Avv. Rombolà: "Con Destro si può creare un precedente"
Tre giornate di squalifica con la prova tv più una per somma d'ammonizioni. Il Giudice Sportivo ha 'stangato' Mattia Destro per il pugno a Davide Astori del Cagliari. Un'assenza pesantissima per la Roma, un caso che, a detta dell'Avvocato Carlo Rombolà, interpellato in esclusiva da Tuttomercatoweb.com, rischia di creare un precedente.
Avvocato, come giudica in punto di diritto l'episodio accaduto domenica fra Destro e Astori?
Da un punto di vista giuridico, si tratta un episodio destinato a suscitare polemiche e discussioni. Tutto nasce dall'interpretazione dell'art. 35 n. 1.3 CGS "Mezzi di prova e formalità procedurali", che così recita: "Per le gare della LNP, limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l'uso di espressione blasfema, non visti dall'arbitro, che di conseguenza non ha potuto prendere decisioni al riguardo, il Procuratore federale fa pervenire al Giudice sportivo nazionale una richiesta per l'esame di filmati di documentata provenienza, che devono essere allegati alla richiesta stessa"."In tutti i casi previsti dal presente punto 1.3, il Giudice sportivo nazionale può adottare, a soli fini disciplinari nei confronti dei tesserati, provvedimenti sanzionatori avvalendosi di immagini che offrano piena garanzia tecnica e documentale".
Questa premessa è necessaria per spiegare come, da un punto di vista procedurale, sia tutt'altro che semplice esprimersi con certezza in merito all'utilizzabilità della prova tv.
Difatti, la condotta di Destro era già stata oggetto di valutazione da parte del direttore di gara, l'arbitro Massa, il quale, pur avendo ravvisato la scorrettezza del giocatore, non l'ha ritenuta - sul momento - tale da applicare ulteriori sanzioni, oltre il calcio di punizione per la squadra cagliaritana.
Non si può neanche dire, tra l'altro, che l'arbitro abbia completamente sbagliato a giudicare l'episodio, poiché il direttore di gara si era reso conto della scorrettezza del giocatore della Roma, avendo poi fischiato la punizione per la squadra avversaria. Ben poteva essere che lo sbracciarsi dall'attaccante fosse stato considerato dal signor Massa come normale scontro di gioco. Erroneamente - questo va detto - ma ciò non toglie che la decisione è stata presa.
Come si è arrivati, dunque, all'applicazione della prova tv in riferimento all'episodio?
E' questo il punto più controverso. Il Giudice Sportivo, il dottore Tosel, si è avvalso, nell'applicazione del art. 19 n. 4 lett. b) (squalifica del tesserato per tre giornate), di una relazione scritta dell'arbitro, richiesta al direttore di gara subito dopo la fine della partita, nella quale l'arbitro Massa ha confermato di aver visto l'azione incriminata, ma ha negato di aver scorto la manata. In altre parole, la situazione di gioco in esame è stata virtualmente "scomposta" in due fasi distinte, ai fini dell'utilizzo della prova tv e della conseguente applicazione della squalifica, che, ricordiamo, non può mai correggere una decisione di un direttore di gara, ma soltanto completarla in caso gli sia sfuggito qualcosa.
E' normale che i direttori di gara rilascino questo tipo di relazioni sulla loro condotta?
No. Si è trattato di un caso particolare, espressamente sollecitato dal Giudice Sportivo.
Dunque si può dire che Destro non sarebbe mai stato squalificato se l'arbitro non avesse avuto modo di specificare la sua direzione di gara a seguito della richiesta del giudice sportivo?
Esattamente.