L'impatto sui conti della vicenda MediaPro - La situazione
La Roma ha pubblicato il prospetto informativo relativo all'aumento di capitale approvato per 115 milioni. All'interno del documento, tra i fattori di rischio, è indicata anche la vicenda dei diritti televisivi della serie A per il triennio 2018-21 a MediaPro:
"Si evidenzia che, con riferimento al triennio 2018-2021 la LNP Serie A ha assegnato i diritti nazionali del campionato di Serie A alla società spagnola MediaPro, per complessivi 1,05 miliardi di Euro, in crescita rispetto al valore di assegnazione dei diritti relativi al precedente triennio 2015-2018. Il 26 marzo 2018 la Lega Serie A ha comunicato che MediaPro ha provveduto a versare l’anticipo del 5% del corrispettivo relativo alla prima stagione di licenza, pari a circa 64 milioni di Euro, Iva compresa. Con bando del 6 aprile 2018, MediaPro ha pubblicato l’invito a presentare offerte per i prodotti audiovisivi del campionato di Serie A relativo al triennio 2018/2021 riservato, così come previsto dalla normativa applicabile, agli operatori della comunicazione. Il termine per la presentazione delle offerte, inizialmente fissato al 21 aprile 2018, è stato sospeso con ordinanza del Tribunale di Milano del 16 aprile 2018 fino al 4 maggio 2018 in accoglimento dell’istanza cautelare di sospensione presentata da Sky Italia, la quale aveva chiesto l’accertamento dell’aderenza del bando di MediaPro alle leggi italiane, alla legge Melandri - Gentiloni ed alle recenti indicazioni dell’AGCM del 14 marzo 2018. MediaPro, che avrebbe dovuto fornire entro il 28 aprile 2018 la fideiussione bancaria richiesta a garanzia del valore di assegnazione dei diritti per il triennio 2018/21, ha comunicato in data 26 aprile 2018 alla Lega Serie A di avere le garanzie richieste attraverso la consistenza patrimoniale della sua società madre, e la disponibilità a fornire alla Lega le garanzie previste dal bando di assegnazione al momento in cui MediaPro stessa avrebbe potuto disporre dei diritti tv, ed all’esito della decisione del Tribunale Civile di Milano in merito al ricorso presentato da Sky Italia. La Lega, nell’Assemblea tenutasi in data 8 maggio 2018, ha stabilito di attendere sino al 22 maggio 2018 per la consegna delle garanzie da rilasciarsi da parte di MediaPro. Il 9 maggio 2018 il Tribunale di Milano, accogliendo nel merito il ricorso di Sky Italia, ha annullato il bando pubblicato da MediaPro in data 6 aprile 2018. La Società ritiene che quanto sopra evidenziato non incida sull’avvenuta cessione dei diritti tv a MediaPro e sugli obblighi in capo a MediaPro stessa in quanto le contestazioni oggetto della pronuncia del Tribunale di Milano vertono sulla legittimità del bando pubblicato da MediaPro e rivolto agli operatori della comunicazione in quanto risulterebbe in violazione della normativa Antitrust. Nel caso in cui MediaPro non presentasse la garanzia prevista dal bando di assegnazione, la Lega valuterà le azioni più opportune da intraprendere che contemplano alternativamente la richiesta di adempimento da parte di MediaPro delle obbligazioni già assunte, ovvero la risoluzione degli accordi. In caso di risoluzione degli accordi, per quanto a conoscenza della Società, la Lega potrebbe decidere di riaprire una nuova procedura di assegnazione dei diritti nazionali del campionato di Serie A e Tim Cup, la quale potrebbe condurre all’assegnazione dei diritti a condizioni economiche meno favorevoli di quelle attualmente previste dall’assegnazione a MediaPro, ovvero concludersi senza l’assegnazione di tali diritti. Qualora ciò si verificasse, l’ammontare dei proventi attesi dall’Emittente derivanti dalla redistribuzione dei diritti relativi alle competizioni nazionali, previsti in crescita rispetto ai proventi percepiti nel triennio 2015/18, generati dal precedente valore di assegnazione dei diritti, potrebbe essere significativamente influenzato, con conseguenti effetti negativi rispetto alle previsioni di crescita, fino anche al conseguimento di proventi inferiori rispetto a quelli conseguiti nel triennio 2015/18 Il mancato conseguimento dei proventi derivanti da un’eventuale mancata assegnazione dei diritti audiovisivi potrebbe determinare la difficoltà dell’Emittente di adempiere puntualmente agli impegni previsti nel Contratto di Finanziamento, determinando un evento che comporterebbe la decadenza dal beneficio del termine ed il rimborso anticipato delle somme di cui al Contratto di Finanziamento. In particolare, si segnala che a parere di Standard & Poors la mancata assegnazione dei diritti tv potrebbe determinare un deterioramento del Rating assegnato al Contratto di Finanziamento MediaCo. Al riguardo, si evidenzia che, a termini del Contratto di Finanziamento, l’eventuale peggioramento del Rating potrebbe determinare, a discrezione dell’Agent, la decadenza dal beneficio del termine ed il rimborso anticipato delle somme di cui al Contratto di Finanziamento. Tali circostanze potrebbero generare effetti di ulteriore deterioramento della situazione economico patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo A.S. Roma fino a comprometterne la prospettiva della continuità aziendale.
Inoltre, a partire dall’esercizio 2018/2019 i criteri di ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita centralizzata dei diritti radiotelevisivi relativi al Campionato di Serie A e alla Tim Cup attualmente in vigore saranno modificati sulla base di quanto contenuto nella legge di Bilancio 205 del 27 dicembre 2017, che include il pacchetto di misure per lo sport proposto dal Ministro Luca Lotti. A tale proposito, la Società ritiene che, ferma restando l’incertezza sull’evoluzione dell’assegnazione dei diritti a MediaPro sopra descritta, l’assegnazione dei diritti del Campionato di Serie A e della Tim Cup, per come in essere alla Data del Prospetto, nonché i nuovi criteri di ripartizione che saranno adottati a partire dal prossimo esercizio, e a parità di risultati sportivi che saranno conseguiti dalla prima squadra rispetto a quanto ottenuto negli ultimi esercizi, si genererà un impatto positivo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società stessa, con un incremento almeno pari al 10% dei ricavi per diritti televisivi che saranno conseguiti in ciascuno esercizio del triennio 2018-21. Tuttavia, permane il rischio che la stima effettuata dalla Società non sia confermata nella sua completezza, ovvero potrebbe verificarsi in misura diversa da quella prospettata".
Il rischio sarebbe concreto, quindi, solo nell'ipotesi poco credibile che i diritti tv non vengano assegnati per il prossimo anno.