Di Giovambattista: "Con l'Udinese temo per la difesa della Roma"

09.04.2011 12:05 di Gabriele Chiocchio   vedi letture
Fonte: Tuttomercatoweb
Di Giovambattista: "Con l'Udinese temo per la difesa della Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Tuttomercatoweb ha intervistato in esclusiva Ilario Di Giovambattista, direttore di Radio Radio, e con lui analizzato Udinese-Roma. In Friuli i giallorossi potrebbero giocare con Totti e Borriello. Sanchez e Di Natale daranno filo da torcere alla difesa della Roma, punto debole della squadra di quest'anno. L'annuncio di Mexes di andare a giocare nel Milan non ha colto di sorpresa i tifosi. Il rinvio della firma sull'atto di acquisto della Roma da parte di Di Benedetto è dovuto al fatto che Unicredit vuole delle garanzie sulla ricapitalizzazione e sull'impegno futuro che questa società dovrà mettere per rinforzare la squadra.

Udinese-Roma ultima possibilità per i giallorossi di inseguire un posto in Champions?
"Assolutamente sì. E' un'opportunità per la Roma perché se batte l'Udinese, anche se ha meno punti delle altre concorrenti, però è vero che avrà quattro partite in casa e quindi fermando l'Udinese può avere ancora delle chanches, anche se non tantissime".

Il 4-2-3-1 di Montella riuscirà a scardinare il 3-5-2 di Guidolin?
"Io non so se Sanchez, che ha avuto una lesione alla coscia, giocherà, e l'eventuale sua sostituzione è una scelta molto delicata. Per quanto riguarda la Roma non escludo un cambio tattico, perché da quello che mi risulta questa volta potrebbero giocare insieme Totti e Borriello e quindi si potrebbe prevedere un 4-4-2. Totti e Borriello finora quando sono stati schierati insieme non hanno giocato benissimo, però penso che sia arrivato il momento di ripuntare su Borriello e ovviamente non escludere Totti".

Sanchez e Di Natale sono veloci e precisi dal punto di vista balistico. Cassetti, Burdisso, Juan e Riise saranno chiamati a un super lavoro?
"Sì, infatti questa è la cosa che mi preoccupa di più per quanto riguarda la Roma. L'assetto difensivo giallorosso quest'anno certamente non ha funzionato ed è una delle cose negative della stagione. Poi con l'assenza di Mexes, che è potente e veloce, la cosa si complica proprio perché di fronte hanno due giocatori velocissimi che li metteranno in grandissima difficoltà, quindi temo molto per la difesa della Roma".

A proposito di Mexes il giocatore ha chiuso la stagione a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e ha annunciato che il prossimo campionato giocherà nel Milan
"Che Mexes andrà al Milan per il popolo giallorosso non è una novità. Noi di Radio Radio due-tre mesi fa lo annunciammo, perché fra i nostri collaboratori c'è Stefano Boldrini della Gazzetta dello Sport che scrisse questa notizia sul suo giornale. E' una storia che si chiude, anche se il giocatore è molto legato ai colori giallorossi, però quando arriva una squadra come il Milan con il blasone ma anche con i denari è difficile dire di no, perché Mexes va più che a raddoppiare l'ingaggio e ovviamente queste cifre la Roma non gliele avrebbe potute offrire. Devo dire che la gente l'ha presa con una certa filosofia, proprio perché era ormai a conoscenza di questa possibilità anche se il calciatore l'aveva parzialmente smentita, però le smentite non erano così forti, eravamo preparati".

Il passaggio della Roma dalla famiglia Sensi a Di Benedetto sembra cosa fatta, anche se mancano ancora le firme ufficiali. Potrebbero esserci dei colpi di scena?
"Questa è veramente una bellissima domanda, penso che non ce ne saranno, ma potrebbero essercene nel senso che non è una risposta "democristiana" la mia. Ci sono ancora aspetti che non sono molto comprensibili e che devono essere chiariti. Tutti sono convinti. Unicredit continua a dirsi tranquilla, anche dalla parte americana si dicono tranquilli. Il quindici di aprile ci saranno queste firme, anche se ormai negli anni siamo stati abituati a cose abbastanza clamorose, è inutile che faccia l'elenco di quello è successo per quanto riguarda la società. Personalmente penso che la Roma andrà a Di Benedetto, ma non escludo che possa esserci qualche ostacolo che rinvii ancora questo epilogo. Certo che le dichiarazioni di Di Benedetto dopo la sconfitta interna con la Juventus sembravano quelle di un proprietario e tornare indietro a questo punto sarebbe folle. Ma anch'io sono fra quelli che fino a quando non vede tutto scritto non si esprime, aspetto la conclusione di questa vicenda".

Quello che i tifosi giallorossi temono di più è che si rinvii la firma, ma se anche avvenisse vorrebbe dire in fin dei conti solo posticipare oppure che clamorosamente non ci sarà questa firma?
"La questione è chiara, servono delle garanzie sulla ricapitalizzazione e sull'impegno futuro che questa società dovrà mettere per rinforzare la squadra; questo lo ha chiesto Unicredit. In ballo ci sono alcune decine di milioni di euro, oltre ai soldi per l'acquisto, quindi è una questione economica. E' proprio il discorso sulla cordata: sinceramente da quando Di Benedetto è venuto a Roma per firmare l'acquisto e c'è stato il rinvio a metà aprile, non ho più sentito tutti gli appartenenti alla cordata dire nulla. Le ultime notizie erano quelle del comunicato congiunto di Italpetroli e Unicredit che assicurava che tutto era a posto, ma che si doveva rinviare per completare la parte relativa alle garanzie. Mi auguro che la totale assenza di ulteriori notizie voglia dire che le garanzie ci sono".