TRIGORIA - Spalletti: "Questa partita è tutto per noi, abbiamo lavorato otto mesi per questo". FOTO! VIDEO!
Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Luciano Spalletti, alla vigilia del match di ritorno dei playoff di Champions League contro il Porto.
"Florenzi e Torosidis non convocati".
Qual è il significato di questa partita?
"Parlare di questa partita è facile, non è la partita di domani che aspetta noi, noi vogliamo incontrare lei. Noi l'abbiamo desiderata per otto mesi, abbiamo lavorato per essere qui domani (oggi ndr), è quello che volevamo, che desideravamo. È lei. È dall'anno scorso che è tutto per noi. Ci può dare le chiavi per salire sul palcoscenico più prezioso d'Europa. Noi siamo pronti a giocarla, perché da 8 mesi vogliamo essere lì domani sera (questa sera ndr)".
Il risultato dell'andata deve essere spazzato via?
"Sì nel modo di prepararci e lavorare. È chiaro che i giocatori dovranno essere esperti. Prepararsi in modo sbagliato o facendo troppi calcoli si rischia di abbassare il livello della qualità. Dobbiamo entrare dentro e fare la nostra parte. E questa dovrà essere quella di far vedere che vogliamo vincere le partite difficili come questa".
Terza partita in una settimana, può influire sulle scelte?
"Domani (oggi ndr) devo far giocare la migliore formazione, cercherò di scegliere quelli che hanno più qualità per la nostra ricerca. Mi influenza solo chi non è a disposizione. Le valutazioni andranno fatte a inizio partita e con lo scorrimento della partita, ma è abbastanza chiaro".
Cosa vuole non si ripeta rispetto all'andata?
"Sotto l'aspetto della gestione, dell'esperienza, del vantaggio non abbiamo fatto il meglio. Nel secondo tempo abbiamo abbassato il tentativo di giocare, eravamo in inferiorità ma nel finale di partita abbiamo passato 5 minuti alla bandierina avversaria, riconquistando palla lontano dalle insidie. Mi aspetto che le cose si possono fare anche nelle difficoltà, dovrà essere un marchio che esibiamo tutte le volte che ci viene data la possibilità di indossare questi colori".
Con l'Udinese ha allargato gli esterni. Domani dovranno spingere entrambi o ne vuole uno bloccato?
"Ho solo una scelta da fare, se non la uso subito lo farò in mezzo alla partita. Scelgo come sempre, la mentalità, il fare le cose. Non ci affideremo al destino, noi determiniamo quello che sarà. Si va a giocare la partita a testa alta, a tentare di vincerla, non ad aspettare che vengano a giocare cercando il gol".
La squadra ha la sua stessa consapevolezza delle qualità che ha?
"Analisi corretta. Possiamo fare di più, la palla non scorre bene come deve. Dobbiamo trovare un equilibrio, l'equilibrio va livellato verso l'alto, sicuramente non verso il basso. Dobbiamo migliorare in qualità e velocità che inseriamo nel nostro modo di interpretare la gara".
Conterà l'esperienza dei giocatori? Szczesny ha più esperienza di Alisson? Emerson non ha forse l'esperienza adatta?
"Devo essere ttranquillo che i calciatori lo siano altrettanto. Noi stanotte dormiremo, perché è otto mesi che ci prepariamo. I giocatori sanno quello che abbiamo faticato per esserci, domani sera siamo a casa nostra. Erano otto mesi che volevamo rientrare in casa nostra, ci siamo domani sera, dobbiamo fare i padroni. Tutti quelli che entrano dentro dovranno adattarsi a questo modo di pensare e devono farmelo vedere. Emerson è entrato un po' teso, ha avuto titubanza sulla misura, nel secondo tempo ha fatto quello che doveva fare, l'ho tolto per alzare la squadra. Ci volevano centimetri, come prima qualità. Vanno bene tutte le scelte, nel senso che non dico chi gioca in porta e terzino sinistro, perché sono talmente pochi che un paio si possono anche sbagliare all'inizio".
C'è il rischio di partire contratti e nervosi? Strootman può fare la terza partita di fila?
"Se uno fa confusione nel gestire il timore, il rischio, il pericolo, poi ha paura anche a gestire il successo. Se è fatto in quel modo non può stare nella Roma. Se gli crea tensione una partita desiderata otto mesi non può starci, se vince ha paura anche di quella dopo, c'è stress nella ricerca e nella gestione del risultato. Non fa per noi. Strootman? Volevo fargliene giocare 30, ne mancano 27".
Ha sentito Pallotta?
"È uno attivo con il telefono, manda messaggi a me, a voi, a tutti. L'ho sentito, se ci parlate voi figuratevi se non lo faccio io. Lui è felice di questa situazione, non vede l'ora di giocarsela. Rendeteci responsabili di far bene il nostro lavoro con serietà e dignità, dello spettacolo che offriamo, quello dobbiamo stare attenti. Dobbiamo portare più gente possibile, ringrazieremo chi paga il biglietto e dobbiamo far sì che ci sia sempre qualcuno in più che paga con dignità e rispetto. Faremo così tutte le volte che entriamo all'Olimpico".
Spalletti a Mediaset Premium
"La Roma vuole questo, è l'ambizione di tutti noi. Come dite voi è il palcoscenico più prezioso del calcio europeo, vogliamo starci sopra. Più attaccare che difendere? Lo 0-0 è un risultato acquisito, c'è, ne dobbiamo tenere conto, ma la ricerca sarà quella di vincere la partita. Se parti con l'obbligo di dover fare due gol forzi qualcosa in più, se hai la possibilità di vincere la partita senza imposizione la gestisci in modo tranquillo. Gara di andata? Abbiamo lavorato su quella, prenderemo in esame quella, perché è lì, visibile per tutti, se uno ha un po' di giudizio si ripeterà. Cosa tenere d'occhio del Porto? Loro sono bravi in questi trequartisti/seconde punte, hanno questa mentalità sudamericana, palla sui piedi e dietro la linea, rapidità, tecnica, dobbiamo farci trovare pronti a saper valutare le situazioni e far vedere che qualcosa sappiamo fare. Se il gruppo sta cambiando? Voi cercate di trasferirci un po' di mentalità, alzate sempre l'asticella, dobbiamo vincere il campionato, fare bene in Champions. Vi prendiamo ad esempio. Voi fate la parte maggiore, vi conoco bene e avete grandissima qualità (ride, ndr). Forza Roma!"