Barcellona-Roma 4-1 - Top & Flop
TOP
IMPOSTAZIONE TATTICA - Nella partita più importante e difficile della stagione la Roma è priva di Nainggolan e di Cengiz Ünder, due dei maggiori punti di forza della squadra. Di Francesco rispolvera Florenzi esterno d'attacco e prova a non snaturare il canovaccio stagionale. Massima attenzione a Messi, per poi provare a colpire, pressando alto quando si può mettere in difficoltà la difesa avversaria.
RAMMARICO - Forse l'aspetto più positivo di una serata stregata. Aver affrontato i marziani del Barcellona e tornare a Roma con l'amaro in bocca di chi sa che avrebbe potuto, avrebbe meritato qualcosa di più.
BARLUME DI SPERANZA - Il 4-1 di Suarez ha richiuso le speranze di rimonta giallorosse all'Olimpico? C'è sempre quell'uno a cui aggrapparsi. Il gol di Dzeko rimane l'unica speranza di quella che, più di essere una remuntada, ha il sapore di un'impresa.
VOGLIA DI RISCATTO - La Roma è sotto 3-0 per 2 autogol e con 2 rigori non concessi. In altre occasioni, come spesso è accaduto, la squadra avrebbe "sbracato" o buttato in "caciara" dal punto di vista disciplinare la partita. Il gol del 3-1 giallorosso, arrivato dopo più di un tentativo, è il frutto di una voglia di dire al mondo: "Siamo più forti di quello che dice il risultato".
FLOP
V.A.R.CELLONA - Da leggere alla spagnola con la v pronunciata "ube". I100.000 spettatori del Camp Nou, il blasone del Barcellona, troppo per un arbitro alla prima gara importante della sua carriera. Più che il "coraggio di osare" con cui a fine partita Dzeko ha criticato l'operato dell'olandese Danny Makkelie, al direttore di gara son mancati i fondamentali del mestiere e l'aiuto della tecnologia. Criticata o no, resta il miglior modo per sopperire alla sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti delle grandi squadre.
GLI AUTOGOL - Non stiamo parlando dell'ultimo tormentone social del gruppo comico. Anche se è tragicomico il fatto che la Roma segna i primi 2 gol del match al Camp Nou, ma siano 2 autogol. Shit appens... twice.
DZEKO O NESSUNO - Le occasioni son state create. Un'altra differenza, chiamiamolo processo di crescita, tra la Roma e il Barcellona è quello di saper sfruttare, come abbiamo visto anche senza dover tirare in porta, le possibilità di far gol. O segna Dzeko o è difficile trovare un altro marcatore giallorosso.