il primato sia finita ancora prima di iniziare. Carlos Tevez, attuale capocannoniere della Serie A, all'Olimpico ha firmato il suo 15esimo gol in campionato, da solo ha messo a segno le stesse reti che ha siglato l'intero tridente giallorosso schierato lunedì all'Olimpico. Ljajic (otto reti), Totti (cinque) e Gervinho (due) in 90 minuti più recupero non sono mai riusciti a scalfire le certezze della difesa bianconera.
Un attacco povero di idee e soluzioni che deve continuare a poggiarsi sulle spalle dell'immortale - ma quasi 39 anni - Totti (ha già collezionato più minuti della passata stagione, ndr) sembra un reparto buono per arrivare nelle prime tre posizioni, ma non per lottare fino in fondo per lo Scudetto. La Juve ringrazia, e si avvia indisturbata verso il quarto Tricolore di fila. Si legge su Tuttomercatoweb.com