Caniggia: "Non ho mai dimenticato i tifosi della Roma, sono unici al mondo. Lamela ha bisogno di tempo"

13.03.2012 15:57 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
Fonte: Teleradiostereo
Caniggia: "Non ho mai dimenticato i tifosi della Roma, sono unici al mondo. Lamela ha bisogno di tempo"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Claudio Caniggia, 15 presenze e 4 gol con la maglia della Roma ad inizio anni '90, oggi mediatore di mercato, è stato contattato da TeleRadioStereo:

"Sono in Brasile per lavoro, mi interesso di mediazioni per calciatori. Ho lavorato per portare in Italia Schelotto dell'Atalanta, giocatore che sta migliorando molto. La Roma ha portato in Italia un grande giocatore, Erik Lamela. Ha bisogno di un po' di tempo per migliorare ma sta già dimostrando di essere all'altezza. Può migliorare anche sotto porta, è un ragazzo intelligente. In Italia bisogna capire il calcio italiano, semplice. E devi avere il tempo per ambientarti, non tanto alla vita italiana, quanto al calcio. Con l'Atalanta giocavo con Careca Bianchezi, era nel giro della Nazionale brasiliana, lui faceva vita da atleta, ma non riuscì a calarsi nei panni del calciatore adatto alla Serie A.
Luis Enrique ha avuto inizialmente un po' di difficoltà, nel Barcellona aveva fatto molto bene. Tende sempre a imporre il suo gioco, magari ad alti livelli può essere più difficile, ma la strada è quella giusta. 



Cirigliano e Ocampos sono molto bravi. Tante società li stanno seguendo, non mi sorprendo se anche in Italia e magari la Roma stessa lo stiano facendo. In Argentina e in Brasile ci sono tanti giocatori da scoprire, in Argentina forse ancora più che in Brasile. Ora si parla tanto di Spagna, certo, anche perché hanno vinto il Mondiale, ma se dovessi pescare tra i giovani punterei direttamente in Sud America.

I tifosi della Roma quelli cui mi sono unici. Dico sempre che per giocare con la Roma devi esserne all'altezza. Somigliano a quelli del Boca Juniors, per passionalità, per affetto. Sono legato anche ai tifosi dell'Atalanta, che mi vogliono ancora bene, ma anche se a Roma sono stato stato poco, i tifosi non posso dimenticarli. Dei compagni dell'epoca non sento più nessuno, ho rivisto in questi giorni in Brasile Aldair, tempo fa ho visto Thomas Berthold in Germania.

Ovviamente non posso dimenticare la mia cavalcata in Coppa Italia contro un Milan che non perdeva una partita ufficiale da un anno e mezzo. Anche in quel caso ricordo come reagirono i tifosi alla vittoria. Fantastici".