Cosmi: "Vengono privilegiati l'aspetto tecnico e le situazioni con la palla"
Serse Cosmi ex allenatore di Perugia, Udinese e Palermo, e tifoso giallorosso ha assistito oggi agli allenamenti della Roma nel ritiro di Riscone di Brunico. Intervistato da Sky Sport 24, ecco le sue parole:
Cosa pensa del nuovo atteggiamento voluto da Luis Enrique?
"Sì ho assistito solo a due allenamenti quindi è impossibile giudicare la preparazione. Ascoltando giudizi e confidenze raccolte vedo che vengono privilegiati l’aspetto tecnico e le situazioni con la palla. C’è solo una parte iniziale di parte fisica, lontana dai carichi di lavoro proposti qui in Italia dagli allenatori. Non è una filosofia nuova, perché tanti allenatori dedicano spazio al possesso palla, ma è un’impostazione diversa, centrata sul tenere la palla e su quella che è la religione del Barcellona. Luis Enrique però dovrà dimostrare di saper prescindere dall’esperienza fatta al Barcellona B. In Italia ci sono situazioni rischiose e vanno affrontate integralmente".
E Totti, in questa squadra?
"Non me ne voglia nessuno, ma credo che Totti prescinda da ogni situazione tattica. Non c’è un allenatore che possa migliorarlo, in caso lo si può solo limitare! Lui ha avuto tanti allenatori, ha vissuto diverse situazioni, ma è sempre stato protagonista e se sta bene fisicamente non cedo dovrà inserirsi in alcuno schema per fare bene".
A proposito di De Rossi, quanto conterà la sua volontà di restare? Resisterà alle offerte milionarie?
"Credo influirà relativamente. E’ la mia sensazione, ma ogni volta che lo ho incontrato ho visto un ragazzo con un legame diverso rispetto a quello che generalmente i giocatori hanno con la loro squadra. A meno che la Roma non abbia bisogno di privarsi di lui, non credo che Daniele, nominato giustamente Capitan Futuro, lascerà la squadra, specie adesso che Totti si avvicina, non adesso, al suo addio al calcio. Daniele è qualcosa che si sta estinguendo nel calcio: Totti prima e ora lui devono essere presi in considerazione in maniera positiva".
Il ruolo di Sabatini?
"Faccio fatica a parlare di Walter, perché è da tanto che tutti si sono accorti che è il migliore e io lo dicevo 10 anni fa: per sensibilità tecnica e capacità nel gestire l’allenatore credo sia unico nel nostro panorama. Sa scegliere giocatori ed allenatori, sa intervenire in maniera intelligente e, non me ne voglia nessuno, ha una cultura extracalcio superiore a quelle che generalmente si vedono. Sono contento sia alla Roma e gli auguro il meglio".
Pastore alla Roma, è possibile?
"Non lo so io a Palermo ho lavorato solo 40 giorni e non c’erano le condizioni per farlo… Di sicuro Pastore è in grado di fare la differenza in quasi tutte le nostre squadre, ma la sensazione mia e di tutti è che costi tanto. Per il resto non posso parlare perché non so che tipo di investimenti voglia fare la Roma".