Bologna, Di Vaio: "Siamo stati bravi nella reazione, Destro il simbolo del nostro cambiamento. La Roma non ha cercato alibi"
Il Club Manager del Bologna, Marco Di Vaio, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport:
“Sono successe due cose: quando è andato via l’allenatore, la squadra si è sentita responsabilizzata e si è sentita di dover fare di più su alcuni particolari, non gli si poteva rimproverare nulla. Forse mancava lo spirito e il cambio di allenatore ha accelerato il processo. La squadra è cambiata tanto, i giocatori stanno facendo esperienza domenica dopo domenica. Poi Donadoni ha portato idee, anche ieri l’abbiamo dimostrato, giocandocela a viso aperto. Ieri non ha giocato Brienza, ma posizionarlo a centrocampo fa capire alla squadra che te la vuoi giocare. Cosa è successo dopo il 2-1? Siamo stati bravi nella reazione, ci siamo rimessi lì, abbiamo tirato fuori un paio di azioni importanti, la squadra è stata sempre viva, anche quando la Roma ci ha messo in difficoltà con le palle lunghe. Non abbiamo permesso alla Roma di prendere il sopravvento, la squadra ha meritato il risultato. Destro? Penso che sia il simbolo di quello che è successo con il cambio di allenatore, ha cambiato atteggiamento, si è responsabilizzato molto. Penso che abbia fatto alla grande le ultime tre partite, a prescindere dei gol, che non è un caso che siano arrivati. Sta facendo quello che ci aspettavamo, è giovane ma ha già fatto cose importanti in Serie A. Se continua così può tornare in nazionale. Livello più alto o più basso in Serie A? Si è alzato, non c’è una padrona unica ma ci sono varie squadre che possono lottare col gioco, le idee e i campioni. Il Milan e la Juventus hanno cambiato, la Fiorentina ha preso Paulo Sousa, vediamo bel calcio. Cosa è cambiato a livello mentale? Se abbiamo questo atteggiamento e questa predisposizione possiamo salvarci, dipende dalla squadra e dai ragazzi. In questo momento abbiamo avuto una grande reazione e abbiamo riaperto il nostro campionato, siamo nel gruppone. Dobbiamo lottare insieme agli altri, ne abbiamo le possibilità. Con Delio Rossi, a parte i primi 20 minuti di Roma e la gara con la Fiorentina, non eravamo mai usciti con la sensazione inadeguatezza alla categoria. Eravamo preparati tatticamente, c’era meno consapevolezza, dovevamo acquisire convinzione. Nei primi tempi abbiamo fatto molto bene, pagavamo l’esperienza nella ripresa, in cui abbiamo perso un sacco di punti. Stiamo facendo cose migliori e non è un caso che siano arrivati i risultati. Con Rossi mai ho avuto la sensazione di una squadra male preparata. Totti? Finché ne avrà voglia, potrà continuare. Ha la possibilità di giocare a calcio da una vita e ha le qualità per continuare finché vorrà. Dovrà rimettersi in discussione, non può giocare con continuità, dovrà scegliersi le partite, ma anche entrando negli ultimi minuti può fare la differenza. Per quanto riguarda la Roma, a prescindere dalla partita di ieri, anche in quella situazione si sono ribaltati le maniche, non hanno cercato alibi. È una seria candidata al titolo, dipenderà da loro, potrà andare avanti in Champions League. In Champions è stata buttata una partita incredibile, ma la squadra ha qualità, ha grandi campioni che possono fare la differenza”.