TRIGORIA - Garcia: "Non penso a Roma-Napoli. Se vinceremo a Milano sarà una cosa grandissima, non abbiamo paura di perdere". FOTO! AUDIO!

Dall'inviato Alessandro Carducci
04.10.2013 14:35 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Garcia: "Non penso a Roma-Napoli. Se vinceremo a Milano sarà una cosa grandissima, non abbiamo paura di perdere". FOTO! AUDIO!
© foto di Alessandro Carducci

Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha parlato nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Roma, gara in programma domani sera alle ore 20.45 allo Stadio Giuseppe Meazza. Vocegiallorossa.it vi offrirà la diretta testuale e fotografica dell'evento.

AS ROMA, CONFERENZA DI RUDI GARCIA PRE INTER-ROMA, CANALE SOUNDCLOUD VOCEGIALLOROSSA.IT

Che idea si è fatto dell'Inter di Mazzarri?
"È una buona squadra, che ha giocatori di talento. Loro saranno in casa, che è un vantaggio. Per me non cambia nulla, ho già detto ai giocatori che giocheremo tutte le gare per vincere, che siano in casa o in trasferta. Spero che questa partita, che è una grande partita, sarà una bella partita".

Si aspettava la maturità con cui i giocatori stanno gestendo il primato?
"Siamo tranquilli, la squadra è serena. È vero che quando vinciamo è ancora più facile essere motivati e lavorare con fiducia. Per il momento tutto è così, però vedremo. La partita di sabato sarà una partita interessante".

Le grandi partite non si giocano ma si vincono, come il derby?
"Giocheremo per vincere, sarà difficile farlo. Aspettiamo cinquemila tifosi della Roma, questa è una bella cosa. Mi sembra che San Siro sarà quasi pieno, ho ancora un bel momento da vivere. Meglio con tre punti alla fine".

La disturba la situazione di Roma-Napoli? Un risultato positivo domani può cambiare il suo pensiero?
"Non aspetto il risultato di sabato per avere un'opinione differente. Il calendario dice Roma-Napoli, dobbiamo giocare in casa. Per il momento siamo un giorno prima di Inter-Roma, non penso a questa partita".

Se la partita è bella, vince la Roma?
"La Francia del quadrato magico era una delle più belle squadre del calcio francese, ma il modulo era differente. Possiamo dire che Totti è il quarto  quando torna indietro per giocare il pallone. Siamo la Roma, con la nostra rosa e per il momento i giocatori giocano bene insieme, tutti insieme. Non solo gli undici che iniziano la partita. Abbiamo soluzioni in panchina, uno spirito collettivo forte. Questo ci deve aiutare nei momenti difficili. Questa partita non sarà facile, faremo tutto per giocare bene e per dare problemi all'Inter. Sappiamo che ci sono molte cose da fare sul piano difensivo, dobbiamo fare attenzione a tutti quelli dell'Inter".

A novembre la Roma giocherà una partita in Indonesia, cosa ne pensa?
"Potremmo parlare di questa cosa più tardi. Mi hanno chiesto se fosse possibile, io ho dato il mio assenso. Abbiamo 15 giorni, non è un problema andare per 5 giorni dopo la gara col Sassuolo, abbiamo altri 9 giorni per preparare la successiva. Se aiuta la società dobbiamo farlo".

Dopo sei vittorie, pensa di essere riuscito nella rivoluzione?
"Rivoluzione è una parola importante in Francia. Non so se sia una rivoluzione, per me è una parola forte. È solo una stagione in cui abbiamo iniziato bene. Per parlare di questa cosa dobbiamo guardare indietro e a me non piace farlo, guardiamo davanti. Per il momento è sufficiente pensare a questa partita. Dobbiamo essere concentrati per vincere là, sarà molto molto difficile. Se lo faremo, sarà una cosa grandissima. Dobbiamo preparare la gara con tutta la concentrazione possibile, solo questo".

La vittoria a Milano sarà una cosa così grande da poter farle pensare che la squadra sia da scudetto?
"Questa partita è importante, ma non più di Roma-Napoli, di Udinese-Roma, di Roma-Chievo. Tutte le partite sono importanti, ci sono sempre tre punti da conquistare. Per il momento siamo primi e questo deve aiutare la squadra a prendere ancora più fiducia. Sappiamo che può succedere tutto in una partita, penso che adesso sul piano mentale siamo preparati. Dobbiamo lottare al massimo, se lo facciamo avremo un buon risultato".

Sembra che Mazzarri voglia cambiare il suo 3-5-2. La cosa la inorgoglisce?
"Io non penso che l'Inter cambierà qualcosa. Le cose funzionano bene così, sia per noi che per loro. C'è la possibilità di adattarsi durante la partita, all'inizio troveremo una squadra che giocherà nello stesso modo in cui ha giocato le altre sei".

Ha affrontato l'Inter due stagioni fa, cosa pensa dell'effetto che può dare lo stadio?
"Penso che ai giocatori piaccia giocare in uno stadio pieno, che sia in casa o fuori casa. È ancora più bello giocare quando lo stadio è pieno. Sarà una bella partita per gli spettatori allo stadio e per i telespettatori. Penso che i grandi giocatori stiano ancora meglio quando l'ambiente è così bello".

C'è una data per il rientro di Destro?
"Non ancora, però sta meglio, molto meglio. Le cose vanno bene adesso, non dobbiamo fare le cose in modo troppo veloce, dobbiamo ascoltare il giocatore, quello che sente. Lo aspetto e lo aspettiamo tutti. Siamo con lui perché Mattia deve essere positivo. Quando uno è infortunato, la testa è una cosa importante. Lo vediamo ogni giorno, mi sembra stia molto meglio non solo fisicamente, ma anche mentalmente".

C'è nell'aria un po' di paura di perdere?
"Non c'è. Abbiamo giocato anche il derby, che era una gara importantissima. Non mi piace dire che è la prima gara di livello, è sempre difficile vincere una partita. Era difficile a Livorno, abbiamo visto che il Livorno sta facendo bene. Abbiamo vinto sei partite, sempre con momenti importanti durante la partita. L'Inter è una grande squadra, lo sa tutto il mondo del calcio. Ci sono più talenti in campo, bisogna fare una grande partita e che vinca il migliore".

Si fida al 100% della squadra?
"Al 200%. Vedo la rosa e i giocatori quando segnamo un gol sono molto felici. Anche alla fine della partita con i nostri tifosi la gioia è collettiva, ti dà ancora più voglia di giocare bene, di vincere le partite, di aiutare il compagno. Non si gioca in uno, se uno ha un talento molto importante si gioca comunque in undici e pure di più, i tre giocatori che entrano sono giocatori che aiutano la squadra. Non dipende dall'allenatore, ma dai giocatori che entrano".

La rende orgogliosa andare a Milano da capolista? Chi delle due squadre ha più da perdere?
"Dobbiamo essere orgogliosi di questa cosa, la cosa più importante è che questa posizione deve dare fiducia e convinzione alla squadra. Non penso a un risultato negativo, penso sempre in modo positivo. Così i giocatori vanno alla battaglia con spirito positivo, questo è importante. Per il momento siamo primi, però le cose possono cambiare. È più importante avere voglia di continuare la serie. È una cosa che può darti ancora più convinzione e motivazioni, non bisogna pensare al risultato ma a giocare bene. Così forse potremo continuare questa striscia".

© foto di Alessandro Carducci
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